Miss Italia 2016, Patrizia Mirigliani a Blogo: “Le critiche al concorso? Legate a falsi preconcetti e credenze”
Patrizia Mirigliani intervistata su Blogo.it a poche ore dalla finale di Miss Italia. Guarda il video.
Tra i volti simbolo del concorso di Miss Italia c’è sicuramente quello di Patrizia Mirigliani che, dopo aver affiancato il padre Enzo -per anni- nell’organizzazione del concorso di bellezza- è adesso lei alla guida della kermessa per scegliere -attraverso giuria e televoto- il volto simbolo della bellezza italiana. E questa sera, in prima serata su La7, ci sarà la diretta della finale, con una somma di voti da parte della giuria e del televoto, per decretare la regina di questa edizione. Anche con lei abbiamo voluto parlare delle novità di questa annata e delle questione legata alla categoria Curvy. Qui sotto le risposte della Mirigliani.
Buonasera a Patrizia Mirigliani, benvenuta su TvBlog. Questa sera andrà in onda l’edizione 2016 di Miss Italia. Che cosa c’è di veramente nuovo in questa edizione?
Di nuovo c’è la riscoperta di una unicità della bellezza che sono anni che noi proponiamo ma che quest’anno è proprio uscita alla grande, sia attraverso l’entrata delle curvi nel concorso. Noi da cinque anni abbiamo queste ragazze, forme morbide, che fanno parte della schiera delle ragazze che ambiscono a diventare Miss Italia. Le ragazze hanno delle bellezze e personalità diverse, perché le regioni italiani hanno delle sfaccettature incredibili a livello di bellezze regionali. E le raccontiamo molto bene negli anni e quest’anno in maniera particolare le stiamo raccontando perché il concetto di unicità è entrato dentro a queste ragazze, lo hanno percepito e oggi lo sanno raccontare.
Noi di TvBlog stiamo combattendo per l’abolizione della categoria curvy, per un semplice motivo, perché sembra un po’ le quote rosa in Parlamento. Nel senso: se i giudici sanno che possono valutare belle anche le 44,46, 48, non ha senso dare una corsia preferenziale sul sito dove bisognava sceglierle. Abbiamo raccolto l’appoggio di Facchinetti che ha detto che quest’anno è stata accolta così ma che bisognerebbe cercare di votare in maniera uguale, a prescindere dalle taglie. Anche perché, negli anni Cinquanta, non erano tutte molto magre, anzi…
Non non è la corsia preferenziale, nemmeno una discriminante. Fino a qualche anno fa se tu eri una 42 o una 44 non entravi né nel mondo della moda né in altri settori del mondo dello spettacolo perché eri considerata robusta. Noi abbiamo ufficializzato questa accoglienza delle curvy nel concorso attraverso casting, in modo che le ragazze dalle forme morbide, potessero entrare a miss Italia e partecipare al pari delle altre. Ma non è stato facile all’inizio perché questo cambiamento non è stato percepito inizialmente dalle ragazze che avevano ancora dei dubbi. Questi casting a livello regionale, di zona, sono serviti ad accogliere queste ragazze che avevano difficoltà ad arruolare per il motivo che le avevo detto. Non erano convinte di essere adatte a Miss Italia. Oggi hanno capito che possono entrare a Miss italia al pari della altre perché tutte concorrono a questo titolo. Però c’é stato un momento in cui non si trovavano e questo casting serviva a raggrupparle.
E dal prossimo anno si può sperare che vengano giudicate direttamente insieme alle altre?
Ma sono giudicate insieme alle altre, quest’anno sono giudicate insieme alle altre, Il televoto ha avuto una grande importanza perché abbiamo dovuto sdoganare anche nel mondo del web questo concetto perché il mondo del web, a volte, le ha ghettizzate queste ragazze. Il mondo del web è un modo libero, ognuno dice la sua in maniera nascosta. Spiegare che la bellezza passa dalla 44 alla 46 è stato un grande lavoro e il modo di portare queste ragazze dignitosamente dentro il gruppo delle 40… è un lavoro giusto, ha ridato dignità a ragazze che erano vittime di bullismo, cattiverie e angherie e ritenute grasse secondo un sistema che poi è quello della moda, principalmente, che le denigrava. Il discorso è che i primi anni le ragazze non erano tante, non avevano il coraggio di mostrarsi davanti al pubblico con le loro forze: creando questi casting, invece, siamo riusciti a raggrupparle, a dare loro sicurezza e forza. L’anno prossimo, tutte le ragazze delle varie ragioni, sicuramente risponderanno in tante.
La speranza, quindi, a un certo punto, non ci sia più bisogno di fare casting a parte ma che arrivino direttamente loro?
Anche per Miss Italia però ci sono i casting, il casting non toglie valore alle cose. Quando noi abbiamo le ragazze che si eleggono sul sito web, le ragazze poi raccogliamo i nominativi e le giriamo alle persone di competenza della regione che fa un casting.
Se i posti per le curvy sono una decina e le curvy che si candidano sono 2000, dall’altra parte abbiamo 20.000 non curvy…
In finale sono tre perché tre sono Miss Cinema, tre Miss Eleganza, Miss Curvy. Alla base, per aver iniziato tardi, sono gli ultimi due anni ad aver preso veramente piede e cambiato mentalità, avere 2000 ragazze che si sono iscritte alla categoria Curvy è tanto
E cosa ci aspettiamo da questa Miss Italia?
Ci aspettiamo una Miss che rappresenti i tempi. Io non mi aspetto. Le ragazze che arrivano sono il meglio che le regioni ci possono mandare perché ogni regione ha varie giurie che le seleziona. Quando arrivano qui e una giuria tecnica le valute, le valuterà secondo i propri parametri, secondo quello che il sociale richieste, un tipo di donna che piace, è in tendenza per come è cambiata la società. Poi arriva la giuria di spettacolo che ha un’altra visione e il televoto ancora. Quello che arriva a noi non è altro che un risultato di tutte queste risposte che abbiamo Quando è entrata Denny Mendez nel concorso è stata un’apertura enorme nel discorso dell’integrazione ma è nata casualmente: ha partecipato, il pubblico l’ha votata e ha vinto.
Cosa non ha capito la gente che denigra Miss italia?
Sono legati a falsi preconcetti legati a false credenze. Miss Italia esiste da 77 anni, esisterà sempre, la valorizzazione della bellezza passa da questo tipo di eventi. Miss Italia ha una storia dietro che lo rende unico. Arrivare a Miss italia, per una ragazza, è già un grande traguardo perché vuol dire essere entrata in un mondo non solo legato all’estetica ma anche alla storia, alla crescita di queste donne. Noi attraverso le ragazze e il modo di rappresentare il concorso – Mirca Viola, l’abolizione delle misure- sono tutte cose che negli anni hanno cambiato il regolamento e dato una grande apertura verso il mondo femminile.
Ultima domanda che potrà sembrare la più odiosa: quanti anni abbiamo ancora legati con Jesolo e con La7?
Non è odiosa, è giusta. E’ in scadenza il contratto con La7, in scadenza il contratto con Jesolo, vedremo quello che succederà. Si apriranno nuovi tavoli si trattative anche con la stessa Jesolo e La7 e si valuteranno anche le altre possibilità.
(video in aggiornamento)