Sai che… stavate davvero bene insieme
Spesso non servono le parole, basta uno sguardo, o un sorriso
Sono passati più di cinque anni da quel pomeriggio, da quel maledetto pomeriggio in cui Lamberto Sposini è stato catapultato da un’altra parte della vita. Lui il condottiero, il conduttore della Vita in diretta di Daniel Toaff su Rete 1, in pochi minuti ha dovuto cambiare la sua vita per colpa di una emorragia cerebrale che gli ha chiuso la porta in faccia, mettendolo in una stanza fatta di silenzi e di colori che cambiano continuamente e tutti da decrittare.
Fino a quel tempo lui conduceva Vita in diretta con quella donna dai capelli biondi, quell’eterna ragazza che si mangiava la telecamera con quel suo sorriso contagioso. Lui all’inizio l’aveva guardata con un po’ di diffidenza, poi, giorno dopo giorno, è stato conquistato da quell’autenticità, da quella verità senza filtri e senza secondi fini se non mangiarsi la vita in ogni suo minuto.
Sono diventati una coppia perfetta, anzi la coppia perfetta del pomeriggio della prima rete del servizio pubblico radiotelevisivo, con ascolti altissimi, ineguagliati e forse ineguagliabili. La formula era semplice, l’autorevolezza di un giornalista con la “G” maiuscola, con una carriera che è passata, fra le altre cose, dal Tg1 al Tg5, impastata con la leggerezza, la simpatia e l’umanità di una donna di spettacolo che partita dalla gavetta, la vera gavetta, è arrivata ad essere fra le signore della nostra televisione, fra le più amate dal pubblico televisivo.
Come capita alcune volte nella vita le coppie si “scoppiano” e quel maledetto pomeriggio le strade di Mara Venier e Lamberto Sposini si sono divise. Lei ora lavora con il fantastico team di Maria De Filippi, che ha saputo ridarle un ruolo nella televisione generalista, oltre che il sorriso che alcune situazioni -sempre di questa vita- sembravano averle tolto dal volto. Lui ora fa una vita tranquilla -come ha raccontato Chiara Maffioletti sul Corriere della sera qualche tempo fa- osservando ciò che gli sta attorno, magari la compagna che sistema i fiori, oppure i quadri appesi al muro -che spesso “freezano” la vita in maniera silenziosa ma autentica-, o la sua Juve e naturalmente la sua bambina, che da grande vuole fare la giornalista come papà.
Mentre guarda, seppur senza poter parlare (una conquista questa che deve arrivare giorno dopo giorno) spesso il volto si apre ad un sorriso. Signori dei media, non dimentichiamoci di lui.
Ripensare a quei pomeriggi, liberi e felici, fatti di piccole e grandi cose, fatti di due persone autentiche, fa venir voglia di dire: “Sai che stavate davvero bene insieme…in quel posto dove pioveva anche quando c’era il sole…”
Un incontro televisivo difficile da ricostituire, ma non impossibile. Del resto spesso non servono le parole, basta semplicemente uno sguardo, oppure un sorriso…