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Sky Tg24, a due mesi dal terremoto inchiesta L’Italia trema (VIDEO)

L’Italia è un Paese ad alto rischio sismico, ma pare ricordarsene solo in occasione delle ricorrenti tragedie. Partono da qui i reportage in onda stasera

pubblicato 24 Ottobre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 18:21

A due mesi dal terremoto nel Centro Italia su Sky TG24 HD (canali 100 e 500 di Sky e canale 50 del digitale terrestre) stasera, lunedì 24 ottobre, alle 20.20 (e in replica alle 23.20) va in onda l’inchiesta dal titolo L’Italia trema.

Si parte dal fatto che l’Italia è un Paese ad alto rischio sismico, ma pare ricordarsene solo in occasione delle ricorrenti tragedie. Tra piani di emergenza inefficienti, edifici inadeguati, ospedali fuori norma, risorse insufficienti o male utilizzate, abusivismo edilizio e una bassissima attenzione all’educazione e all’informazione, le calamità del passato non sembrano essere bastate per creare nel Paese un’autentica cultura della prevenzione.

L’Italia trema mostra come l’Italia, nonostante le tante aree a rischio tellurico, rimuova la propria fragilità fino a quando la geologia presenta il conto. Lo speciale racconta quanto il nostro Paese sia inadeguato di fronte ai terremoti.

Con il direttore Sarah Varetto, le telecamere di Sky TG24 compiono un viaggio da nord a sud, con sei storie emblematiche della gestione del territorio nei confronti del rischio sismico.

I reportage, a cura di Andrea Bignami e Alessandro Marenzi, sono stati realizzati da Tonia Cartolano, Luigi Casillo, Francesca Cersosimo, Liliana Faccioli Pintozzi, Manuela Iatì e Fabio Vitale.

Inchiesta L’Italia trema | Anticipazioni

Si parte dalla Calabria, con la paradossale situazione di Reggio, che, da città all’avanguardia nell’edilizia antisismica dopo la catastrofe del 1908, è diventata un esempio di caos urbanistico e scarsa prevenzione. Ancora in Calabria, il dilemma del Pollino, cioè la scelta tra una problematica messa in sicurezza e la soluzione drastica di ricostruire interi paesi. Si passerà poi alla situazione unica di Napoli: metropoli patrimonio dell’umanità, ma anche doppia “zona rossa”, incastonata tra due vulcani attivi, dove si è costruito letteralmente ovunque e dove i piani di emergenza sono sconosciuti alle autorità e ai cittadini.

Atri, in Abruzzo, è invece emblema di quella “illusione della sicurezza” nelle tante zone del Paese a “rischio medio”. Realtà dove, carte alla mano, numerosi edifici pubblici sono vulnerabili e richiederebbero interventi urgenti, ma costantemente rimandati. Norcia è invece un modello virtuoso che dimostra come il nostro Paese abbia in realtà tutti gli strumenti per mettere in atto delle politiche efficaci: grazie a una ristrutturazione esemplare il borgo umbro è uscito quasi intatto dal terremoto di agosto, nonostante la vicinanza all’epicentro.

Infine, per vedere cosa significhi davvero una prevenzione efficiente, le telecamere di Sky TG24 HD sono andate in California, dove si attende con certezza un potentissimo sisma nei prossimi anni e dove, dal villaggio di Parkfield, sulla Faglia di San Andreas, fino alla sterminata area metropolitana di Los Angeles, decine di milioni di persone si preparano a questo evento e vivono sapendo sempre cosa fare in caso di scosse.

In apertura e in chiusura, due copertine con immagini simbolo dei terremoti che hanno colpito nel tempo l’Italia. Due gallerie per mostrare come, talvolta anche a distanza di oltre cent’anni, sul nostro territorio vi siano ancora molti segni dei sismi passati.