La Rai omaggia Tullio De Mauro. Monica Maggioni: “Continueremo a promuovere l’italiano”
Rai 5 e Rai Storia ricordano Tullio De Mauro con una programmazione speciale.
Tullio De Mauro è morto oggi, giovedì 5 gennaio 2017, all’età di 84 anni e il cordoglio del mondo accademico e culturale italiano è stato unanime. Per ricordare l’illustre (e mi sia concesso, immenso) linguista, Rai Letteratura ha organizzato uno speciale online, mentre Rai 5 e Rai Storia hanno predisposto alcuni appuntamenti tv.
A partire da stasera, e per le prossime 5 serate, Rai Storia propone alle 23.00 Res – Parlare, leggere, scrivere, un programma scritto e curato da Tullio De Mauro e Umberto Eco nel 1973, che è stato restaurato e integrato da più recenti interventi proprio del professor De Mauro. Le puntate spiegano l’evoluzione della lingua italiana, dalla sua nascita fino alla rivoluzione messa in atto dalla televisione. Ed è, in sé, una ‘strana’ (e triste) ‘coincidenza’ che vengano riproposte nel giorno della morte di De Mauro e anniversario della nascita di Eco.
Rai 5, invece, trasmette domani, venerdì 6 gennaio, alle 20.45 la puntata di Storie della Letteratura – speciale per Dante dedicata al Paradiso, impreziosita dal contributo di De Mauro, che scelse di recitare a memoria la lingua d’Adamo, dal XXVI canto del Paradiso, per celebrare Dante in occasione dei 750 anni dalla nascita.
Nel frattempo arriva anche l’omaggio del Presidente della Rai Monica Maggioni che, in una nota, garantisce l’impegno della Tv di Stato nella diffusione e nel sostegno della lingua italiana:
“La notizia della morte di Tullio De Mauro mi addolora particolarmente. Lo ricordo come un uomo sensibile, un grande intellettuale, un punto di riferimento nella vita culturale italiana, uno dei maggiori studiosi della lingua italiana. Nella sua ‘Storia linguistica dell’Italia unita’, che racconta come è nata e come si è evoluta la nostra lingua, ha ricostruito precisamente anche il ruolo fondamentale che avuto la televisione italiana e quindi la Rai nel processo di alfabetizzazione degli italiani. De Mauro è stato a lungo collaboratore della Rai a cui lascia in qualche modo il compito di continuare a promuovere la diffusione della lingua italiana. Un impegno che la Rai ha il dovere di sostenere anche attraverso tutte le piattaforme che le nuove tecnologie offrono per includere e unire il paese in una comunità solidale e coesa, vera missione del servizio pubblico”.
Di questi tempi già usare correttamente l’italiano sarebbe un’opera meritoria. Che Tullio De Mauro ci protegga, sempre.