Home Grey's Anatomy Escaping the KKK, A&E cancella la docuserie prima di mandarla in oda

Escaping the KKK, A&E cancella la docuserie prima di mandarla in oda

Ellen Pompeo su Twitter si è scagliata contro Generation KKK, docu-reality di A&E che racconterà la vita di quattro famiglie del Ku Klux Klan, ma il network le ha risposto

pubblicato 26 Dicembre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 15:32

UPDATE 26/12: Giunge a conclusione la vicenda legata al discusso docu-reality di A&E che avrebbe dovuto raccontare la vita di alcuni membri del Ku Klux Klan. Il network ha deciso infatti di non mandare più in onda il programma che, la settimana scorsa, aveva ricevuto numerose critiche per i suoi contenuti, critiche fomentate anche da Ellen Pompeo, che aveva chiesto di boicottare il canale. Il motivo della cancellazione del programma -che aveva anche cambiato titolo- sta nel fatto che alcuni dei partecipanti avrebbero ricevuto dei compensi per facilitare l’accesso delle telecamere, cosa che va contro l’etica del network.

“Il documentario ‘Escaping The KKK’ avrebbe dovuto dare uno sguardo ravvicinato a coloro che cercano di far allontanare le persone dal Ku Klux Klan”, ha spiegato il network. “Ad ogni modo, A&E ha scoperto la sera scorsa che dei produttori esterni hanno effettuato dei pagamenti -che ancora noi crediamo essere nominali- ad alcuni partecipanti per facilitare il loro accesso. (…) questi pagamenti sono una violazione diretta delle politiche di A&E e delle pratiche per i documentari. Avevamo assicurato al pubblico ed ai nostri partner -inclusa la Lega anti-diffazione e Color of Change- che non sarebbe stato effettuato nessun pagamento a gruppi che fomentano l’odio, ed ai tempi credevamo che questo fosse il caso. Ora abbiamo deciso di non mandare in onda questo progetto. Solo perchè questo show non sarà trasmesso, il tema dell’odio in America non si placa. Continueremo a combattere l’odio in America con documentari prodotti in collaborazione con organizzazioni a favore dei diritti civili, così come continueremo a lavorare con le comunità per facilitare un dialogo più profondo sulla fine dell’odio tramite l’educazione alla comprensione e le campagne.”

Ellen Pompeo contro A&E: il network cambia titolo alla docuserie sul Ku Klux Klan

Ellen PompeoUPDATE 24/12: A seguito delle polemiche scatenate dal nuovo docu-reality di A&E, che ha visto molte persone -tra cui, appunto, Ellen Pompeo- criticare la scelta di mandare in onda un programma che segue la vita di alcuni membri del Ku Klux Klan, A&E ha deciso di cambiare titolo al programma, da Generation KKK ad Escaping the KKK: A Documentary Series Exposing Hate in America. Il network ha spiegato che il cambiamento serve “per assicurarsi che nessuno possa fraintendere il suo intento, perchè il titolo da solo non serva a normalizzare il Klan”. Il nuovo titolo, prosegue il network, “riflette meglio la nostra intenzione di sempre ed il suo contenuto”.

Inoltre, A&E collaborerà oltre che con la Lega anti-diffmazione, anche con l’organizzazione per i diritti civili Color of Change, e manderà in onda delle pubblicità progresso prodotte dalla Lega anti-diffamazione in cui alcuni leader della lotta per i diritti civili spiegheranno il contesto in cui va in onda il programma.

Grey’s anatomy, Ellen Pompeo contro un docu-reality di A&E sul Ku Klux Klan

Fuori dal set di Grey’s Anatomy, Ellen Pompeo ha già fatto sentire la propria voce su temi sociali e legati all’America. Durante la campagna elettorale, ad esempio, si era unita a Shonda Rhimes, Kerry Washington, e Viola Davis per sostenere la candidatura di Hillary Clinton. Ora, invece, prende posizione contro un nuovo docu-reality ed il network che lo manderà in onda, ovvero A&E (rete che fa parte, tra l’altro, del gruppo Disney, così come la Abc, su cui vai in onda la serie tv di cui è protagonista).

E non si tratta di un programma qualsiasi: già il titolo, Generation KKK, la dice lunga su cosa vuole raccontare lo show, che andrà in onda in America dal 10 gennaio. Il programma, infatti, seguirà quattro nuclei familiari affiliati al Ku Klux Klan, raccontandone le abitudini ma soprattutto il tentativo di tramandare il loro punto di vista alle nuove generazioni. Non solo: ogni famiglia ha al suo interno un membro che ha dichiaratamente tentato di uscire dal gruppo, non condividendone le idee. Tra i protagonisti, un “Imperial Wizard” (ovvero uno dei leader delle varie associazioni all’interno del Ku Klux Klan) che cresce la figlia adolescente per educarla ad ereditare la sua posizione; un veterano della guerra in Iraq che vuole instillare nel figlio di 4 anni le sue stesse idee, un giovane che vede nel leader del gruppo una figura paterna ed una famiglia appartenente al gruppo da cinque generazioni.

“La serie darà al pubblico una visione senza precedenti di come sia nascere dentro l’odio”, ha detto il Vicepresidente esecutivo del network Rob Sharenow. “I nostri produttori hanno avuto accesso a queste famiglie immergendosi totalmente nel loro mondo segreto e nell’impatto che hanno sulla generazione futura. Generation KKK porterà il pubblico in posto in cui l’odio ed il pregiudizio nascono e sono assecondati, e tramandati o no”.

Una presentazione dello show che, come detto, non è piaciuta per niente alla Pompeo che, su Twitter, ha espresso tutto il suo disprezzo di fronte all’idea ed al network:

“Vergognati @AETV”.

Una reazione sfociata anche nella proposta di boicottare (seguita da una petizione su Change.org per non mandare in onda il programma, firmata per ora da 2mila persone):

“Hey ho un’idea… Perchè non guardiamo più NIENTE di quello che va su A&E, chi è con me?”.

A questa proposta ne segue un’altra, più orientata alla serie tv di cui è protagonista:

“Forse @AETV dovresti mandare in onda episodi di @GreysABC, siamo più compassionevoli, più intelligenti e certo, molto più belli”.

Il motivo di tutto questo accanimento sta nel fatto che, secondo la Pompeo, il programma dà spazio a chi non merita di averne. Qualcosa, dice, già successo quest’anno, durante le elezioni presidenziali:

“Non dovremmo dare all’ignoranza una piattaforma, lo abbiamo già fatto quest’anno, guardate dove siamo finiti”.

Ma la cosa che le dà più fastidio sarebbe l’onda cavalcata dal programma:

“Il tempismo di questo show mi fa arrabbiare più di tutto, stanno capitalizzando un’onda disgustosa che Trump ha scatenato e che i media stanno normalizzando, NON VA BENE”.

A questo punto, il network è intervenuto, sottolineando che lo scopo della serie non è quello di promuovere l’odio ma di raccontando da un punto di vista differente, tanto da ottenere l’ok dalla Adl, le Lega anti-diffamazione:

“@EllenPompeo Il documentario di @AETV riguarda l’estrapolare le famiglie dal KKK ed esporne l’odio. Adl lo sostiene. Per favore, guarda”.

L’attrice, a questo punto, mette la parte l’indignazione, ma non cede ad una richiesta:

“OKAY se è così PER FAVORE pubblicizzate anche quest’aspetto altrettanto… PER FAVORE”.

Il network ha promesso alla Pompeo di farle avere una copia del documentario, in modo che possa valutarlo e capirne le vere intenzioni. Intanto, il network ha ottenuto un’inaspettata pubblicità per uno show che, sicuramente, non ne aveva bisogno.

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