Pippo Baudo a TvBlog: Eh… già, io sono ancora qua!
L’intervista a Pippo Baudo poche prima del debutto nella sua nuova Domenica in.
Mancano davvero poche ore al nuovo “debutto” televisivo di un signore chiamato Pippo Baudo. Oggi torna al timone di un suo caro e vecchio amore televisivo, quella Domenica in che prese in mano da Corrado nel 1979. Sono passati un po’ di anni da quei momenti e Pippo oggi torna in onda a Domenica in, che compie 40 anni, con lo spirito e la voglia di un giovane debuttante. Abbiamo sentito il grande conduttore e condottiero siciliano, più in palla che mai, alle prese con gli ultimi aggiustamenti della scaletta della prime emissione.
Ci state tante “ripartenze” nella tua vita professionale, che sapore ha questa ?
Ha un sapore dolcissimo, perchè arriva ad una età ragguardevole e mi fa ringiovanire di dieci anni, anche di più. Mi rende anche più bellicoso e disponibile alla battaglia.
Pensavi che il capitolo televisione fosse chiuso o veramente ci speravi in un ritorno ?
Onestamente pensavo fosse chiuso, anche se credevo in cuor mio non fosse giusto, mi ero anche un pochino rassegnato. Quando poi è scattata questa cosa è stata una piacevole sorpresa e l’ho presa al volo.
Alcuni organi d’informazione hanno parlato questa estate di difficoltà nel costruire il progetto, quanto c’è di vero in questo e quali sono state le difficoltà più grandi nel mettere in piedi questa nuova edizione di Domenica in ?
Difficoltà grosse non le abbiamo mai avute. In verità abbiamo delle difficoltà per i tempi che ci hanno concesso, perchè abbiamo tanta roba e dobbiamo essere contenuti per farci stare tutto.
Ti sarebbe piaciuto avere più spazio?
Si, ma non è detta l’ultima parola.
Vorresti un po’ di spazio verso il “nord” o verso il “sud” del palinsesto della domenica pomeriggio di Rai1?
Verso Sud, ovvero dopo l’orario in cui ora dobbiamo chiudere.
La tua battuta fatta al direttore di Rai1 in conferenza stampa sul fatto che nella puntata sanremese potrai andare avanti fino alle ore 20 era una implicita richiesta dunque
Si. La cosa che più mi ha stupito nella realizzazione di questo spettacolo è la grandissima disponibilità degli ospiti a partecipare. Non abbiamo avuto nessuna difficoltà a chiamarli, anzi siamo stati costretti a respingerli, per mancanza di spazio. D’altronde c’è l’impenetrabilità dei corpi, come fai a mettere tutta questa gente insieme in un orario cosi limitato?
C’è qualcosa che volevi per questa Domenica in e che non si riuscito ad avere, a parte il tempo ?
Onestamente niente. Devo essere soddisfatto perchè tutte le mie richieste ed i miei desideri sono stati realizzati. In primis le mie donne: Chiara mi convince ogni giorno di più. Più sono i giorni che la frequento e più me ne innamoro, professionalmente ovviamente. E’ una ragazza molto intelligente, lei avrà un ruolo fondamentale nel programma.
A chi si avvicina di più delle tue scoperte televisive ?
E’ diversa perchè, per esempio Heather e Lorella erano ballerine cantanti, ma parlanti poco, tranne in qualche scenetta che facevano. Chiara ovviamente non balla, ma canta con mia grande sorpresa e anche bene. E’ una donna che parla cinque lingue, ha letto e studiato moltissimo, si capisce che dietro di lei c’è della cultura. E’ un’attrice colta e non è un fatto comune oggi.
Hai parlato spesso a TvBlog di tanti progetti televisivi che avevi nel cassetto, quanto di quei progetti hai trasferito nella nuova Domenica in che ti appresti ad iniziare ?
Nulla, questa Domenica in l’ho ritagliata appositamente. I progetti ci sono ancora nel cassetto ed al momento opportuno li tireremo fuori.
Se dovessi fare ora un complimento ed una critica alla Rai, quale critica e quale complimento faresti ?
Il complimento è che sta tentando di recuperare il suo ruolo di servizio pubblico. Perchè è giusto che ci sia una distinzione di ruoli, anche materialmente, fra televisione pubblica e televisione commerciale. Occorre coniugare qualità e quantità e questo tentativo la Rai in questo momento sta cercando di farlo. La critica è che occorre accelerare i tempi di questa operazione.
Hai lavorato anche a Mediaset, facciamo una critica ed un complimento anche all’azienda di Cologno Monzese
Il plauso va al loro palinsesto ed a questo proposito voglio fare proprio i miei personali complimenti al direttore di Canale5 Giancarlo Scheri che riesce a fare un palinsesto che si contrappone a quello della Rai in maniera molto intelligente. Poi c’è quel “miracolo” chiamato il Segreto che fa un ascolto pazzesco, questo Grande Fratello Vip funziona, la Maria De Filippi non si discute. La critica è che magari dovrebbe trovare il tempo di fare qualcosa di un po’ più alto.
Chi ti manca di più, televisivamente parlando ? Uno che stava davanti ed uno che stava dietro alla telecamera
Dirigenti televisivi che mi mancano sono tanti, ti posso citare Emmanuele Milano, Giovanni Salvi, Brando Giordani, Sergio Zavoli, Mimmo Scarano. Questi sono insostituibili, con tutto il rispetto nei confronti dei giovani. Dei tre grandi conduttori Corrado, Mike ed Enzo mi mancano tutti e tre. Con Corrado negli ultimi anni siamo diventati amicissimi, lo stesso posso dirlo con Mike. Enzo è andato via troppo presto purtroppo. Sono tre mancanze grandi e sono tre persone che amo ancora.
Quanto è difficile e come si fa ad inseguire contemporaneamente audience e qualità ?
E’ molto difficile e sai perchè? Perchè il pubblico è stato abituato a volare basso e quindi si è abituato a quote non elevate. Occorre che tutti quanti si faccia uno sforzo per alzare un po’ la rotta e volare un po’ più alto.
Occorre però che lo sforzo sia comune
Certo, per il bene del paese lo sforzo deve essere collettivo.
Devi iniziare un programma nuovo, quali sono le prime tre cose irrinunciabili?
Prima di tutto il ritmo. Poi la musica che è compagna del ritmo ed il racconto che deve essere molto comprensibile ed adatto a chi sa e a chi non sa.
Facciamo finta che hai davanti a te il pubblico che ti ha seguito in tutti questi anni in televisione, chi ti ha amato e chi no, cosa gli diresti ?
Gli direi: eccomi sono ancora qua! Per tanti anni ci siamo amati, qualcuno mi ha anche odiato, ma il miracolo è che siamo ancora qua!
Bentornato Pippo ed in bocca al lupo per questa tu ennesima ripartenza!