Crozza nel paese delle meraviglie | Puntata 14 ottobre 2016

Inizia la puntata.

Omaggio a Dario Fo in apertura, con Crozza che si esibisce in Ma che aspettate a batterci le mani

Crozza parla di Fo, del suo sorriso, del suo essere colorato. Alcuni ballerini indossano vestiti disegnati da Fo.

Subito l’imitazione di Mentana, pronto a moderare il confronto tra Razzi e Zagrebelsky.

Crozza-Mentana: “Scusi se la interrompo professore, quello che dice è interessante come la finale del torneo di uncinetto”.

Crozza-Mentana disdice la prenotazione dell’albergo per dicembre… Zagrebelsky si dilunga…

Appreso che se passasse la riforma, Razzi non sarebbe più in Senato, Zagrebelsky cambia idea e vota sì!

Crozza: “Al 70% degli italiani del referendum non frega una beata minchia. Eppure i giornali continuano a dire che il Paese è spaccato. La verità è che ci siamo spaccati i…”

Il monologo di Crozza passa ora al pericolo della terza guerra mondiale. E invoca il referendum sulla guerra, in cui solo Luttwak voterebbe a favore.

Crozza sul Sole 24 ore: “Quanto va male l’economia in Italia se fallisce anche il giornale che parla di economia?”.

L’ottimismo di Renzi si scontra con il realismo di Crozza: “Italia sesta potenza nel mondo? Sì, se tutte le altre potenze si distruggono con la bomba atomica!”.

Crozza bolla come “stronxate” quelle di Renzi sulla competitività. Poi veste i panni di Renzi, ricordando come non voglia più frequentare La7 perché ambiente ostile.

Renzi-Crozza: “Ok, io accetto di restare su La7, ma voi mi date 10 punti di vantaggio al referendum”.

Renzi e il contraddittorio di Paludino, che vota no perché vuole il male dell’Italia.

Campo Dall’Orto “un pupazzo che manovra Renzi”.

Renzi-Crozza: “Massimo Giannini adesso fa il garzone da Floris”.

Il canto di Renzi-Crozza ai lavoratori precari, in particolare a chi consegna a domicilio le pizze e può essere licenziato via whatsapp.

“Vedrai vedrai, col sì che novità…Dopo il cottimo coi vaucher. Licenziarvi con un’app”. Pubblicità.

La legge anti-gatto voluta dall’Isis (bufala) apre la seconda parte di puntata.

Crozza passa in rassegna alcune bufale pubblicate da siti e giornali italiani.

Tra le bufale anche quella sulla presunta casa a Lucca di Crozza, sempre targata Proto Group Ltd.

Crozza cita anche il fake della bara Ikea.

Gli insulti rivolti a Crozza sui social dai salentini per aver confuso l’accento barese con quello salentino nello sketch su Briatore.

Tocca a Napalm 51.

Napalm 51 se la prende pure con la Gabanelli che lascia la conduzione di Report ai suoi giovani collaboratori.

Napalm 51 contro Fedez, perché si è fidanzato! E difende Corona: “Chi ha i soldi in casa l’arrestano, che Paese di merd*”.

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È il momento di Paolo Sonlentino!

“È importante recuperare il senso di noia perché con la noia mista allo sconforto ci fai qualcosa di buono…”

Sonlentino ha scritto il film su Berlusconi su “una mattonella del bagno in autogrill”.

La suora nana che fuma c’è anche stasera.

Crozza canta Bob Dylan, fresco premio Nobel. Quindi lancia un abbraccio a Genova, colpita dal maltempo oggi.

La puntata si chiude con Come l’ho fatto.