Paolo Bonolis a Blogo: Dall’assoluta leggerezza di Avanti un altro alla grande soddisfazione per Music
L’intervista a Paolo Bonolis prima della seconda puntata del fortunato spettacolo musicale di Canale5 Music
La partenza della nuova serie di Avanti un altro è andata molto bene, ancora meglio la prima puntata dello spettacolo musicale Music, che oltre a fare il pieno di ascolti, ha fatto il pieno anche di consensi, fra addetti ai lavori e non. Alla conduzione di entrambi i programmi c’è Paolo Bonolis, che non poteva tornare in modo migliore in tv, dopo un periodo di pausa.
Lo abbiamo contattato alla vigilia della seconda puntata di Music in onda stasera in prima serata su Canale5 per una chiacchierata sui suoi ultimi impegni televisivi ma anche su altro.
Hai ricominciato con Avanti un altro, come è stata questa ennesima ripartenza ?
E’ stata una ripartenza desiderata dal pubblico, come i dati di ascolto hanno confermato. E’ un programma che faccio da parecchi anni, che non è una mia consuetudine, ma l’azienda ci tiene tanto. Cerchiamo di mantenere Avanti un altro un appuntamento di assoluta leggerezza, attraverso le mentite spoglie del quiz.
La Novità più Novità di questa nuova edizione ?
Sarà nel corso delle prossime puntate la presenza sempre di più al mio fianco di Luca nel gestire la trasmissione. Non più appollaiato in stile avvoltoio lassù, ma un Laurenti sempre più presente nel corso della puntata. La forza di Avanti un altro è l’imprevedibilità degli accadimenti. In ogni puntata io non so cosa può succedere. Il minimondo che è stato presente nelle passate edizioni ci sarà solo nei fine settimana. Invece questo salottino fatto di gente normale, sarà la nuova occasione per rivolgere delle domande ai concorrenti nel corso della puntata.
Il confronto con Caduta libera che l’ha preceduto sarà naturale. Come pensi andranno gli ascolti di questa nuova edizione di Avanti un altro ?
Il problema non sono gli ascolti, ma la natura del programma. Sono due programmi differenti: Caduta libera è ben fatto ed è un quiz puro, Avanti un altro è altra cosa. Gli ascolti vanno considerati anche in funzione di questo, della controprogrammazione e di altre mille variabili. Caduta libera è andato molto bene, mi auguro di poter continuare con Avanti un altro a mantenere gli obbiettivi di ascolto che la rete ci chiede.
Vieni dalla prima puntata di Music, indubbiamente un successo, te lo aspettavi ?
Ero già molto soddisfatto della qualità del prodotto realizzato ma devo dirti che non me l’aspettavo cosi imponente. Ci sono delle volte in cui l’ascolto premia un lavoro e ci sta, ci sono altre volte in cui la soddisfazione è già insita nell’aver realizzato un certo tipo di prodotto. Alla fine se arrivano gli ascolti il piacere è doppio. Questo è un prodotto che ci è riuscito bene e vedrai la seconda puntata di stasera quanto sarà bella.
Ci presenti la seconda puntata in onda stasera ?
Ci saranno tanti appuntamenti gradevoli. Music sono dei compartimenti stagni di vicende intime, nel senso che l’artista viene e propone se stesso attraverso un racconto d’amore dedicato a chi in qualche modo gli ha acceso una scintilla, sempre nel mondo della canzone. Ci saranno Piero Pelù, Morgan, Anastacia, Antonello Venditti, Gianna Nannini, Nek e tanti altri.
Music e Pomeriggio 5 in onda sulla stessa rete, due prodotti evidentemente profondamente diversi, secondo te sono conciliabili nella medesima missione editoriale ?
Non mi occupo della missione editoriale della rete. Dovresti chiederlo all’editore, ma facendolo evidentemente ritiene che i due prodotti si possono combinare sulla medesima rete. Sono due cose differenti, due persone completamente differenti nel raccontarle, ma evidentemente compatibili.
Sei stato ad un passo dal tornare in Rai, qual è stato l’ostacolo che ha impedito il tuo ritorno alla televisione pubblica ed in quale porzione del palinsesto ti voleva posizionare la Rai ?
Ho parlato in maniera molto generica con Antonio Campo Dall’Orto. Gli ho detto che avevo dato la mia parola a Mediaset che avrei proseguito con loro per un certo lasso di tempo. Credo che la parola data sia una delle cose più importanti da osservare sennò vale tutto e vale niente. L’ha capito perfettamente, questo non vuole dire che i rapporti siano preclusi in futuro.
Ti abbiamo visto condurre lo Speciale Tg5 -prima volta condotto da un non giornalista- dedicato ai 25 anni della testata giornalistica dell’ammiraglia Mediaset. Come è nata la cosa e intendi buttarti nel giornalismo in futuro ?
Non sono in grado di fare il giornalista, io faccio spettacolo, almeno ci provo. Clemente mi ha chiesto di fare questa cosa e siccome è un amico e l’idea mi è piaciuta gli ho detto di si.
Rimane quindi una esperienza una tantum ?
Al limite ci vediamo fra 25 anni (ride,ndr).
C’è un sogno, una cosa che vorresti fare -televisivamente parlando- prima del termine della tua carriera ?
Mi piacerebbe molto un programma sulla psichiatria. Una cosa che prima o poi vorrei riuscire a fare. E’ un pensiero sul quale ci si può appoggiare, vedremo strada facendo.
Lo faresti con dei Vip o dei Nip ?
Credo che siano problematiche comuni. Non so come sia realizzabile, ci sono anche delle sensibilità che non possono essere urtate, ci sono degli atteggiamenti medico-professionali che devono essere valutati. E’ semplicemente un pensiero vagabondo, però laddove volessi provare a realizzarlo, dovrei prenderlo con talmente tante pinze e tante cautele che forse non sarebbe nemmeno realizzabile.
Lo vedresti meglio su Rai o Mediaset un programma del genere ?
Guarda che un programma quando è fatto bene funziona dappertutto.