Top Chef Italia, 5 ottobre 2016: solo un eliminato nella quarta puntata

Si disinnescano ancora bombe su Nove, in attesa della gara di oggi a Top Chef.

E stiamo per partire con la quarta puntata. Prima il riassunto della settimana precedente.

Palmiro, il cuoco dei neurotrasmettitore, è “carichissimo”. Un po’ come i capelli di Annie.

Gara sempre più difficile, visto che ci si avvicina alla finale. E per il QuickFire Test ci vorrà coraggio, da non confondere con l’incoscienza, dicono i giudici. Ed è quello che testeranno stasera.

I giudici devono scegliere tra Scorfano o una cloche al buio: Insomma, devono assumersi il rischio di un “appuntamento al buio”.

Matteo, Matteo F, Filippo, Maria, Dario, Jacopo rischiano; Palmiro, Masaki e Chiara e altri due no. Per chi ha rischiato c’è un altro scorfano, ma senza carne. Solo lisca. Matteo Torretta fa i complimenti a chi ha pensato la sfida. E ha ragione.

“Quando ero piccolo andavo a pesca con mio padre… Masaki come Sampei”: mito Masaki.

Cedroni illustra ai telespettatori i possibili usi dei resti dello scorfano, dal brodetto con i passatelli al sughino.

E siamo all’assaggio. Si parte da Jacopo Bracchi, piatto interessante. Da Top Chef.

Tocca a Maria: anche lei ha lavorato con i resti dello scorfano. Fantastico per Colagreco: anche lei va in spogliatoio. E la prima volta che i due fidanzati si godono tranquillamente il successo insieme.

E se la ridono…

Chiara dedica il suo piatto alla memoria del nonno, ma non è un piatto da Top Chef per Annie.

Matteo, the King, diventa ecumenico e viene preso in giro da Baldassari che lo chiama Don Matteo. Gnocco grumoso, non da Top Chef. Matteo ci resta male.

Matteo Fronduti è convinto di sé. Piatto da Top Chef. Ma occhio a rischiare, gli dice Colagreco.

Non è un piatto da Top Chef il raviolo di Dario.

Bello e buono il piatto di Masaki. Passa sempre.

Filippo sceglie un impiattamento lungo, che per Baldessari non è affatto elegante. Ma il piatto è buono.

Io voglio Palmiro top chef. Carbonio, aldeide, acetone questi gli elementi per far venire l’acquolina in bocca. Ma il suo piatto non è da Top Chef per Cedroni.

La migliore è Maria: a lei vanno i 5.000 euro della prova.

Il peggiore è Dario, con il suo raviolo, che non ha esaltato affatto lo scorfano.

Dario sfida Palmiro: “Voglio andarmene con una tua poesia”. La Sfida del Cook Off è tra Dario e Palmiro, cui tocca scegliere l’arma.

Faraona, fegato, verza, pecorino, vino eetc etc sotto la prima cloche..

Pluma di maiale iberico, avocado, zenzero, miso, aglio nero… e un sacco di altre cose. Insomma un sfida Italia vs Fusion, o anche detto Contadino vs Fighetto.

Palmiro, che si definisce un contadino trendy, sceglie gli ingredienti trendy, lasciando a Dario gli ingredienti della tradizione, che a lui piacevano.

“Giù li culteli”!. E’ il momento della verità. Si inizia da Palmiro. Salsa interessante, ma pesce poco salato per Annie e Moreno. Voleva lasciarlo volutamente così, ma i giudici insistono sull’errore tecnico.

Fegato per Dario, che rischia. E piace. Ma parla troppo. Il piatto sporco di sangue piace a Baldessari (“mi emoziona”), ma potrebbe non piacere al pubblico. Ma la cottura era troppo indietro anche per Annie.

Il primo eliminato lo scopriamo dopo la pubblicità.

Il primo eliminato della quarta puntata non c’è: Dario non viene cacciato, ma farà il Final Blade.

Palmiro non aveva capito nulla. Solo quando glielo dicono i giudici realizza che è salvo. Lo spogliatoio ride di gusto. Bello lo spogliatoio, mi piace.

Questa volta invece dell’esterna c’è una sorpresa: la chef Valeria Varese.

Maria guida la brigata dei Top Chef , ma essendo impari manda nella squadra avversaria Filippo. E sceglie come capitano dei peggiori Palmiro.

Eccola la Varese. Una stella Michelin con Alice – Il Ristorante. E’ stata anche protagonista di una serie Real Time.

Una ricetta completamente al buio. Le squadre dovranno riprodurre un suo piatto. All’inizio due cuochi per Brigata assaggeranno il piatto e poi faranno la spesa; dopo un’ora entreranno altri due cuochi per aggiustare nel caso il tiro e fare altra spesa; a mezz’ora dalla fine due chef potranno vederlo, per impiattare. Ogni squadra avrà un tutor, che però non conoscono la ricetta.

In spogliatoio la Varese, insieme a Annie e Baldassari commentano il loro assaggio. Lodi dalla chef a Maria e Matteo F. Ottimo palato. Inquadrano la razza, il finocchio, il fois gras…

Anche Palmiro e Matteo T. hanno tre minuti per assaggiare: Matteo sente un’anguria che non c’è, un gambero, una seppia… Matteo T. non ne ingarra una. Palmiro non riesce a inquadrare.

Eccolo il piatto di Valeria Varese. E strapieno di ingredienti. Hanno un’ora e mezza per farlo. Tra mezz’ora nuovo assaggio. Prova complicatessima.

Le due squadre si vedono: Maria vede anguria, calamari, pancetta… ha il dubbio che abbiano assaggiato un altro piatto. Sul San Pietro scelto dai Gialli, però, ha qualche dubbio. Nel dubbio anche Colagreco: vede cose sul bancone dei Gialli cose che non lo convincono affatto.

Filippo e Chiara, per i Gialli, sono spediti a correggere la rotta tracciata da Palmiro e Matteo. E qualcosa la capiscono.

Masaki e Jacopo confermano la razza, l’ortica, il finocchio ma prendono l’anguria!

Adesso si va a guardare l’impiattamento: lo fanno i capitani. Ma non possono toccare o assaggiare.

Complimenti di tutti alla squadra di Maria. Che vince. Senza dubbi.

E’ il momento del Final Blade: Palmiro ci va, di default, ma può salvare una persona. Salva Filippo, e non Chiara. In fondo lui era uno dei migliori della prima sfida. Ma ora pubblicità.

E siamo alla sfida finale: Chiara, Matteo F, Palmiro e Dario si giocano l’eliminazione, in una sola manche.

Devono fare un’insalata di mare gourmet, con 10 ingredienti. E un ingrediente speciale: la pressione dei giudici. Hanno 45′ in tutto.

Via via che il tempo passa, i giudici aggiungono ingredienti. Ora devono farla con 15 ingredienti. (E solo ora ho capito che la voce narrante è quella de Il Boss delle Cerimonie…).

Si parte da Palmiro. Ma manca il sale. Ma ce l’ha a vizio! “Ho paura del sale” dice. Ma giustamente Cedroni lo riprende: “Lo chef deve saperlo dosare”.

Chiara. L’impiattamento non mi piace. E neanche i giudici sono soddisfatti.

Tocca a Matteo T. E piace.

Dario è al limite. Il suo piatto non ha senso. Ma per scoprire l’eliminato bisogna aspettare la pubblicità.

Il verdetto: Matteo e Palmiro sono salvi. Esce Dario: nel suo piatto c’era troppo caos e troppa sofferenza. Non ha sfruttato la seconda opportunità.

Applausi e lacrime per l’addio di Dario. I giudici invece strigliano Chiara: deve avere più sicurezza in se stessa.

E nella prossima puntata altre difficile prove: sono solo 8 ormai e dovranno stare attenti al ‘fumo’.