Francesco, il Papa della gente ed il volto umano di un Bergoglio che diventa lente della Storia
Il liveblogging della puntata del 7 dicembre 2016 di Francesco, il Papa della gente, il film-tv che racconta la storia di Jorge Bergoglio prima che diventasse Papa
L’operazione Francesco, il Papa della gente ha mantenuto la sua promessa di non fare della storia di Jorge Bergoglio un mosaico di frasi fatte e di scene che avvicinassero il protagonista sempre di più al Pontificato. Il Bergoglio raccontato nel film-tv della Taodue è tutto prima di essere un sacerdote: peronista con una ragazza, missionario, insegnante e direttore del Collegio Maximo alle prese con contabilità e gestione dell’istituto.
Ma soprattutto, viene mostrato un personaggio che fa della propria determinazione (che a volte sembra sfociare in ambizione) e della propria passione il motore della sua vita. Non c’è spazio per la religione, o meglio, c’è ma viene tenuta sullo sfondo di una storia che ha molto altro da dire.
D’altra parte, Bergoglio (a cui Rodrigo de la Serna dona una semplicità anche nelle scelte più dure) ha dovuto affrontare la dittatura di Videla, la questione di una Chiesa incapace di opporsi, ritrovandosi solo contro tutti. Un materiale che sarebbe stato impossibile far passare inosservato: da questo punto di vista, il film-tv vince facile, sfruttando tutti i punti fondamentali che hanno formato Jorge Bergoglio fino a farlo diventare il Papa di oggi.
Ma nel farlo, Daniele Lucchetti indaga soprattutto l’animo del protagonista, offrendone un ritratto vicino alla realtà, sincero ed umano. E’ proprio l’umanità a risaltare nel film-tv, che si sforza di non essere il solito biopic che fin dalle prime scene rivela il suo intento celebrativo. Francesco, il Papa della gente sembra quasi disinteressarsi del fatto di raccontare la storia del Papa, per concentrarsi sul percorso, sulla Storia che lo ha circondato e mostrare così una vicenda dal punto di vista di un uomo che l’ha vissuta in prima persona.
Molta Storia, molta analisi sono raccontate con dialoghi estremamente semplici, a volte anche troppo, forse, ma che riescono a dare maggiore naturalezza all’opera. Quella che viene presentata come una storia di un uomo protagonista dei nostri giorni diventa così la storia di un uomo come tanti, i cui timori, sofferenze e dubbi ne esaltano la forza. Una scelta stilistica quasi necessaria, ma ben gestita, che porta in televisione un progetto tanto semplice quanto complesso, come il suo protagonista.
Francesco, il Papa della gente, puntata 7 dicembre 2016: anticipazioni
Ad un anno dall’uscita cinematografica, arriva su Canale 5, questa sera e domani alle 21:10, Francesco, il Papa della gente, film-tv in due puntate che racconta la vita di Jorge Bergoglio, eletto Pontefice nel 2013. Una storia che, pochi mesi dopo la sua elezione, ha spinto Pietro Valsecchi della Taodue a lavorare ad una produzione cinematografica che la raccontasse prima al cinema, appunto, e poi in televisione.
Quello in onda in televisione, però, sarà un prodotto molto diverso dal film: se quest’ultimo durava infatti 100 minuti, il film-tv durerà il doppio, e conterrà numerose scene inedite che approfondiranno la storia che ha portato Bergoglio a diventare Papa.
Pietro Valsecchi cura il soggetto del film-tv, insieme a Martin Salinas e Daniele Lucchetti, quest’ultimo anche alla regia. Salinas e Lucchetti hanno anche scritto la sceneggiatura, con la collaborazione di Piero Balzoni, Luisa Cotta Ramosino e Paolo Marchesini. I due episodi raccontano la giovinezza di Bergoglio in un’Argentina tormentata dalle vicende politiche e sociali, fino ad arrivare alla sua elezione come Capo della Chiesa.
Prima di approcciarsi alla vita religiosa, infatti, Bergoglio (interpretato negli anni della gioventù da Rodrigo de la Serna, e successivamente da Sergio Hernàndez) era un ragazzo comune: peronista, aveva una fidanzata, tanti amici ed un rapporto con la sua professoressa di Chimica, Esther Ballestrino (Mercedes Moran) che durerà per molto tempo. La vita di Jorge cambia quando sente la chiamata, che lo porta ad entrare, da giovanissimo, nell’ordine dei Gesuiti.
Qui, il primo incarico che gli viene affidato è una cattedra in una scuola dell’ordine a Santa Fe. Il suo forte carattere si fa sentire anche nel suo lavoro ed in alcuni gesti clamorosi, come l’invito in classe dello scrittore ateo Jorge Luis Borges. Negli anni Settanta, nell’Argentina di Videla, Bergoglio viene nominato Padre Provinciale dei Gesuiti in Argentina: in un periodo storico così complicato, Jorge si spende per difendere i perseguitati, pagando però un caro prezzo, ovvero la scomparsa di due sacerdoti gesuiti a cui era legato e della stessa Esther, una delle fondatrici del gruppo delle madri di Plaza de Mayo, tra le pochi voci contro il regime.
Dopo due anni in Germania per un dottorato in Teologia, Bergoglio si sente cambiato, ma sempre pronto a difendere i più deboli, soprattutto nella sua Argentina, dove viene nominato Arcivescovo di Buenos Aires. La sua opera di vicinanza ai più deboli prosegue fin quando, a Roma, non viene scelto come Pontefice.
L’obiettivo di Francesco, il Papa della gente è quello di raccontare la storia di un uomo semplice, andando oltre l’aspetto religioso ma soffermandosi sulle vicende che hanno formato Bergoglio. Per questo, ha spiegato Lucchetti, è stato fatto un lavoro che somiglia più ad un’inchiesta:
“‘Francesco, il Papa della gente’ è una serie inchiesta. Un’inchiesta iniziata quasi due anni fa a Buenos Aires, dove con Pietro Valsecchi prima, e con Martin Salinas poi, ci siamo messi sulle tracce di Bergoglio. Per capire cosa raccontare, per mantenere una relazione onesta con il personaggio, senza esaltarlo nè ridurlo, ho dovuto scavare nelle testimonianze dirette di chi lo conosce e di chi ha vissuto accanto a lui. Finché sono arrivate le prime illuminazioni. ‘Jorge era un uomo preoccupato’. ‘Jorge ha sorriso per la prima volta quando lo abbiamo visto diventare Papa’. Questo non è un film religioso, ma racconta un personaggio che crede. E nel raccontarlo sono stato dalla sua parte, cercando di mettere assieme gli indizi, scrutando il suo volto durante omelie e interviste di ‘prima’ della sua elezione, e infine cercando di rispettare soprattutto le leggi del raccontare, che impone assieme al rispetto della verità il rispetto per il narrare. Per me è stato un onore scavare nelle radici di una persona che catalizza su di sé l’energia di un intero continente e dei suoi movimenti politici, religiosi, culturali e che ha avuto la fortuna di vivere una vita che somiglia a una storia”.
La produzione è molto ambiziosa: 15 milioni di euro per 16 settimane di riprese, con oltre 3 mila comparse. Uno sforzo produttivo necessario per Valsecchi, che già in passato ha racconto la storia di un altro Papa in “Karol, un uomo diventato Papa”:
“Per affrontare questa sfida, ho coinvolto un regista di grande valore come Daniele Luchetti e con lui abbiamo iniziato un lungo viaggio alla scoperta delle radici di quest’uomo: siamo stati in Argentina per incontrare gli amici di gioventù di Bergoglio, i sacerdoti che hanno lavorato fianco a fianco con lui, e abbiamo scoperto, a poco a poco, chi era quest’uomo che ha saputo mettersi al servizio degli ultimi, degli emarginati, dei poveri. Alla ricerca della massima verità nel racconto, abbiamo deciso di girare in gran parte in Argentina, con attori argentini, e in lingua spagnola: siamo molto soddisfatti perché il prodotto che abbiamo in mano è ricco di verità e dalla verità si sprigiona un’emozione incredibile”.
Il risultato è stato un film che, prima della sua messa in onda, ha già attirato l’attenzione di oltre 40 Paesi, interessanti ad acquistarlo, oltre che di Netflix, che ne ha comprato i diritti mondiali, Europa esclusa.
Francesco, il Papa della gente: puntata 7 dicembre 2016: come vederlo in streaming
E’ possibile vedere Francesco, il Papa della gente in streaming sul sito ufficiale di Mediaset, mentre da domani lo si potrà vedere su Video Mediaset.
Francesco, il Papa della gente, puntata 7 dicembre 2016: Second screen
Si può commentare Francesco, il Papa della gente sulla pagina ufficiale di Facebook, o su Twitter, con l’account @CallMeFrancesco. L’hashtag è #IlPapaDellaGente.
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