Paesi che vai, rubriche che trovi: Leonardi scova chicche nelle solite mete
Paesi che vai, la prima puntata della nuova stagione live su Blogo.
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11.16
Pochi minuti prima dell’inizio della nuova stagione di Paesi che Vai.
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11.35
Dopo i dati da record della città (circa un milione di abitanti, la più grande concentrazione di opere d’arte al mondo) si elencano gli argomenti della puntata, tra arte e natura, eccellenze produttive e sport.
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11.42
Come ci si divertiva a Firenze nel Rinascimento? Gli Angela hanno fatto scuola eh. Qui però ci sono troppi inserti di passaggio tra una rubrica e un’altro.
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11.48
Si va a Palazzo Pitti, già sede del Granducato e oggi cuore della moda, non solo fiorentina.
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12.02
“Come si diventa fiorentini? Standoci. Ma non per un giorno, almeno tre. E vedrai che ti daranno un soprannome, che ti rimarrà per tutta la vita, non irriverente”: questo è lo spirito vero dei Paesi che Vai, no?
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12.04
MA PERCHE’ IL JINGLE A OGNI CAMBIO SCENA? EH? PERCHE’?
Ha debuttato oggi, 22 ottobre 2016, la nuova stagione di Paesi che vai. Luoghi, detti, comuni, programma di Livio Leonardi che da questo sabato dà inizio alla programmazione dedicata alla scoperta delle bellezze e alle bontà d’Italia. Da Paese che Vai, infatti, si passa a Linea Verde di Sabato, quindi Linea Blu: è come se ci trovassimo di fronte a un unico lungo programma diviso in rubriche diverse, affidate a diversi conduttori, ma con uno stile di racconto e di confezione sostanzialmente simile.
Il peccato di questo Paesi che Vai è forse proprio nella confezione, oltre che nell’eccessiva frammentazione in microrubriche, di cui parleremo tra poco. La confezione pecca per un uso insistito del jingle/logo, inserito a ogni cambio scena, per la totale mancanza di grafica che identifichi ospiti e interlocutori (piccolezze che però indicano la cura investita nel programma) e una regia che insiste sugli inserti panoramici in cui si fa ampio ricorso dei droni (che a mio personalissimo avviso sono il male dell’audiovisivo contemporaneo, ma questa è un’altra storia). Ingenuità, quindi, e lungaggini di cui si può fare a meno. A meno che non si debbano riempire dei vuoti.
Veniamo al piano narrativo e a quelle micro-rubriche cui si faceva riferimento, che se da un lato servono alla scrittura ad articolare e intrecciare i contributi (e a non perdersi nell’Oceano di cose raccontabili sui luoghi visitati), dall’altra spezzettano un racconto che comunque si dipana per 50 minuti lungo un unico fil rouge. Nel caso di specie era Buonarroti, scelto come chiave narrativa per esplorare Firenze e i suoi immediati dintorni. Un racconto che vuole essere quello ‘principale’, l’asse portante, che però, continuamente interrotto e che in fondo offre le cose meno interessanti della puntata. Carino, invece, il lavoro di ricerca per le rubriche, che porta alla scoperta di personaggi interessanti e ‘fatterelli’ (non chiamiamolo gossip) nascoste tra le pieghe della Storia, offrendo informazioni utili e dando notizie su eventi particolari.
In breve, le rubriche sono croce e delizia del programma, che guarda al modello narrativo portati al successo dagli Angela, ma che può osare di più e cercare una forma narrativa e di confezione più peculiare, che le permetta di distinguersi dal flusso ‘verde/blu’ del daytime di Rai 1. Le potenzialità ci sono.
Paesi che vai | 22 ottobre 2016 | Diretta prima puntata | Firenze
Paesi che vai | 22 ottobre 2016 | Anticipazioni
Torna nel sabato mattina di Rai 1 Paesi che Vai. Luoghi, detti, comuni, al via oggi, 22 ottobre 2016, alle 11.30 con Livio Leonardi alla conduzione. Un debutto che seguiremo live su TvBlog e che celebra Firenze, culla del Rinascimento sbocciata sotto la signoria dei Medici: una scelta certo non casuale per il programma di Rai 1 che evidentemente coglie l’occasione per celebrare anche la serie tv targata Rai Fiction e Lux Vide che ha debuttato martedì scorso.
Paesi che Vai 2016 | Prima Puntata | Anticipazioni
Per la rubrica “Paesi che Vai… Gossip dell’Arte che trovi” verranno raccontati tanti aneddoti su Filippo Brunelleschi e sulla rivalità che lo contrappose a Lorenzo Ghiberti per il concorso ‘bandito’ la realizzazione delle porte del Battistero di San Giovanni e per i lavori per la cupola del Duomo di Santa Maria del Fiore.
A proposito di arte, non può mancare quella tessile, la cui industria resta uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy e che ha una delle sue principali sedi tra Firenze e Prato. Dai tessili alla moda il passo è breve e infatti per la rubrica “Paesi che Vai… Eccellenze che trovi” se ne parlerà presso i saloni di Pitti Immagine. Infine, per lo spazio “Paesi che Vai… Almanacco che trovi” spazio allo chef fiorentino Fabio Picchi e al primo libro italiano di cucina, “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene“, scritto da Pellegrino Artusi nell’Ottocento e ancora oggi bibbia per buongustai e professionisti del settore. Con “Paesi che Vai… Natura che trovi” si uscirà, infine, dalle porte di Firenze per raggiungere le meraviglie delle colline del Mugello, dove è possibile visitare la Casa nativa di Giotto ancora oggi luogo d’arte e d’incontro; non poteva mancare una puntata al circuito del Mugello, per intervistare Max Mugelli, pilota e istruttore Ferrari.
Paesi che Vai è un programma di Livio Leonardi, Stefania Bove e Nicola Sisto. Regia di Diego Magini e Giulio Reale.
Paesi che Vai 2016 | Come seguirlo in tv e in streaming
Il programma va in onda ogni sabato mattina, alle 11.30, su Rai 1: una mezz’oretta in giro per l’Italia prima di dare spazio a Linea Verde Sabato. Si può seguire anche in live streaming sul sito Raiplay.it.
Paesi che Vai 2016 | Second screen
Per commentare il debutto stagionale potete ovviamente approfittare del liveblogging di TvBlog. Sui social, invece, si può far riferimento alla pagina Facebook ufficiale. L’hashtag è #paesichevai.