Blindspot, la seconda stagione su Premium Crime: Jane scopre finalmente chi è
Su Premium Crime di Mediaset Premium la seconda stagione di Blindspot. Jane riesce a fuggire ed a scoprire chi è veramente, mentre nell’Fbi arriva un nuovo agente, che vuole risolvere i casi legati ai tatuaggi della protagonista
Saranno risolti, in parte, i misteri su Jane Doe (Jaimie Alexander) durante la seconda stagione di Blindspot, in onda da questa sera alle 21:15 su Premium Crime di Mediaset Premium. La serie tv va in onda quasi in contemporanea con l’America: il primo episodio è doppiato in italiano, mentre il secondo, in onda alle 22:05, è sottotitolato. La versione doppiata sarà trasmessa la settimana successiva, alle 21:15.
-Attenzione: spoiler-
La serie tv riprende con la fuga di Jane dal nascondiglio segreto della Cia dove è stata portata e torturata. Nel team di Weller (Sullivan Stapleton), intanto, arriva Nas Kamal (Archie Panjabi, The Good Wife), agente dell’Nsa nonchè capo della segreta Divisione Zero, decisa a scoprire dove si trovi la donna.
Jane, intanto, fa conoscenza con Roman (Luke Mitchell), membro dell’organizzazione Sandstorm, di cui Jane faceva parte. E’ proprio lui a condurla da Sheperd (Michelle Hurd), la leader del gruppo che conosce la verità su di lei. Nel primo episodio, infatti, sarà finalmente rivelato il vero nome di Jane e le sue origini. Questo, ovviamente, mescola le carte in tavola, portando Jane a dover decidere per chi lavorare. Il tutto, mentre la squadra composta da Reade (Rob Brown), Zapata (Audrey Esparza) e Patterson (Ashley Johnson) lavora sui tatuaggi della donna, decifrando nuovi casi che potrebbero fare maggiore chiarezza sul motivo per cui Jane si sia ritrovata tutta tatuata a collaborare con l’Fbi.
La seconda stagione di Blindspot, ha garantito il creatore della serie tv Martin Gero al Television Critics Association press tour, sarà più leggera, complice lo spostamento nello slot delle 20:00, che costringerà gli autori a dover ripensare certe scene:
“Non spareremo più in testa a nessuno. Ovviamente, dovremo cambiare il tono nello show ma non ad un punto per cui sarà irriconoscibile. Daremo allo show un maggiore senso dell’ironia e di leggerezza, quindi non sarà più del tutto dark.”
Blindspot resterà la serie d’azione che il pubblico conosce, ma permetterà anche di approfondire alcuni aspetti dei protagonisti ancora poco noti, rendendo la serie più fruibile dal pubblico di quella fascia ed evitando così di andare incontro a censure.