I consigli di TvBlog
Home Martina dell’Ombra a Blogo: “Sogno di condurre un talk politico, sono l’erede di Lilli Gruber o Lucia Annunziata”

Martina dell’Ombra a Blogo: “Sogno di condurre un talk politico, sono l’erede di Lilli Gruber o Lucia Annunziata”

Intervista a Martina dell’Ombra, “influencer politica” e inviata di Nemo – Nessuno Escluso.

pubblicato 4 Dicembre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 16:26

Tutto è iniziato due anni fa con un video. Da allora, Martina dell’Ombra de Broggi de Sassi è diventata un punto di riferimento per il mondo del web, raggiungendo risultati (1,7 milioni di views su Youtube, oltre 200mila fan su Facebook) e riconoscimenti (ha recentemente vinto il Premio per la satira politica sul web) prestigiosi. “Mi sono affacciata al web con alcuni video a sfondo politico per annunciare la mia intenzione di salire in politica”.

C’è chi sostiene che sia un personaggio costruito e chi casca puntualmente nelle sue provocazioni. “Di fatto sto cercando di portare avanti la mia carriera politica”, sostiene la diretta interessata, ora anche inviata di Nemo – Nessuno Escluso su Rai 2.

“La più importante influencer politica”, così ti sei definita.

“Sì. Come ha dimostrato l’esito delle elezioni americane”.

Ovvero?

“Beh, ho influito in maniera decisiva. Ho fatto una canzone pro-Trump che ha ricevuto un sacco di condivisioni e riscontri: sicuramente l’ho aiutato a vincere”.

I tuoi pensieri ottengono sempre numerosi riscontri, ma non mancano gli haters. Qualcuno ti definisce una “tuttologa”.

“Ogni politico è un tuttologo. Quelli che fanno politica non sono specializzati in niente, sanno di tutto un po’. Abbiamo dei ministri, magari anche alla sanità, che non sono neanche laureati. I politici sono i tuttologi per eccellenza, non me la prendo”.

E come rispondi a chi ti dà della “svampita” o ti definisce “la Flavia Vento del web”? Li mandi a quel Paese?

“Io mando un kissino a tutti. Flavia Vento? Non c’entra niente con me: Flavia Vento faceva la modella, io faccio la politica. Chi mi definisce svampita, lo fa solo per dare meno credito ed importanza alle mie idee perché sono pericolose e temute. Le critiche, invece, non mi fanno paura. Sono utili”.

Anche perché sostieni che l’Italia è una Repubblica fondata sulla polemica…

“Assolutamente, è una Repubblica fondata sulla polemica: l’animo degli italiani si accende tramite la polemica, è l’unica cosa per cui si sentono tutti coinvolti. Se non c’è una polemica, non frega niente a nessuno”.

La popolarità ti ha dato alla testa?

“No, no. Nella mia testa ero importante anche prima di approdare sul web. Semplicemente, il web ha confermato quello che ho sempre pensato di me stessa: sono una star”.

Arriviamo alla televisione. Come sei arrivata a Nemo – Nessuno Escluso, il programma del giovedì sera di Rai 2?

“Mi hanno contattata gli autori e, dopo aver capito quello che dovevo fare, mi sono concessa a Nemo come inviata per alcune occasioni speciali. Mi occupo solo di situazioni top e very cool. Penso ci fosse bisogno di una nota glamour in quella trasmissione”.

I tuoi servizi sono sarcastici, chi si fa intervistare da te ne esce con le ossa rotte?

“Nooo, porelli. Quello che faccio è andare a feste o convegni, come quello dei giovani imprenditori, e cercare di intervistare le persone che mi sembrano più interessanti. Molto spesso sono vip, altre volte sono persone normali. E poi commento ciò che vedo, dando una mia luce a quell’evento”.

Sei critica nei confronti del mondo dei vip?

“Amo quel mondo. I super vip, come Lory del Santo o Paola Caruso, penso possano insegnare delle lezioni di vita a tutti quanti. Sono assolutamente dei punti di riferimento per la società. Lo dimostra anche Instagram: i canoni di bellezza attuali sono quelli imposti dalle vip del Grande Fratello“.

Nemo non vola negli ascolti, nonostante riceva critiche positive. Come mai?

“Il programma è super bello e super serio. In Italia, si sa, le cose serie non piacciono mai. I conduttori non sono gnocchi ma semplici e professionali. Forse la Petrini (conduttrice del programma con Enrico Lucci, ndr) dovrebbe essere più rifatta, avere più lustrini e mostrare di più il culo: questo aiuterebbe. Ma devono continuare a tenere duro con la linea seria: alla fine pagherà”.

Questa è stata la prima proposta arrivata dalla televisione?

“Non era affatto la prima proposta, però la più seria ed interessante. La prima serata di Rai 2 non è certo una cavolata. Ho aspettato e detto i giusti no, come bisognerebbe fare con gli uomini che te la chiedono: non è che puoi darla al primo che la vuole”.

Cosa hai rifiutato?

“E’ top secret”.

Sei un’influencer politica ma non ti invitano nei talk politici, come mai?

“Hanno paura delle mie idee, sono molto forti e fanno paura. E non tutti hanno la capacità di argomentare come faccio io. Alla fine, si sa, chi va nei talk fa finta di litigare. Io, invece, litigherei sul serio e direi le cose come stanno. Spero di condurlo un talk, prima o poi”.

Quindi ti piacerebbe portare avanti una carriera televisiva?

“Sicuramente. E’ la prima cosa per essere super importanti. Ogni leader politico che io rispetti si è imposto attraverso i media. Il mio sogno, appunto, è quello di condurre un talk politico”.

Un talk come Otto e Mezzo o come Pomeriggio 5?

“Proprio come Otto e Mezzo. Sarei la versione più figa di Lilli Gruber. Non è vero che le conduttrici politiche devono essere un po’ vecchie ed un po’ brutte, credo sia arrivato il momento di affidare un talk politico ad una come me”.

Ti senti l’erede di Lilli Gruber?

“Oppure di Lucia Annunziata”.

Come telespettatrice cosa ti piace?

“Mi piace quello che piace a tutti, guardo i programmi di maggior successo per poter polemizzare: quindi L’Isola dei Famosi, il Grande Fratello, Selfie e X Factor ovviamente. E poi guardo tutte le trasmissioni politiche, non ce n’è una che preferisco: tutto dipende dagli ospiti. Da telespettatrice, assurdamente, mi sono appassionata anche di Nemo. Ho iniziato prestandomi a loro perché mi sembravano veramente dei poracci. Alla fine, nell’aspettare che andasse in onda il mio servizio, mi sono vista tutte le puntate e mi sono pure piaciute. Sono stati bravi anche gli altri inviati, credevo di essere l’unica”.

Ti sfrutto come influencer politica: ci daresti il tuo pronostico sul referendum costituzionale?

“Ma con tutti i soldi che hanno speso, spero proprio vinca il sì. Altrimenti vanno in bancarotta. Hanno pagato tutti per la campagna pro sì: chi paga deve ottenere. Pago, spendo, pretendo”.

Pure tu voterai sì?

“Assolutamente. Quello è lo schieramento della super Maria Elena (Boschi, ndr), non posso che sostenerlo”.