Il Caffè di RaiUno è piacevole, ma si assapora poco (e Barlozzetti è indispensabile)
Il Caffè di RaiUno torna nel mattino del sabato: la prima puntata della nuova stagione live su Blogo.
E’ Guido Barlozzetti a ‘mettere lo zucchero’ ne Il Caffè di RaiUno: lui lo addolcisce e lo serve, lui lo rende piacevole e godibile. La sua conduzione placida, ma mai piatta, energica e competente, il suo modo di gestire con fermezza e pacatezza i suoi spazi sono il senso stesso di questo contenitore mattutino dedicato alla cultura, che soffre però dello stesso male di altri programmi di stesso formato e identica durata, ovvero l’horror vacui. In poco meno di un’ora si registrano cinque ospiti, quattro rubriche (Coffee & Book con Stefano Gallerani, Storie di Cinema, Le Donne della settimana, L’Agenda Culturale di Gemma Favia), tre servizi – il Premio Viareggio, il Tindari Festival e un reportage di Yari Selvetella sulla ricostruzione a L’Aquila -, il commento di Lenzi sui fenomeni cafonal dell’estate (che non so se collocare come Rubrica o come ospite, non sono riuscita a capirlo) e il collegamento finale con Marrazzo da Gerusalemme. Fatevi un po’ voi i conti.
L’effetto è quello di un frullatore, che alle 6.00 di mattina – per quanto svegli si possa essere – dà inevitabilmente il mal di mare. Un po’ di meno non farebbe male, anche per entrare un attimo in più in quel che si racconta. Ma non è solo un fatto di tempo: i sei minuti dedicati a Mario Rigoni Stern o quelli sulla strage di Vergarolla, ad esempio, sono piacevoli e densi, interessanti e coinvolgenti, ben costruiti autorialmente e ben condotti da Barlozzetti, accompagnati anche da una regia che restituisce il senso del racconto con foto e immagini di repertorio che conquistano l’occhio e l’attenzione più di quanto possa mai fare l’inquadratura dello studio.
Se si riuscisse a strutturare così anche gli altri spazi, il programma ne guadagnerebbe in piacevolezza. E invece si frammenta in mille ‘spot’ che lasciano poco o nulla: penso al superficiale commento sul premio Pulitzer 2016, al ‘numero’ sulla natalità in Italia ‘sparato’ giusto per dare un assist (solo apparentemente critico) al Fertility Day, all’inutile (mi sia concesso) commento alla Vacchi Dance. Al Caffè ne facevamo volentieri a meno, visto che ormai è quasi passato un mese: ce ne stavamo dimenticando. E non aiuta la conduzione fin troppo empatica della Tani, che puntella con una serie di “Esatto! Bravo! Giusto!” i già scarsi minuti dell’intervista. E il fastidio della costante sovrapposizione con Barlozzetti meriterebbe uno spazio a parte.
Assolutamente interessanti, e a mio avviso essenziali, invece, i servizi sulle tante manifestazioni italiane spesso tropo misconosciute che, per quanto relegate alle 6 del sabato mattina, conquistano comunque una ribalta nazionale (in questo aiuta più l’on-demand della trasmissione, ma è pur sempre qualcosa). Focalizzati anche gli spazi Coffee & Break (ammiro la sintesi del critico) e Le Donne della Settimana; da rendere un po’ più fruibile l’Agenda Culturale, ma l’idea è sempre valida.
In sintesi lo spazio non si discute, con i suoi piacevoli contenuti (almeno per 7/8) e la sua funzione informativa e piacevolmente divulgativa. Il modo, invece, va rivisto: avere un’ora non vuol dire ‘solo’ poter parlare di molte più cose, ma parlarne meglio, altrimenti al pubblico delle 6 del sabato mattina resta davvero poco, se non una gran confusione. Ad maiora.
PS. Non ricordo se questa sia una delle prime apparizioni di Piero Marrazzo in tv al di fuori di un Tg. Diciamo che comunque una sua rubrica tv l’ha riconquistata.
PS2: il sempre attento e preparatissimo collega Fabio Traversa mi segnala che Marrazzo è più volte apparso in collegamento con UnoMattina. E lo ringrazio per la precisazione.
Il Caffè di RaiUno | Nuova stagione | Diretta prima puntata
-
05.57
Pochi minuti prima de Il Caffè di RaiUno. A me, intanto, ne serve un secondo…
-
06.07
Più che rispondere alle domande di Barlozzetti, la Porro racconta quanto di buono ha fatto la Sovrintendenza prima del sisma e subito dopo il sisma.
-
06.10
Argomento per nulla esaurito. Ma si passa alla rubrica Le Donne della Seetimana, ovviamente trattata da Cinzia Tani.
-
06.15
Momento musica live con Alessio Bondì: l’esibizione musicale a quest’ora devo dire che non c’entra nulla. Peccato, perché il suo folk siciliano è interessante, soprattutto per il dialetto. Ha vinto il premio Fabrizio De Andrè.
-
06.20
Ora un servizio sul Premio Viareggio.
-
06.26
Bello questo spazio su Stern. Poco più di cinque minuti, ma densi. Anche grazie alla regia, che alterna lo studio a molte foto, molti documenti.
-
06.32
E si commenta anche la dichiarazione del Principe di Capalbio, contrariato dall’arrivo di 50 migranti, proprio lì in cui si raccoglie l’Intelligencija italiana. “Io sogno Vacchi che balla a Capalbio” sintetizza Lenzi.
-
06.34
Ma anche qui hanno il ghiaccio in tasca… troppa roba, troppo di corsa.
-
06.43
Uno spazio a mio avviso anche ‘superfluo’ anche a causa, per me, della gestione ‘troppo empatica’ della Tani. “Bravo! Esatto! Che bello…”.. e si resta sulla superficie.
-
06.48
Gemma Favia dà il tasso di natalità in Italia: insomma, si parla di Fertility Day. La campagna ministeriale esce dalla porta e rientra dalla finestra su Rai 1.
Il Caffè di RaiUno | Nuova stagione | Anticipazioni prima puntata | 10 settembre 2016
Cinzia Tani e Guido Barlozzetti tornano a condurre Il Caffè di RaiUno, la rubrica di cultura del daytime del sabato che torna sull’Ammiraglia Rai da domani, 10 settembre 2016, alle 6.00 del mattino e che seguiremo live su TvBlog. Libri, cinema, musica, teatro, curiosità dall’Italia e dal mondo restano al centro del programma, che vede accanto alla coppia di conduttori Gemma Favia. Ma vediamo cosa ci attende per la prima puntata.
Il Caffè di RaiUno | Nuova stagione | Anticipazioni prima puntata
Per il ritorno in tv, si parte con la partecipazione in studio di Daniela Porro, Segretario Generale del Ministero dei Beni Culturali del Lazio, che farà il punto sulla ricostruzione del patrimonio artistico gravemente danneggiato dal terremoto del Centro Italia, mentre Giuseppe Mendicino parlerà dello scrittore Mario Rigoni Stern.
In collegamento da Gerusalemme la corrispondenza di Piero Marrazzo sulle polemiche sorte in Israele a proposito dello “Shabbath”. Con il direttore dell “Arena” di Pola, Paolo Radivo, sarà invece ricordata la strage di Vergarolla del 1946.
Spazio anche alla musica con il cantante Alessio Bondì e il suo folk in siciliano. Il giornalista Massimiliano Lenzi, poi, racconterà i fenomeni cafonal dell’estate 2016 e il regista Luca Merli accompagnerà i telespettatori nelle suggestioni del mondo del surf. Infine il critico Stefano Gallerani parlerà dello scrittore americano Jay McInerny. Come tutte le settimane, in conclusione, i reportage dalle città d’Italia a cura di Yari Selvetella.
Il Caffè di RaiUno | Come seguirlo in tv e in streaming
Il programma va in onda ogni sabato dalle 6.00 alle 7.00 del mattino, ovviamente su Rai 1, e si può seguire in live streaming sul portale Rai.tv. E’ possibile rivedere le puntate on demand sullo stesso portale.
Il Caffè di RaiUno | Second screen
L’ora non è proprio la più adatta per la condivisione social e il commento dei contenuti, ma chi volesse partecipare al programma può twittare a @RaiUno con l’hashtag #IlCaffediRaiuno.