Prodigi, la musica è vita, Rai1 | Conferenza stampa in diretta

Sta per iniziare la conferenza.

Sul placo anche Stefano Torrisi, direttore commerciale di Endemol.

La giuria è formata da Eleonora Abbagnato (etoile dell’Opera di Parigi e direttrice del corpo di ballo dell’Opera di Roma), Gino Paoli e il flautista Andrea Griminelli.

Il primo a parlare è Guerrera dell’Unicef.

Ad esibirsi saranno dodici giovanissimi cantanti, musicisti e ballerini tra i 7 e i 16 anni.

Il focus dell’Unicef in questa occasione sarà concentrato su 5 Paesi: Bolivia, Haiti, Mozambico, Libano e Paraguay.

Da oggi, lunedì 14, a domenica 20 novembre possibile donare via sms al 45566 (2 euro).

Chiamando da rete fissa Vodafone al 45566 si possono donare 2 euro. Chiamando da rete fissa Tim, Infostrada, Fastweb e Convergenze si possono donare 2 o 5 euro.

Si esibiscono due giovanni arpiste.

Viene proposto il promo della trasmissione.

Fabiano: “È un evento molto in linea con la natura di Rai1, è un varietà, una esibizione di talenti. Sono prodigi non del futuro, ma di oggi. Sarà una serata in cui i sogni dei ragazzi saranno al centro; i sogni di chi si esibirà sul palco ma anche dei ragazzi le cui storie saranno raccontate”.

Fabiano: “Vanessa Incontrada è un volto amatissimo. È la sua settimana, stasera su Rai1 il film con lei, sabato questo evento. Vanessa dà un tocco di calore e famigliarità a questo spettacolo, lo rende assolutamente in linea col clima di Rai1”. Fabiano ringrazia anche Endemol che ha lavorato al programma.

Il regista Colabona è anche autore del programma.

Incontrada: “Mi sono avvicinato al programma con la curiosità da donna e da spettatrice. Per me è un evento importante per molti motivi: è stato un onore diventare amica di Unicef”.

Vanessa: “Non so più che faccio, faccio un po’ tutto. Continuerò a farlo, quello che mi sento. Essere Vanessa mi rende felice, ma anche non esserlo, cioè fare l’attrice”.

Incontrada: “Mi sento responsabile, mi viene da pensare ‘che cavolo succederà?’. Sarà il pubblico a decidere. È la prima volta che lavoro con i bambini; non è semplice. Non puoi comandarli, devi seguire il loro istinto”.

Incontrada: “Mi sono sentita la mamma di 12 bambini. Mi sono sentita molto protettiva. Spero lo possiate vedere, è tutto così vero. Io i gobbi non li vedo (ride, Ndr), improvviso molto. Qualche volta facendo grandi gaffe… l’ho vissuta come una grande serata”.

Incontrada: “Due momenti su tutti sono stati di grande emozione: incontrare Joselito (Josè André Montano, bambino che suona il pianoforte) e ascoltare una lettura di Lino Banfi”.

Incontrada ironizza sul fatto che persino il “serio” Gino Paoli si è emozionato ascoltando Joselito eseguire al pianoforte La Gatta.

Gli altri autori del programma, oltre Sergio Colabona, sono Emanuele Giovannini, Ermanno Labianca, Leopoldo Siano e Francesco Valitutti.

Lino Banfi approva l’ingresso nella famiglia di Unicef di Vanessa Incontrada. Lei annuncia che a giugno prossimo dovrebbe andare in SudAmerica.

Banfi propone un viaggio insieme alla Incontrada, però a Montecarlo. Risate in sala.

Torrisi di Endemol spiega che il formato è già andato in onda in Francia due anni: “Lo abbiamo preso e lo abbiamo declinato per l’Italia”.

Una clip racconta il viaggio di Fedez in Libano per Unicef.

Banfi: “La dispersione e la distorsione del mio lavoro è che devi far sempre sorridere le persone. Ma io lo faccio volentieri. Si può alleggerire tutto”.

Banfi fa notare che anche lui in questa settimana su Rai1 è molto presente: ieri all’Arena, giovedì con un Medico in famiglia, sabato a Prodigi.

Banfi: “Mi chiedono sempre se i soldi di Unicef effettivamente finiscono ai bambini. Io dico sì”.

Banfi: “Vanessa non è la lacrima finta, lei piange veramente nel promo. Anche io”.

Banfi: “Unicef è trasparente. La gente non si può prendere in giro”.

Banfi: “Attraverso il sorriso e la musica si possono traghettare persone con problemi verso l’arte”.

Banfi: “In Angola ho vaccinato dei bambini”.

Banfi: “Anche io mi stavo per perdere a 17 anni, noi meridionali emigrati al Nord ci sbattevano in camerate di 40 persone. Dormivamo anche alla stazione di Milano quando gli alloggi erano pieni. Gli altri piangevano, io ero convinto di dover soffrire in quel momento: ‘Un giorno firmerò gli autografi, sarò felice, avrò il benessere’. Mi è andata bene. Il mio prodigio è riuscito”.

Banfi rivela di voler far leggere una sceneggiatura a Incontrada e alla Endemol. Poi rivela: “Ho altri 8 anni che mi mancano, lo so”.

Banfi: “Dico ai miei amici di andare nei reparti oncologici per vedere quanto soffrono i bambini”.

Banfi torna a parlare degli 8 anni di proroga (di vita) ricevuti: “Ho parlato con Pietro. Al massimo 8-9 anni. Ho firmato. In questi anni voglio fare ancora tante cose, per me e per l’Unicef”.

Lungo applauso per Banfi.

Banfi spiega che dovrà lasciare in anticipo la conferenza causa compleanno della nipote, la figlia di Rosanna.

Fasulo: “Prodigi è un prodotto televisivo con un ottimo assortimento di temi e con storie straordinarie. Ci sono 12 ragazzi straordinari e storie dei testimonial, si va da Fedez a Lino Banfi, per pubblici diversi. Vanessa donna di eccezionale sensibilità”.

Una clip mostra il viaggio Unicef di Noemi in Paraguay.

Intervento di Rozzera, Dg Unicef Italia: “Raccolgo la disponibilità di Vanessa. Il titolo Prodigi non è scelto a caso. Unicef non è solo vaccini e soccorso, ma aiuta anche a realizzare i sogni dei bambini”.

Rozzera ha accompagnato Fedez nel viaggio in Librano: “La musica è usato per riabilitare bambini che hanno perso tolto”.

Rozzera annuncia che ci saranno nuovi progetti Unicef per i 12 talenti italiani, tra cui anche la visita delle zone terremotate.

Intervento di Beppe Vessicchio: “I bambini rispondevano alla domanda ‘quanto tempo studi?’ così: ‘Mai quanto vorrei’. Mi sembra una risposta incredibile in questi tempi”.

Vessicchio: “È stata una bella occasione per me immergersi tra questi bambini”.

Elisa di Francisca: “Un onore per me essere qui”. E dice esplicitamente che la serata è stata già registrata.

Griminelli: “Per alcuni di questi bambini la musica non è vita, ma è la loro vita”.

Griminelli: “Ci sono tanti talenti, alcuni già solisti”.

Vanessa racconta che ha in comune con Josè Andrè Montano non soltanto la musica ma anche il cibo. Quindi lui: “La musica è vita, sono molto contento ed emozionato”.

Incontrada, sedutasi per terra vicino a Josè, chiede un applauso al papà di Josè.

Microfono anche al papà di Josè: “Tutto diventa più semplice quando vedi tuo figlio felice”.

Vanessa racconta i suoi sensi di colpa nei confronti del figlio causati dai viaggi cui il lavoro la costringe.

Vanessa: “In tutto quello che fa Unicef c’è speranza, che non va mai persa, è il sole”. Finisce la conferenza.