Michele Santoro: “Per Italia su Rai2 ho perso 30 mila euro, La7 è Cnn all’amatriciana”
L’ennesimo affondo dell’anchorman nei confronti dell’emittente che l’ha ospitato fino a giugno 2015.
Michele Santoro, in promozione per il suo film da regista Robinù nelle sale cinematografiche soltanto oggi e domani, è intervenuto a La Zanzara su Radio 24. In questa circostanza, incalzato da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, ha rivelato che per portare su Raidue il suo Italia (la prima puntata è andata in onda ad ottobre, la seconda dovrebbe andare in onda il 15 dicembre) ci ha rimesso dei soldi:
Ho venduto un programma chiavi in mano, per farlo ci ho perso 30 mila euro.
Rispetto all’accusa di essersi venduto a Renzi proprio per tornare in Rai, lanciata da Luisella Costamagna (“Santoro merita un premio ad hoc per il suo passaggio da Servire il popolo a… Renzi“), l’anchorman si è limitato a dire:
La Costamagna non è una mia allieva, è stata semplicemente una mia scoperta. Se fosse una mia allieva non direbbe queste fesserie.
Infine l’affondo su La7 (l’ennesimo), emittente che lo ha ospitato fino alla primavera del 2015. Quando Parenzo gli ha chiesto se Robinù sarà trasmesso dalla tv di Urbano Cairo, Santoro ha risposto con sarcasmo:
Figurarsi! Per vendere un film a La7 devi firmare un accordo con Cairo che lo manda gratis, e magari gli mandi pure un pacco con salami a Natale. La7 non è una televisione, non è una televisione completa, è una sorta di Cnn all’amatriciana, dipende molto dall’umore esterno. Ora ha perso pure Crozza… (che dal 2017 passerà a Discovery, Ndr)