5 domande a… Ida Colucci a Blogo: Il mio modello? Essere dove le cose accadono. Le polemiche sono già alle spalle
Il botta e risposta con il nuovo direttore del Tg2 della Rai
Da qualche settimana è il nuovo direttore del Tg2 dopo esserne stata vice direttore per molti anni. Ida Colucci è la protagonista oggi della nostra rubrica fatta di fulminei botta e risposta con i direttori Rai “5 domande a..“.
1) Direttore da poco ma al Tg2 da molti anni, come cambia la visione del suo lavoro nel nuovo ruolo, sia nella pratica quotidiana che nei rapporti con i suoi colleghi?
Sono al Tg2 da 14 anni .Negli ultimi sette ho fatto parte della direzione del giornale con Orfeo prima e Masi poi e non ha mai fatto mancare l’entusiasmo nell’apporto creativo.Certo ora la responsabilita’ e’ totale,cambia qundi l’impostazione del lavoro quotidiano,sento in maniera piu’ forte e decisa quanto ogni processo ideativo sia frutto di un impegno collettivo e delle diverse sensibilita’ che esistono in redazione e di cui intendo avvallermi per avere un prodotto piu’ ricco.
2) Come accade ad ogni tornata di nomine in Rai anche in queste ultime ci sono state alcune polemiche, vogliamo dire come sarà il suo Tg2? Cambiamenti in arrivo ?
Le polemiche sono gia’ alle spalle .Davanti a noi del Tg2 vedo invece la possibilita’ di sviluppare un racconto che e’ nelle corde della redazione ,un racconto emozionante della realta’ che potra’ e dovra’ esplorare altre forme di linguaggio.
3) Quale mandato ha ricevuto dall’editore e quale è il suo modello nel giornalismo televisivo ?
Il mandato ricevuto dall’editore è quello di cui parlavo rispondendo alla domanda numero tre rispetto ai cambiamenti in arrivo al Tg2. Il mio modello di riferimento è essere dove le cose accadono.
4) E’ arrivata in Rai entrando al giornale radio nel 1991, cosa si aspettava allora la giovane cronista Ida Colucci e come è stata la sua carriera nella televisione pubblica ?
Ho cominciato alla radio.Nel giro di qualche anno dalla mia assunzione cambio’ tutto .I gr vennero unificati,arrivo’ la tacnologia,con Livio Zanetti direttore mi trovai ad occuparmi di giudiziaria.Eravamo a poco dall’edizione delle 19 una sera quando scoppio’ lo scandalo Sisde .Ricordo l’emozione quando Zanetti mi passo’ il pezzo e andai in diretta .Poi c’e’ stata la televisione ,la stagione dei viaggi ,dei grandi vertici, del lavoro da cronista parlamentare .Senza dimenticare di aver cominciato con la cronaca.Il 22 marzo scorso ,a poche ore dall’attentato di Bruxelles ero di nuovo per le strade della capitale belga a raccontare le istituzioni europee sotto choc e una citta’ in ginocchio
5) Come ha vissuto la notizia del terribile terremoto in centro Italia?
La sveglia l’ha data a tutti un vice direttore in piedi per aver avvertito la scossa. Così all’alba sono partiti i primi due inviati. La situazione è apparsa subito drammatica e questo ci ha portato a ripensare tutta la giornata fra speciali ed edizioni straordinarie. Tutto il Tg2 si è mobilitato. Tanti i giornalisti che hanno interrotto le ferie spontaneamente per rientrare in redazione.