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11.41
La conferenza sta iniziando.
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11.42
Laura Casarotto: “Siamo contenti, orgogliosi e abbiamo anche un certo senso di responsabilità. Gogglebox è una perla perché non solo è un successo diffuso in tanti Paesi, ma anche perché è qualcosa di originale. Questa originalità abbia trovato la sua casa su Italia 1 mi riempe di orgoglio e responsabilità”.
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11.43
“Siamo entrati in silenzio nelle case di 12 famiglie italiane. E, sempre silenziosamente, abbiamo iniziato ad osservali nel loro contesto naturale: guardare la tv. Li osserviamo nelle loro abitudini, in mezzo alle loro cose, con i loro gesti quotidiani. Siamo presenti in un modo invisibile. Emerge un racconto di grande intimità”.
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11.45
“A volte piangono, dormono, ridono o criticano. Perché la tv si guarda anche per criticarla. Altre volte ballano, tipo durante le apparizioni di Rovazzi a Bring the noise. Da queste ore di girato, arriva una puntata di 50 minuti. Noi non stiamo solo osservando queste persone, non stiamo aspettando che succeda qualcosa, non è un reality. E’ un fixed show: ore di osservazione ed un modello che si ispira alla fiction, una scrittura – il montaggio – per raccontare quel che è successo”.
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11.46
Sul cast: “Ci pare bello, siamo abbastanza contenti. C’è un ritratto variegato dell’Italia: ci sono famiglie tradizionali con i figli, le coppie, gruppi di fratelli, amici, gli smanettoni, c’è la nonnina con il nipote. Ci sono mondi diversi, ognuno con il suo mondo. Ne viene fuori un racconto originale come linguaggio, molto pulito, naturale e molto vero. Gogglebox è il primo tentativo nella televisione italiana”.
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11.47
“Oggi è giovedì e non sappiamo cosa andrà in onda domenica. Non sappiamo cosa ci daranno le famiglie durante questa settimana”.
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11.48
Un filmato mostra “qualche famiglia dal test”. Molto divertente. Ci sono anche due preti.
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11.51
Prende parola Simona Ercolani: “Produttivamente nella stanza dove guardando la tv, ci sono due telecamere fisse. Non c’è nessuno di noi. La troupe e l’autore del set sono in un’altra stanza, non interagiscono con le persone. Ha il monitor e vede cosa succede in diretta. La cosa più divertente è che si vedranno un sacco di piedi ed un sacco di calzini sporchi: tante persone vedono la tv senza scarpe. Le persone si sono comportate in maniera talmente autentica che si sono presentati davanti la tv come sempre, vestendosi male o regalando perle”.
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11,53
“La scrittura è di Cristiana Farina, dà a questa enorme mole di materiale – 500 ore a settimana – una forma narrativa, cercando di rappresentare tutti i generi tv. Ci ha colpito la reazione delle persone alle notizie dei telegiornali o dei programmi di approfondimento, c’è grande empatia e partecipazione. Visto dal punto di vista di chi fa la tv da tanti anni, è stato un privilegio perché è un master professionale. Si capiscono quali effetti e reazioni provocano i programmi sul pubblico”.
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11.55
“La televisione rimane un focolare: mentre guardi della tv, parli anche di te stesso, ti fai un’idea delle cose e ti confronti. E’ vero quel che dice Laura: non sappiamo cosa andrà in onda domenica. E’ produttivamente affascinante, è una macchina complessa. C’è un tour over di troupe che montano e smontano nel modo più veloce possibile per non dare fastidio alle famiglie”.
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11.56
“Quest’estate abbiamo fatto 3mila provini. E’ venuto fuori che non c’è solo la famiglia che guarda la tv, ma anche gruppi che si formano per vedere la tv insieme. Visto che facciamo tutti la tv, questo ci rincuora”.
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11.59
Ercolani è stata “particolarmente miope. L’idea mi era stata proposta da mia figlia qualche anno fa – racconta -, ancor prima che nascesse Gogglebox, e avevo risposto che si trattava di una cretinata. Non pensavo che potesse essere così interessante, oggi credo molto in questo programma e sono davvero contenta di farlo”.
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12.00
“Sono molto contenta delle famiglie, ognuna racconta un mondo. E’ tutto estremamente autentico, quindi è anche un viaggio nell’Italia: nelle loro case, abitudini e salotti. Dove, annotazione di costume, prevalgono i fiori finti. L’ambientazione non è stata cambiata né toccata in alcun modo”.
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12.03
“Gogglebox ci ha dato molti spunti di riflessione e ci aiuterà a fare questo lavoro. E’ davvero un privilegio”.
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12.03
Spazio alle domande. Come sono stati scelti i programmi? “Noi rispettiamo le scelte delle famiglie, seguiamo loro. Dopodiché, loro vedono più programmi di quelli che poi manderemo in onda. La selezione delle sequenze, ha un criterio che ha a che fare con il contenuto e con la rappresentazione dei generi. Lo scopo è, fra molte virgolette, creare una sorta di sitcom”.
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12.05
Problema autenticità: “Non si è posto questo problema. A tutte le persone che stanno sul set, è stato dato l’ordine di non interagire con le famiglie: non suggerire, non fare amicizia, non dare consigliare. Affinché il fixed venga bene, il team deve essere un’ombra. Noi giriamo per sei ore a volta: magari la prima mezz’ora si ricordano delle telecamere, poi se ne dimentichi. Anche perché sono a casa loro. L’assetto produttivo è poco invasivo per la famiglia mentre guarda la tv”.
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12.09
Come si è passato da 3mila a 12 famiglie? “Abbiamo fatto un call-to-action su Italia 1 ed uno street casting. E’ stato un lavoro di quattro mesi. Dopodiché, abbiamo fatto dei primi provini molto rapidi e siamo andati direttamente nelle loro case. C’è stata una scrematura, degli approfondimenti e da lì abbiamo scelto cercando di rappresentare vari tipi di gruppi”.
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12.11
Il programma dura 50 minuti a puntata.
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12.14
“Ci siamo personaggi più coloriti di altro. Non ci stanno haters”.
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12.15
Non ci sono le partite di calcio, “ci sono dei problemi di diritti, non potremmo usare quel materiale”.
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12.18
Quante puntate sono previste? Sei. Potrebbe approdare in prima serata? “Vediamo. Ci crediamo molto come linguaggio, è un desiderio di novità che la rete ha. Non abbiamo aspettative di ascolto. E’ talmente nuovo ed originale che apre un mondo”, dice la Casarotto.
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12.21
Manca il conduttore, vi siete posti il problema? “Siamo nell’aera di fare qualcosa di nuovo. In realtà c’è un conduttore: abbiamo una voce narrante, la De Angelis (nota al pubblico come la Rachel di Friends). E’ un modo diverso di avere una conduzione”.
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12.23
Casarotto: “Questo non è l’auditel”.
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12.24
“Alcune famiglie in Inghilterra sono diventate molto famose. Un esponente di una famiglia è entrato addirittura in politica. Diventano familiari. Loro hanno anche fatto degli spin-off, Gogglebox Kids e Gogglebox Vips: speriamo di farli anche noi”.
Questa mattina, presso l’Hotel Diana di Milano, si terrà la conferenza stampa di presentazione della prima edizione italiana di Gogglebox, il programma che “guarda chi guarda” la televisione. Domenica 23 ottobre, ore 23,50, su Italia 1, andrà in onda la prima puntata.
Ne parlano Laura Casarotto, direttrice di Italia 1, e Simona Ercolani, ceo Stand by me.