Home Gegè Telesforo a Blogo: La musica oggi in Tv? Un tappabuchi. VsT su Rai 5 è una piccola rivoluzione

Gegè Telesforo a Blogo: La musica oggi in Tv? Un tappabuchi. VsT su Rai 5 è una piccola rivoluzione

L’intervista al conduttore del nuovo programma musicale di Rai5 “Variazioni sul tema”.

di Hit
pubblicato 14 Settembre 2016 aggiornato 21 Gennaio 2021 18:18

Lui è il conduttore del nuovo programma musicale “Variazioni sul temaGegè Telesforo. Un magazine musicale curato da Rai Cultura che prende il via oggi alle ore 21:15 su Rai 5 firmato dallo stesso Telesforo ed ambientato “on the road” in location come studi di registrazione, music club, sala prove, scuole di musica, backstage di teatri e Festival, ma anche in residenze private e in ambienti naturali, spiagge, parchi, boschi. Nell’episodio in onda stasera si racconta quanto il senso del ritmo e il senso dello Swing siano fondamentali per qualsiasi musicista e appassionato di musica, e siano il fondamento base da cui partire per un’esplorazione musicale. Il titolo della puntata è appunto “O ce l’hai o non ce l’hai“. Con Telesforo abbiamo fatto quattro chiacchiere parlando, oltre che del programma, anche del suo passato, molto prestigioso a fianco di Renzo Arbore.

Lo diceva Neruda che di giorno si suda…cosa ti ricorda?

“Ma la Notte No” di Arbore-Mattone, sigla di Quelli della Notte. Era il
1985, avevo 24 anni, studiavo Musica con una energia infinita, stimolato da una curiosità incredibile nei confronti della vita, dello spettacolo, dei viaggi.

A proposito di notte e Quelli della notte, che ricordo hai di quell’esperienza ?

Ricordo quante risate ci siamo fatti durante le prove, prima e dopo lo spettacolo. Renzo, Ugo Porcelli, Nino Frassica, Marisa Laurito, Andy Luotto, Giorgio Bracardi, e tutti gli altri…che squadra! Il programma iniziò in sordina con pochi spettatori durante la prima settimana di produzione. Alla fine dell’ultima puntata, ci fecero uscire dal Centro di Produzione di Via Teulada uno alla volta scortati dei Carabinieri con la strada paralizzata dai fans che piangevano, urlavano, cercavano autografi, e cantavano “Ma la Notte No”.

C’è poi stata la straordinaria esperienza di DOC prima e International DOC Club poi, il primo in onda nel pomeriggio ed il secondo in seconda serata. Come è nato quel programma e come lo ha vissuto?

Due stagioni di grande Musica live in Tv, su Rai2. Per me, giovane promessa del Jazz Italiano, è stato come andare a studiare ad Harvard o al Berkelee College di Boston con una super borsa di studio. DOC ha segnato e condizionato fortemente la mia vita e la mia carriera di Artista. Ho lavorato con un team di esperti di Musica dai quali ho imparato tanto, frequentando quotidianamente alcuni fra i più importanti Musicisti e Artisti della storia della Musica. Dopo aver intervistato James Brown, Miles Davis, Joe Cocker, Chet Baker, …, e duettato con Dizzy Gillespie, Jon Hendricks e una giovanissima Dee Dee Bridgewater, oggi fra le mie migliori amiche, pensavo che la mia carriera sarebbe stata in discesa, una pacchia insomma. Ma non feci i conti con la tv che stava cambiando, e soprattutto con la mia voglia di Musica che di li a poco mi porto ad abbandonare la tv e l’Italia per trasferirmi negli Stati Uniti dove mi sono formato come Musicista e producer discografico. Parliamo oramai di trenta anni fa.

Una esperienza quella irripetibile televisivamente parlando…

Si. La Rai investiva sull’Arte e non esisteva ancora l’egemonia dei numeri di oggi, dell’auditel, che giustifica cose imbarazzanti che vuoi rimuovere subito dopo averle viste. La Musica è diventata una scusa per Talent Show, gare e competizioni canore per giovani talenti che aspirano al successo immediato, al ruolo di nuove pop star. Quando invece, nel nostro paese, esistono Musicisti preparatissimi, professionisti spesso costretti a espatriare per trovare lavoro e ottenere il giusto riconoscimento.

Come è trattata la musica nella grande televisione generalista di oggi?

Come un ingrediente di programmi di varia natura, come tappa-buchi all’interno di contenitori d’intrattenimento anacronistico e noioso. In tv oggi si propone il “villaggio turistico”, lo spettacolino da nave di crociera che vuole far ridere e divertire a tutti i costi. L’intrattenimento televisivo vuole farci dimenticare i mali del Mondo, le beghe del nostro paese, i danni enormi di generazioni di politici incompetenti o dei terremoti. Senza riuscirci però.

Come ti piacerebbe fosse trattata ?

Proponendo cose mediocri che nessuno andrebbe a vedere al cinema o al teatro, la Tv ha scelto il suo pubblico di riferimento. Sono pochi i programmi affidati a professionisti dello spettacolo che una tantum si affacciano negli studi tv, a giornalisti che fanno inchieste senza scadere nella volgarità delle risse verbali. La Tv è un mezzo potentissimo che può fare e fa danni clamorosi, educando così intere generazioni di mediocri. La nostra Tv dovrebbe rappresentare di più le eccellenze infinite del nostro Paese.

Parliamo quindi della tua nuova esperienza televisiva su Rai5 con Variazioni sul tema, ci racconti come sarà il programma ?

VsT è una piccola produzione, un programma fuori dagli schemi, difficilmente ascrivibile ad una categoria precisa. Non è un talk-show, non è un live show con palco e strumenti pronti per la performance, non un programma di promozione discografica con interviste. Insomma, non è DOC! Magari. In 10 minuti, con il giovane giornalista musicale Francesco Tromba e il regista Simone Calcagni raccontiamo la nostra passione per la Musica attraverso le avventure, gli incontri, le riflessioni, i dubbi, i problemi, le continue scorribande di un Musicista on the road. I temi sono i più disparati, trattati con ospiti che variano da grandi Artisti affermati fino ad arrivare a giovani studenti di musica che potrebbero diventare i cantautori, i compositori e musicisti del futuro.

Ci anticipi gli ospiti del programma e di quante puntate sarà composto ?

Sono 25 episodi realizzati con Musicisti come i Maestri del Jazz italiano Gegè Munari e Giorgio Rosciglione. Pianisti eccellenti come Dado Moroni e Stefano Bollani. Amici cari come Renzo Arbore e Dee Dee Bridgewater. E fra gli altri, spero di riuscire a coinvolgere Fiorello e Jovanotti.

Com’è la vita dell’artista Gegè Telesforo al di fuori del piccolo schermo?

Quando non sono in giro per lavoro, vivo in campagna, a nord di Roma, con mia figlia, una cane, un gatto, rintanato nel mio studio in mezzo al verde, fra i miei strumenti e la mia Musica.

Rai 5