Home The Voice of Italy Fabio Troiano a Blogo: “Io massacrato per The Voice. Non era colpa mia, ma Federico Russo più bravo di me” (VIDEO)

Fabio Troiano a Blogo: “Io massacrato per The Voice. Non era colpa mia, ma Federico Russo più bravo di me” (VIDEO)

Lo sfogo dell’attore che condusse la prima edizione del talent Rai: “The Voice lo hanno cancellato.. nonostante io non ci sia più! Non era colpa mia, forse sono stato una valvola di sfogo per altri problemi”

pubblicato 10 Novembre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 17:32

Fabio Troiano è tra i protagonisti di La classe degli asini, il film tv, liberamente ispirato da una storia vera, coprodotto da Rai Fiction e 11 Marzo Film in onda su Rai1 lunedì 14 novembre in prima serata. L’attore interpreta Luigi, il marito di Mirella Antonione Casale (Vanessa Incontrada – video intervista), insegnante e madre di una bimba con un grave deficit psicomotorio, che, nella seconda metà degli anni Sessanta, cominciò una strenue lotta per il riconoscimento del diritto ai ragazzi disabili di frequentare insieme agli altri bambini la scuola dell’obbligo.

Prima della conferenza stampa di presentazione del film diretto da Andrea Porporati, Blogo ha intervistato Troiano, interpellandolo anche sul suo passato da conduttore televisivo. L’attore, infatti, è stato al timone della prima edizione di The Voice of Italy su Raidue. Durante quell’avventura nei suoi confronti non mancarono feroci critiche a cui seguì il benservito. Infatti nella seconda stagione fu sostituito da Federico Russo, poi rimasto alla guida del talent show fino alla quarta e ultima edizione (causa bassi ascolti e risultati negativi in ambito discografico non andrà in onda nel 2017 – al suo posto quasi sicuramente Italian Idol).

A proposito del “massacro” subito all’epoca, Troiano ha spiegato (lanciando un messaggio d’amore, o quasi, a TvBlog):

The Voice è stata un’esperienza che mi ha divertito. Fui massacrato? Il massacro mediatico un po’ mi interessa, un po’ no. Certo, ci rimani male quando sei lì sul campo e tutti ti massacrano. Sei spiazzato, dici ‘perché dovete fare così?’. Posso capire la critica costruttiva, ma se mi critichi il pantalone, la camicia o come tengo il microfono andiamo sul ridicolo. I social danno voce a chiunque, ben venga, se vuoi massacrarmi massacrami. The Voice, nonostante io non ci sia, non lo fanno più! (sorride, Ndr). Non era assolutamente colpa mia, anzi, forse ero una valvola di sfogo per altri problemi. Se mi proponessero un’altra conduzione dovrei valutare se è nelle mie corde. Sicuramente quel tipo di programma Cattelan o Federico Russo sono bravi a farlo, mentre io no. Loro sanno fare il loro mestiere, per me era un gioco, ci ho provato; io ho bisogno di essere messo a mio agio, invece lì era una cosa istituzionale e schematica, c’era poco spazio per l’improvvisazione. Era la prima stagione e questo ha complicato tutto. Vederlo in tv è un conto, stare sul palco è totalmente diverso. Comunque ringrazio tutti quelli che mi hanno criticato e TvBlog… che mi ha massacrato. Grazie, fatelo sempre!

In apertura di post il video integrale dell’intervista.

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