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Westworld, su Sky Atlantic il futuro da incubo della tecnologia

Su Sky Atlantic Westworld, serie tv ambientata in un parco tematico in cui gli androidi che intrattengono i visitatori iniziano a non rispondere agli ordini dell’uomo, mettendo a rischio gli umani

pubblicato 2 Ottobre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 19:25

La Hbo passa dal mondo pseudo medievale di Game of Thrones a quello futuristico della sua nuova serie tv: Westworld, in onda da questa notte alle 03:00 su Sky Atlantic in lingua originale (la versione doppiata sarà trasmessa domani alle 21:15, mentre dal 10 ottobre alle 21:15 si potrà vedere la versione doppiata dell’episodio della settimana precedente e quello nuovo sottotitolato) è infatti il nuovo azzardo del network, che si spinge in un futuro in cui violenza, sogni e questioni etiche diventano centrali.

Tratto dall’omonimo film del 1973 di Michael Crichton (di cui fu già realizzata una serie tv, cancellata dopo pochi episodi, negli anni Ottanta dalla Cbs), lo show è ambientato in un futuro imprecisato, in cui il Dr. Robert Ford (Anthony Hopkins) è riuscito a realizzare il proprio sogno: costruire un parco tematico dove i visitatori interagiscono con personaggi che non sono altro che androidi, robot dalle perfette fattezze umane.

In questo mondo, che viene ambientato nel Far West, i visitatori possono vivere un’esperienza che permette loro di superare ogni limite imposto nella società, dando sfogo ai loro istinti più violenti senza doverne subire le conseguenze. Gli androidi di Westworld sono creati da Bernard Lowe (Jeffrey Wright), Responsabile della Divisione Programmazione, mentre le “storie” che devono interpretare sono scritte dal Responsabile Narrativo Lee Sizemore (Simon Quarterman). Ad occuparsi della sicurezza del Parco, invece, ci pensa Theresa Cullen (Sidse Babett Knudsen).

Westworld attira numerosi visitatori, che si ritrovano dentro un universo in cui vivono numerosi personaggi, come Dolores Abernathy (Evan Rachel Wood); il pistolero Teddy Flood (James Marsden), che s’invaghisce proprio di Dolores e Maeve Millay (Thandie Newton), proprietaria del bordello locale.

Nel parco si aggirano, oltre ai soliti turisti, anche un misterioso Uomo in nero (Ed Harris), che sembra essere alla ricerca di qualcosa o qualcuno ed è disposto a commettere violenze di ogni tipo pur di ottenerlo. L’equilibrio di Westworld cambia quando qualcuno degli androidi inizia a non rispondere alle sceneggiature scritte da Lee, agendo liberamente e, soprattutto, diventando un pericolo per i visitatori. La stessa Dolores inizia a rendersi conto di vivere in un mondo che non è reale, sviluppando una coscienza che porterà gli androidi a diventare una minaccia per l’uomo.

Jonathan Nolan, dopo Person of Interest, resta in un modo futuristico dove il progresso tecnologico porta vantaggi ma anche rischiose conseguenze: Westworld, scritto dall’autore con Lisa Joy, va però ad analizzare anche altre tematiche, dando allo show diverse sfumature. C’è innanzitutto l’ambientazione western, in cui far calare le scene di violenza e di sesso, che conferisce alla serie un’impronta sfacciata e provocatoria dal primo episodio.

Ma Westworld non vuole solo far parlare per i contenuti da bollino rosso: è un telefilm che mostra i limiti che l’uomo si dimentica di avere, ed il suo desiderio di diventare sempre più potente in un mondo in cui le regole ne restringono il campo di azione. Gli istinti umani diventano sempre più primordiali, rivelando una natura spaventosa e minacciosa che rispecchia i desideri più reconditi di un’umanità che fa sempre paura.

La Hbo ha deciso di trattare un tema già affrontato in altri modi da cinema e televisione, trasformando però la semplice questione morale in un’avventura western contemporanea, su cui il network spera di poter puntare come eventuale nuova serie rivelazione del proprio palinsesto.

Anche per questo la produzione (al centro anche di alcune polemiche circa le richieste fatte alle comparse di nudi integrali) si è interrotta per un paio di mesi, per permettere alla produzione di aggiornarsi sul proprio piano e non rischiare di mandare all’aria tutte le ambizioni che circondano questo progetto.

Sky Atlantic