Viva Mogol | 1 ottobre 2016 | Tutti i cantanti e le canzoni | Esibizioni

Si parte alle 20.35, dopo la fine del Tg1, con la seconda puntata di Viva Mogol condotta da Massimo Giletti.

Massimo Giletti ricorda il successo della settimana scorsa con 5 milioni di spettattori. E partono alcune immagini della precedente puntata.

Si parte con Gianna Nannini dopo la pubblicità, Raoul Bova e Claudio Santamaria.

Ad aprire, questa sera, è Gianna Nannini con Un’avventura. La scorsa settimana era stato Eros Ramazzotti con I giardini di marzo.

Massimo ringrazia la cantante e la saluta mentre il pubblico applaude. “Abbiamo voluto aprire con Gianna perché questa canzone fu la canzone che lei portà, a 14 anni, al primo concorso per Voci nuove”.

Entra in studio Mogol e Giletti lo fa accomodare. Il brano, a Sanremo, arrivò solo nono. “Forse era troppo moderna… forse” dichiara Mogol.

E’ il momento di Francesca Michielin -bellissima- che canta Il mio canto libero. E lo fa egregiamente.

Non canta solo ma suona anche, Francesca.

Un saluto a Gianni Bella, in prima fila.

“Il significato è quello di un uomo che ha fatto scelte sbagliate nella sua vita e che vorrebbe rinascere animale per poter essere guidato semplicemente dalla natura” spiega Mogol mentre Riccardo Cocciante cant Cervo a Primavera.

Ovazione del pubblico prima di una breve pausa e dell’annuncio del ritorno di Cocciante.

Il ricordo di Mango:” E’ tutto lui”. Giletti mostra il video di un duetto tra Mango e Bertè con il brano Oro.

Ed ecco, dal vivo, Loredana Bertè canta Oro.

Caterina Caselli ricordata da Mogol:” Era sorridente, piena di energie, non è mai cambiata. E’ sempre bellissima e simpatica”.

Noemi canta Perdono come omaggio alla cantante, insieme ad un successivo medley.

Il ritorno di Riccardo Cocciante con il brano Questione di Feeling.

Si allontana dal piano e si lancia una sorta di collaborazione col pubblico nel finale. Con lui Lola Ponce. Giletti: “Certo che avete questione di feeling con Lola Ponce qui non è difficile”. Ok.

Il primo contatto avvenuto tra Cocciante e Mogol è stato di natura artistica, come ricordato dal cantante dopo l’esibizione. Poi accenna Celeste Nostalgia.

“Se io vi dico Passeggiando in bicicletta…” anticipa Giletti. E Cocciante la esegue al pianoforte.

Un nuovo amico è il prossimo pezzo suonato e cantato da Cocciante. E il finale è insieme all’autore e al pubblico.

Ultima canzone di Cocciante, Se stiamo insieme. Direi che è il momento di aprire il vino…

Nina Zilli canta i successi di Mina in un medley. Si parte da Amor mio, poi Io e te da soli e Insieme.

Si torna dalla pausa con “il poeta della musica italiana”. Giletti parla de La canzone del sole, ancora non interpretata: “Non la sanno cantare!” scherza Mogol. Ecco entrare, invece, Raoul Bova insieme a Luca Barbarossa. Vogliamo bene a Raoul anche se non è proprio bravissimo a “cantarla”, vero?

Mogol ringrazia Raoul e Luca: “Ha fatto una bella figura!” Bova; “Lui si è messo in testa che dovevo cantare!” confessa, imbarazzato. Giletti ricorda il progetto di raccolta fondi dell’attore per Amatrice.

Francesco Gabbani sul palco con il brano di Adriano Celentano, Nata per me, Stai lontana da me e Mondo in mi 7.

Tony Renis entra in scena con una enorme bottiglia di champagne. “Ho un debito con te, il giorno in cui mi hai detto E vabbè Tony mi porterai una bottiglie di champagne!”. Ecco la bottigliona da cinque litri. Debito del 1962. Giletti: “Quando sono nato io”. Molto bene. Renis ricorda della canzone scritta per Sanremo ma lo rimandavano indietro. “Ero disperato non sapevo cosa fare”. Entra in scena Mogol. Il brano era “Quando quando quando”.

Sono andati dal padre di Mogol. “Se non avessi avuto Mogol non avrei avuto il successo di Quando Quando Quando”. Grazie alla sua insistenza, il padre mandò il pezzo all’attenzione della Commissione. Giulio mandò Renis da Alberto Testa per le parole della canzone. E da qua il bottiglione di stasera.

Mogol “si vendica: “Lui andava nell’hotel della sua piscina, prendeva il sole. E sentiva gli annunci tIpo “Mr Gregory Peck at the telephone”. E’ andato dalla centralinista con un mazzo di fiori. E da allora “Mr Tony Renis at the telephone”.

Dopo insistenze varie, Renis accetta di cantarla. Inglese e qualche parola in italiano.

Giletti non resiste. E gli chiede di imitare Louis Armstrong. Potremmo andare avanti anche, no?

Dopo la pubblicità entra in scena Patty Pravo con Il paradiso. Nella versione inglese, il brano è arrivato al primo posto in classifica e al terza in Usa.

La spada nel cuore, invece, fu rifiutata da Patty. Prima un provino di Lucio Battisti che la cantava. Fu poi un successo di Little Tony.

Ora Patty canta La spada nel cuore “Se me la ricordo, ragazzi!” anticipa lei, ironica come sempre.

Arisa sul palco con Perché no. Impeccabile come sempre.

Bobby Solo arriva subito dopo. “I love you” la sua prima frase. In inglese. “Hello everybody”. Poi parla italiano. Interpreta Se piangi Se ridi, poi Una lacrima sul viso. Grazie alla canzone, Bobby si è comprato una Porsche. Una PORSCHE. Mogol: “Che voce straordinaria”.

“La faccio col cuore e per Giulio che me l’ha regalata, questa canzone”. Ecco Una lacrime sul viso.

Claudio Santamaria canta il brano di Lucio Battisti, La compagnia.

Ed è pure molto bravo.

Giletti parla delle rivalità musicali. Ed ecco i leader dei The Rokes e degli Equipe 84. Tra i pezzi Tutta mia la città.

E, insieme, cantano Acqua azzurra Acqua chiara e Un’avventura.

Jack Savoretti arriva e interpreta Ancora tu.

Catherine Spaak ospite. Giletti: “Eri un modello, un simbolo”: “Forse arrivando da Parigi, anche la Francia era un pochettino più avanti rispetto all’emancipazione femminile…” E ricorda l’educazione assoluta di Mastroianni. Ed ecco L’esercito del surf in un videoclip dell’epoca.

Gianni Bella si avvicina a Mogol sotto gli applausi del pubblico.

Ed ecco Nell’aria. A interpretarla è la stessa cantante originale, Marcella Bella. “Grazie di tutte le belle canzoni che mi avete scritto voi due”.

D’improvviso ecco sul palco Giovanni Caccamo con La prima cosa bella. Una delle canzoni che amo di più…

Ospite anche Mario Lavezzi: “La prima canzone che abbiamo scritto insieme è Il primo giorno di primavera”. Il titolo originale era Giovedì 19. E’ stato cambiato per via del precedente 29 settembre.

Arriva Ornella Vanoni che canta Insieme a te.

E la serata si chiude con Simone Cristicchi che canta L’arcobaleno.