Emmy Awards 2016, la clip d’apertura “a quattro ruote” ed il monologo di Jimmy Kimmel (Video)
La clip di apertura degli Emmy Awards 2016 ha giocato sulla presenza di alcune auto della televisione, mentre il monologo di Jimmy Kimmel si è soffermato su alcuni temi, anche se il conduttore è intervenuto con altri sketch nel corso della serata di premiazione
E’ stata una clip d’apertura (che potete vedere in alto) quasi tutta su quattro ruote, per gli Emmy Awards 2016: in effetti, a ben pensarci, la stagione tv scorsa è stata contrassegnata da un uso abbondante delle automobili nelle scene chiave di alcune serie tv. Jimmy Kimmel, conduttore della serata di premiazione, ha ben pensato di cavalcare questa moda, facendosi dare un passaggio per il Microsoft Theater dalle auto più famose della tv.
Non si poteva non iniziare con la Ford Bronco Bianca, al centro di uno degli inseguimenti più noti della cronaca diventato una delle scene più note di American Crime Story, in quanto l’auto in cui O.J. Simpson aveva tentato di fuggire dalla Polizia. Lasciato a metà strada, Kimmel deve trovare subito un altro passaggio. Entrano così in gioco i Dunphy di Modern Family: Phil (Ty Burrell) non può fare a meno di fermarsi e caricarlo, nonostante l’auto sia già piena. Ma la famiglia non riesce a portare a destinazione Kimmel, causa incidente provocato da uno dei numeri di magia di Phil, costringendo così il conduttore a cercare un altro passaggio.
Non poteva mancare, in questa carrellata, James Corden ed il suo Carpool Karaoke: i due, sulle note di “Wake Me Up” degli Wham, percorrono un tratto di strada che però non basta al conduttore per poter arrivare in teatro. Serve l’auto di Selina Meyer (Julia Louis-Dreyfus) di Veep: la donna si dice contenta che sia Kimmel “a condurre la serata degli Oscar”, ma quando Gary (Tony Hale) l’avvisa che sono gli Emmy Awards, l’entusiasmo cala. Kimmel sale comunque a bordo, scoprendo che l’autista della Meyer altri non è che Jeb Bush.
Neanche questo basta ad arrivare a teatro. Disperato, Kimmel invoca Oprah Winfrey per trovare un modo veloce per poter arrivare a destinazione. L’aiuto arriva dall’alto: è Daenerys (Emilia Clarke), con il suo Drogon, a prendersi carico di Kimmel e portarlo finalmente sul palco.
Qui, Kimmel si lascia andare subito ad un avvertimento: “Se non avete una Bronco o un drago nella vostra serie, potete andare a casa”, spiega, alludendo al fatto che Game of Thrones ed American Crime Story saranno gli show a vincere il maggior numero di premi. Il monologo di Kimmel deve fare anche un commento sulla situazione politica:
“In molti si chiedono di chi sia la colpa per Donald Trump: è di Mark Brunett, produttore di Celebrity Apprentice. Se costruirà quel muro, la prima persona che butteremo fuori sarà lui”.
Il monologo di Kimmel, molto veloce, si è soffermato soprattutto su una piccola polemica nei confronti di Maggie Smith, che ha vinto quattro Emmy (di cui uno questa sera) ma che non si mai presentata alla serata di premiazione: “Quando riceve una nomination agli Emmy ha la stessa reazione di quando si riceve un buono sconto. Che cosa le hanno fatto gli Emmy?”.
Come detto, Kimmel ha preferito non scrivere un monologo troppo lungo, scegliendo di intramezzare la cerimonia di premiazione con alcuni interventi brevi ma divertenti e capaci di spezzare la monotonia di una serata di gala. Come quando ha presentato alla platea la madre, intenta a preparare panini al burro di arachidi per tutti i presenti, che sono stati distribuiti dai giovani protagonisti di Stranger Things. Gli attori presenti hanno gradito lo snack, in particolare uno, Kevin Spacey, capace di rubare la scena a modo suo.
Altre gag hanno visto la voce fuori campo annunciare tra i presentatori dei vincitori anche Bill Cosby, scherzo voluto dal conduttore per tenere alta l’attenzione del pubblico, e la presenza di Matt Damon sul palco per prendere il giro lo stesso Kimmel, uscito sconfitto dalla categoria Miglior varietà. Una scelta che ha sicuramente dato maggior ritmo alla serata, confermando Kimmel (già conduttore dell’edizione del 2012) ed in generale i conduttori dei late night show i migliori presentatori delle cerimonie di premiazione, capaci di portare la loro verve a sdrammatizzare eventi che rischiano di stancare per durata e ripetitività.