Il Contadino, il Campo ed il Raccolto che a mano a mano…
Le fiabe di Natale di TvBlog
Chi semina bene, nove volte su dieci, raccoglie ancora meglio ed in quel regno lontano lontano, c’era un ragazzo che amava seminare con grande attenzione, impegno e capacità e alla fine, al momento del raccolto raccoglieva meglio di tutti. Lui era molto schietto e se doveva dire una cosa la diceva in faccia, senza troppi giri di parole, un carattere a tratti spigoloso, ma era una persona sincera e sopratutto perbene e questa cosa faceva tremendamente arrabbiare gli altri contadini di quel regno, lontano lontano.
I suoi raccolti erano talmente buoni che un giorno, il sovrano di quel regno si accorse di lui, perchè in molti gli raccontavano di quegli splendidi raccolti. Il Re lo fece chiamare e gli disse: “Compro i tuoi terreni ed i tuoi raccolti e te ne do in gestione degli altri, che sono certo me li farai fruttare quanto e di più dei tuoi”.
Detto fatto e l’accordo si fece, ovviamente con una stretta di mano e qualche soldo (in verità non molti) finiti nella tasca di quel bravo contadino. Inutile dire che i raccolti furono abbondanti e sia il contadino che il Re furono ben felici di proseguire la loro collaborazione. Nel frattempo il contadino mise dei bravi ragazzi a sovrintendere ai vari campi ed ogni raccolto si faceva sempre più proficuo ed abbondante.
Ma il Re, complice anche una stagione un pochino più avara delle altre, decise che i denari messi in campo per quell’attività dovevano essere ridotti. Il bravo contadino però, conscio che quel taglio avrebbe riguardato sopratutto i suoi collaboratori si mise di traverso, tanto di traverso che il Re decise di cacciare via lui, convinto che ormai quei campi ben avviati avrebbero reso ancora tanto ed ancora di più.
Il contadino andò a coltivare altrove, in un altro regno, nel frattempo i suoi vecchi campi continuarono a fruttare ancora molto al Re, ma c’è un ma, un piccolo grande ma. Qualcuno -a mano a mano– smise di acquistare i frutti di quei raccolti, seppur molto carnosi, succosi e gustosi, qualcuno che aveva molto seguito in quel regno ed il Re, visti gli introiti sempre più bassi tagliò piante su piante, fino a quando decise di vendere tutto, lasciando quei terreni incolti e preda di sterpaglie ed arbusti.
Il contadino, tutte le volte che passava da quelle parti s’intristiva vedendo quei terreni ridotti in quelle condizioni, tanto che decise di non voler passare più da quelle parti.
Non sempre i tagli fanno bene alle piante, sopratutto se avvengono all’altezza del tronco principale.