Rocco Schiavone | Quarta puntata 23 novembre 2016 | Diretta | Riassunto e foto

Rocco è andato a letto con Anna, l’amica di Nora. Ma la mattina presto, prima che lei esca dalla doccia, sgattaiola via.

D’Intino, appena arrivato in ufficio, lo informa che c’è stato un incidente con due morti e il furgone coinvolto ha le targhe false. La stradale ha chiesto il loro intervento.

Dei due morti uno è italiano, l’altro straniero.

I due erano dei sequestratori e una ragazza, imprigionata in una baita, chiede aiuto. Ma nessuno la sente.

Nora affronta Rocco: la fornaia lo ha visto uscire alle sei di mattina, di soppiatto, da casa di Anna. E Schiavone non tenta nemmeno di negare.

Prima di andarsene Nora gli butta addosso lo spritz.

Caterina ha l’influenza e Italo, in pausa pranzo, si prende cura di lei. Ma Rocco lo richiama in servizio: devono indagare sui due morti nell’incidente.

I due poliziotti iniziano a indagare dalla pizzeria in cui lavorava una delle due vittime, parlando con il proprietario, un calabrese.

Anna chiama Rocco, dicendosi di essere pentita di aver rovinato l’amicizia con Nora.

La sera, a casa, Rocco “cena” con Marina.

Almeno fino a quando qualcuno bussa a casa sua: è un amico di Anna, che ha bisogno del suo aiuto. Sua figlia deve denunciare la scomparsa della sua migliore amica, una diciannovenne che non si trova dal giorno prima.

La ragazza è figlia di un costruttore della zona molto ricco. Schiavone pensa subito a un sequestro. I genitori della ragazza, però, non hanno denunciato il sequestro e anzi sembrano volerlo tenere nascosto.

La mattina seguente, Rocco si presenta con Italo a casa della ragazza con la scusa del furto di una delle auto di famiglia. Pensa che i due morti nell’ncidente siano coinvolti nel sequestro.

Schiavone si accorge subito che la madre della ragazza è molto nervosa. Ma la donna non chiede aiuto.

Rocco si presenta a scuola per sentire il fidanzato della ragazza rapita, che secondo la migliore amica era con lei la sera della scomparsa.

Schiavone continua le sue indagini nella banca dove il padre di Chiara, la ragazza scomparsa, ha i conti. La direttrice è la madre del fidanzato della giovane. Intanto Italo sta dietro al padre di Chiara.

Rocco chiede l’aiuto del procuratore Baldi, per indagini patrimoniali sulla ditta del padre di Chiara. Pensa che qualcuno gli abbia prestato dei soldi e ora lo tenga sotto ricatto.

Tutti gli amici romani di Rocco si presentano ad Aosta per salutarlo. Stanno andando a sciare, ma un saluto all’amico era d’obbligo.

Le indagini sulla ragazza rapita continuano. Rocco, insieme a Italo, entra a notte fonda in un negozio per bambini in cui hanno visto entrare quel pomeriggio il padre di Chiara. E nel retrobottega scoprono un registro con delle cifre: i proprietari sono certamente degli strozzini.

La mattina all’alba Schiavone si presenta a casa di Chiara e gioca a carte scoperte con il padre, dicendogli che sa del rapimento. Il padre racconta che lo ricattano per avere delle quote della sua società.

Chiara intanto è allo stremo, senza acqua né cibo.

Rocco ferma il proprietario del negozio per abbigliamento da bambini. L’uomo dice di non essere coinvolto nello strozzinaggio, presta solo il locale a degli uomini del Sud che riciclano denaro, perché teme per la sua vita.

Anna e Rocco escono insieme. E lui la psicanalizza fino a farla piangere.

A casa, per Schiavone, c’è come sempre la sua Marina.

La mattina dopo Rocco va a trovare i suoi amici sulle piste da sci.

Sebastiano e la moglie litigano e Rocco interviene per cercare di calmare le acque. Sebastiano racconta all’amico che lei vuole un figlio, ma lui non se la sente.

Rocco ha capito che i due morti nell’incidente sono i sequestratori di Chiara. Decide quindi di ripartire dalle indagini sull’ncidente per trovare il luogo in cui la ragazza è tenuta prigioniera.

Partono quindi le ricerche di Chiara nella zona vicino all’incidente.

Intanto Italo informa Rocco che il titolare della pizzeria con cui avevano parlato, il calabrese, è l’uomo che sta dietro allo strozzinaggio. E Schiavone capisce che è coinvolto nel sequestro. Intanto Chiara, per liberarsi, si è ferita gravemente.

Italo e Rocco trovano il rifugio dove è tenuta Chiara. E la salvano.

Schiavone crede che la banca sia coinvolta nella questione dello strozzinaggio e ne parla al questore e al procuratore, che promettono di continuare a indagare.

Caterina in montagna, dove hanno ritrovato Chiara, ha salvato una cagnolina abbandonata. E Rocco decide di prenderla con sé e chiamarla Lupa.

Marina “chiede” a Rocco di lasciarla andare. Ma lui non ci riesce.