Un ecumenico Maurizio Costanzo addomestica l’impenitente Wanna Marchi nella prima puntata de L’Intervista. O almeno ci prova. Il main format è la classica one-to-one di Costanzo, senza gli orpelli del ‘talk-varietà’ e la cornice funziona: il cubo è interessante dal punto di vista scenografico e narrativo, i 10 filmati/argomento scandiscono i 50′ del racconto. Il risultato è uno scambio diretto e teso, che scivola e si fa seguire, anche grazie (se non soprattutto) alla scelta dell’interlocutore. Costanzo segue il suo stile: punta a mettere a suo agio l’intervistato per stanarlo con le buone, magari in contropiede ma senza tackle. Si gioca per lo più con l’arma della bonaria ironia. Un classico di Costanzo, che però – vuoi per i tempi mutati, vuoi per il tempo passato, vuoi soprattutto per l’interlocutore scelto – rischia di non centrare i risultati atteni nella costruzione dell’intervista. Tanto più in un caso delicato come quello della Marchi.
Costanzo guida con bastone e carota: ha di fronte una persona che ha scontato la sua condanna, ma che continua a dichiarare: “Wanna Marchi dà fastidio”. Il padrone di casa dice di volere sincerità, ma di fatto vuole portarla a pentirsi dei suoi peccati in una sorta di confessione pubblica che possa concludersi, magari, con l’assoluzione da parte del pubblico. Il sacerdote, simulacro del dialogo tra il telespettatore (giudice) e peccatore, media tra le parti: non usa toni da inquisizione, ma atteggiamenti da curato di campagna, di quelli impegnati a recuperare le pecorelle smarrite. Il risultato è che tutta L’Intervista sembra un tentativo di far varcare alla peccatrice la Porta Santa della Misericordia. Costanzo non attacca, non inchioda la Marchi alle proprie responsabilità (se non con qualche “Su, dai, il mago Do Nascimento era un cialtrone, su…. Lo sa anche lei che c’è gente che si è indebitata per comprare i suoi prodotti, su…“) piuttosto si cerca di far emergere contraddizioni e ‘bugie’, facendola sentire ‘a casa’. Quale modo migliore per sciogliere le riserve se non facendole riassaporare il piacere dell’imbonimento, con tanto di sponsorizzazione di cannuccia?
Il percorso di Costanzo resta improntato al ‘recupero‘: missione non nuova, come dimostra anche l’intervista a Corona. Ma andare al salvataggio di una pecorella smarrita lascia comunque la sensazione di dimenticare il gregge. Vedere la Marchi deridere una donna che in un filmato denunciava le perdite subite (“Ma chi è questa?“) fa sì capire che la protagonista non s’è pentita (diversamente da quanto voglia dimostrare), ma lascia anche la (spiacevole) sensazione che il padrone di casa non ‘difenda’ le vittime riconosciute tali da una sentenza. Costanzo, però, si premura di avvertire la Marchi che non ammetterà intemperanze contro Striscia la Notizia “che fa solo il proprio mestiere“.
In questo afflato ecumenico, Costanzo sceglie una posizione di certo scomoda e difficile da gestire. E non è detto che si riesca a farlo in maniera convincente. L’insistente ricerca di una motivazione sentimentale sulla scelta di Do Nascimento, le inutili insinuazioni sulle relazioni tra il mago, l’imbonitrice o il marchese che glielo segnalò, la condiscendenza di certi passaggi potranno anche essere serviti ad alleggerire e a ‘sciogliere’ la ‘tensione’ del momento in studio, ma non toglie che possano restituire un sapore di stantio e di stucchevole di cui non si sente il bisogno.
Ma sul finale, la ‘missione salvifica’ si materializza nella classica ramanzina da ‘marachella’:
“Non si devono truffare le persone. Non si può usare un mezzo così dirompente come la tv perché non si sa mai in che casa si entra… “
dice Costanzo a una Wanda Marchi che, a 74 anni, vuole tornare a lavorare, magari come estetista (“ma non ho i soldi per aprire un istituto“) o anche in tv, ma senza ‘cedere’ mai più alle televendite.
“Ecco, potrebbe insegnare a vendere… (pare ripensarci un attimo, ndr) …. a vendere onestà…”
chiosa Costanzo con una concessione che sa di tenera ingenuità. E’ scorso un guizzo negli occhi della Marchi. Come consigliare a una golosa di aprire una pasticceria.
La missione salvifica mi sa che a questo giro non è andata a buon fine. Se sia però davvero questo il filo narrativo del ciclo non è dato saperlo: ogni puntata fa storia a sé e soprattutto dipende dalla selezione degli ospiti. Il genere narrativo si delinea proprio in quella ‘lista’. La struttura, però, ha una sua piacevolezza e, indubbiamente, le interviste di Costanzo a questi ‘indesiderabili’ non lasciano indifferenti. In comunicazione, si sa, questo ha un gran valore. E a proposito di ‘valore’ (dei segni, in questo caso), la scelta di “Quelli che benpensano” come colonna sonora del filmato sui reati della Marchi mi ha dato un chiaro indizio sul punto di vista del racconto. Se si sia a favore o contro non importa, ma ha un suo valore nella costruzione del racconto. E questo sì che importa.
L’Intervista | Diretta prima puntata | Maurizio Costanzo e Wanna Marchi | Diretta
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23.32
L’orario indicato era 23.20. Finalmente Il Segreto è finito.
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23.34
“Quando vuole stoppare le immagini basta che dica “D’Acoordo?”. Costanzo cita.
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23.34
9 anni di condanna, 3 anni in carcere, 1 di domiciliari, 1 di art. 21 (ovvero lavori fuori dal carcere): voce addolorata, dolorosa.
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23.36
Scorrono le prime immagini nel ‘cubo’: la Marchi stoppa ricordando come l’allora avvocato consigliò loro di farsi arrestare a Bologna. E ringrazia il Capitano che quando si ‘costituì’ le dette 24 ore di tempo per stare ancora con la sua famiglia. “Un occhio di riguardo…”.
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23.39
“Lei vendeva delle alghe… magari la gente ha fatto debiti… e questa si ritiene la situazione estorsiva…” COSTANZO, MA NON ERANO LE ALGHE. LA QUESTIONE ERANO I SALI DI DON NASCIMIENTO!
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23.40
“Ma le alghe scioglipancia cosa facevano?”
“Quello che fanno tutti i cosmetici”.
E dice che calavano i centimetri, non i chili. “Ma anche oggi ci sono pubblicità di prodotti che fanno dimagrire. Wanna Marchi fa quello che fanno gli altri. Forse ho detto qualcosa in più…”.
La Marchi però prova a rimettere la storia sul mago. Costanzo le chiede di aspettare: “Parliamo di lei, non del mago”. Uhm. -
23.44
“Vendevo un bagno di alghe… almeno li facevo lavare, eh”.
Opera meritoria, eh. -
23.45
Capitolo “Stefania, la figlia”. Colonna sonora “Simili” della Pausini. Anche questa volta non stoppa. “Quando la vedo… Sono una mamma… Ma mia figlia ha una malattia gravissima, l’artrite reumatoide. Non doveva farla proprio la galera…”. “Si è aggravata tantissimo e per un bel po’ è stata in carrozzina” dice la mamma. E ora come sta?
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23.50
“Ho scontato tutto, da un anno posso riavere anche il passaporto, ma non l’ho chiesto”.
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23.50
“Non è vero che ho stretto amicizia con la Franzoni. L’ho conosciuta, era nella cella di fronte a Bologna, ma non ci siamo frequentate. Cosa ha fatto lo sa solo lei, ma come essere umano non mi piace. Per il comportamento che aveva con le altre carcerate”.
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23.52
In carcere è diventata anche chef: “Ero brava anche prima, poi a Bologna ho fatto il corso e a Milano ho cucinato per tutti”. E penso a Red…
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23.54
“In carcere le chiedevano le alghe?”
“In tanti, ma la Finanza mi ha sequestrato tutto”.
Non ho capito se Costanzo la vuole rispedire in galera o no. -
23.55
Quinto filmato. E siamo al Mago Do Nascimiento. Questa volta la Marchi stoppa.
W: “Cosa vuol sapere Dottore?”
C. “Il mago si vedeva che era un gran cialtrone che dava numeri a ‘sti poveracci de davano soldi…”.
W. “Qualche quaterna l’ha fatta vincere il mago. Ma voglio dire una cosa che non ho mai detto ed è il momento giusto per dirla…”.
E a me sembra giusto che parta la pubblicità. -
00.01
“Il mago ha fatto tanto bene alle persone. Una volta dal macellaio c’era una signora molta anziana che voleva della carne, ma non aveva soldi. Gliel’ha pagata il Mago e ha detto al macellaio di portare la carne alla signora tutte le settimane. Amava le persone anziane”.
“Ma quest’uomo dal cuore d’oro, questo sant’uomo, perché è scappato?”: bravo Mauri. -
00.03
“Ma c’era del sentimento tra voi?”
W: “Lui è gay!”
C:” Ahhhh…. ma il macellaio era carino?”.
Maurizio, perché una la fai bene e una no? -
00.04
C: “Ma non l’ha mai più sentito il Mago?”
W: “Noooo, ed è la cosa che non gli perdono”.
Glielo presentò un marchese: Do Nascimento era il suo maggiordomo. “Ma il marchese era gay?”: Costanzo, ma sei ossessionato? -
00.07
“In confronto a Battisti, che non torna in Italia nonostante i 3 ergastoli, Do Nascimiento è un bambino delle Orsoline” dice Costanzo.
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00.11
E quel tocco di racconto sulla necrofilia? “Chiudevo sempre le porte… c’era chi voleva fare l’amore con i cadaveri. Ma io mettevo loro sempre un soldino nelle tasche”.
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00.13
C: “Io sarei contento se mi dicesse che le dispiace di aver fatto spendere gli ultimi soldini a delle persone… lo sa che è successo, su.
W: “Se fosse successo, mi dispiacerebbe…”
C: “Ma mica l’hanno arrestata per cattiveria? Le avranno le prove, no?”
W: “Ma io non dico di essere innocente. Mi ritengo colpevole di essermi affiancata un mago di cui potevo fare a meno”
C: “Solo questo?”
Già, solo questo? -
00.16
Racconta di una volta a Napoli, poco dopo il terremoto dell’80: una donna che viveva in un container comprò un suo bagnoschiuma e lo mise tra la foto di Maradona e una di San Gennaro. E il mandolino non c’era?
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00.17
W: “Wanna Marchi dava fastidio, Volevano togliermi dal mercato…. Gli strozzini si sono arricchiti grazie a me? E perché? Quelle che vanno in farmacia e vogliono dimagrire in sette giorni?”
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00.21
Ora sta da 29 anni con Francesco, sposato a Miami. Ora vogliono sposarsi anche in Italia.
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00.22
Nono filmato: “Il Perdono”. Sullo schermo una delle donne del processo, che le accusavano di aver tolto loro tutto. “Ma chi è questa?” domanda ridendo la Marchi. Costanzo non attacca. “A me hanno detto che avete dato delle stupidotte alle persone che hanno comprato…” dice lui. La sensazione è che non si sia pentita di nulla.
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00.25
W: “Lei che è tanto amato e che tanto può faccia qualcosa per le carceri”
C: “E che faccio? Sego le sbarre? Dobbiamo fare nuove carceri. Sono sovraffollate”. -
00.25
Storie dal carcere.
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00.27
C: “Striscia fa il mestiere suo…”.
W: “io non odio nessuno…”.
Costanzo vuole educare?
W: “Io voglio lasciarmi il passato alle spalle. Cosa posso fare? Voglio lavorare. Ho sempre fatto l’estetista. Magari tornare in tv. Ma non voglio vendere, mai più… ma sa che senza Wanna Marchi le vendite in tv sono crollate”.
C: “Non si devono truffare le persone. Non si può usare un mezzo così dirompente perché non si sa mai in che casa si entra… Magari può fare una scuola di vendita di onestà”. Mi sembra come dire a una diabetica di aprire una pasticceria.
W: “E’ una bella idea. Io nei casini difficilmente ci tornerò. In Tribunale non ci torno più”. -
00.30
“Penso che mi abbia venduto un numero di balle modesto…” dice Costanzo. “E non mi faccia più sentire che va nei casini”.
L’Intervista | 6 ottobre 2016 | Maurizio Costanzo e Wanna Marchi | Anticipazioni
Il sabato sera su Rai 1 con S’è fatta notte, il giovedì sera su Canale 5 con L’Intervista: Maurizio Costanzo inaugura stasera, 6 ottobre 2016, il suo secondo appuntamento settimanale con il talk, che lo vede tornare sull’ammiraglia Mediaset per un ciclo di one-to-one da 50′.
L’Intervista | Maurizio Costanzo
Una conversazione, come nello stile di Costanzo, tra fatti e ricordi, emozioni e approfondimento, ma ambientato in un cubo avvolgente, pieno di immagini a volte sovrastanti: è proprio in questo cubo che intervistatore e intervistato siederanno l’uno accanto all’altro in una sorta di ‘flusso di coscienza’ per immagini che può essere fermato con uno ‘stop’ per dedicarsi a quel che colpisce, addolora o rallegra.
Si presenta così questo nuovo format che, come nella tradizione ‘costanziana’, è tutto basato sulla capacità narrativa del giornalista e sull’attrattività dell’ospite.
Per la prima puntata si rispolvera Wanna Marchi, di ritorno in tv dopo 16 anni, dopo una condanna, dopo lo scandalo del mago Do Nascimento, dopo le truffe, dopo la galera.
Si continuerà con altre figure controverse o amate dal pubblico italiano, da importanti rappresentanti delle Istituzioni e della politica, a quelli dello spettacolo o della cronaca.
L’Intervista | Come seguirlo in tv e in live streaming
Il programma – scritto da Maurizio Costanzo con la collaborazione di Gabriele Parpiglia, la regia di Valentino Tocco e prodotto da Fascino P.g.t. per Mediaset – va in onda il giovedì intorno alle 23.20 su Canale 5 ed è disponibile online su Video Mediaset.
L’Intervista | Second screen
Sulla piattaforma Witty.tv sono disponibili contenuti in esclusiva. Su Twitter su può seguire il profilo di Costanzo (@costanzo), così come su FB la pagina Ufficiale (mauriziocostanzoufficiale). L’hashtag è #lintervista.