Corrado Guzzanti su Rai 1 con Quelo, Lorenzo, Brunello Robertetti: questo è uno dei regali che Gigi Proietti ha fatto al pubblico tv nella prima puntata di Cavalli di battaglia.
Vedere Guzzanti indossare nuovamente le vesti del guru Quelo (con Marco Marzocca tra gli adepti e la partecipazione straordinaria di Claudia Gerini), ha davvero il sapore del ‘miracolo’. Persino Serena Dandini, chiamata a farne come sempre la spalla (e ad evocare insieme a lui una tv che sembra lontana anni luce) si meraviglia dell’apparizione di Guzzanti, al quale Proietti riesce a far fare tutto.
“Eh, solo il maestro poteva convincerti a venire qui e a fare anche Lorenzo”
scherza la Dandini, ma Guzzanti conferma che “Fare Lorenzo a 50 anni è dura, eh“, ridacchiando e immaginandolo ormai come un ragazzo padre (molto più padre che ragazzo).
Sarà anche imbolsito, saranno anche sketch visti e rivisti, ma è sincera emozione quella che si prova nel rivedere Guzzanti e Dandini insieme, a 20 anni da Pippo Chennedy Show (e ancor di più dai fasti di Rai 3). Non potevano mancare i grandi classici di Brunello Robertetti, i cui versi sono per molti ‘eterni’ (“Se fossi cane bau, se fossi gatto miao, se fossi tardi ciao“), per un momento tv che dura in tutto un quarto d’ora. Ma basta per un viaggio nel tempo, un viaggio che è in fondo quello che ci invita a fare Proietti tra i suoi classici e quelli dei suoi ospiti.
Un grazie ci sta tutto.