Emilia Brandi è la conduttrice di Cose Nostre, il programma di seconda serata di Rai 1, in onda ogni sabato, per sei puntate, a partire dallo scorso 12 novembre, che racconta la vita e la storia di chi si è opposto alle mafie, pagando un prezzo molto alto, senza però smettere di fare il proprio dovere.
In occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo ciclo di puntate, noi di Blogo abbiamo intervistato la giornalista e autrice del programma che ha esordito, parlando dei protagonisti di queste nuove puntate:
I protagonisti saranno giornalisti, manager pubblici e testimoni di giustizia. Per quanto riguarda i giornalisti, riprendiamo il solco della prima serie. Per quanto riguarda i manager pubblici, avremo Giuseppe Antoci e Antonio Candela, entrambi hanno subito minacce e atti intimidatori per aver ripristinato la legalità.
La scorsa estate, Cose Nostre è andato in onda in prima serata. La Brandi l’ha definito un esperimento positivo:
Cose Nostre di nuovo in prima serata? Non so se si ripeterà, è stato un esperimento positivo. Il direttore ci ha sempre sostenuto.
Secondo Emilia Brandi, l’attenzione verso l’antimafia in tv è sempre maggiore:
Io vedo che negli ultimi tempi c’è un’attenzione crescente. Io ho cercato di declinare il racconto dell’antimafia attraverso persone normali e non attraverso persone che lo fanno di lavoro. Sono persone normali che per fare il proprio lavoro hanno toccato sistemi di potere, famiglie e nomi e non si sono fatti indietro, pagandone le conseguenze. Questo è il plot del programma, non si parla di antimafia in generale. Siamo stati particolari. Si parla di persone semplicissime, non sono eroi, c’è solo la dignità e l’onestà di andare avanti per la propria strada.
La giornalista, infine, per quanto riguarda il proprio futuro, non esclude di tornare ad occuparsi anche di altri temi:
Sono una risorsa interna Rai. Ho fatto tanti programmi. Mi piacerebbe continuare con il racconto in stile documentaristico. E’ la cosa che mi piace fare e che vorrei proseguire. Se ci sono storie belle da raccontare, le raccontiamo.