Sanremo 2017: cinque momenti trash e imbarazzanti dei Festival del passato (VIDEO)
Aspettando Sanremo 2017, una top five dei momenti cult dei Festival del passato.
Domani parte il Festival di Sanremo 2017, l’appuntamento televisivo più atteso di tutto l’anno per addetti ai lavori, telespettatori appassionati, amanti della musica e vip/influencer a caccia di gettoni di presenza e ospitate nei salotti tv in cambio di opinioni sul carrozzone festivaliero. Però non è davvero Sanremo senza quei momenti trash (in un’accezione più moderna e positiva del termine, oggi ormai sinonimo di cult), quegli episodi imprevisti ed imbarazzanti, quelle gaffes che mettono a disagio conduttori e ospiti, ma che divertono e fanno sbizzarrire il pubblico da casa (soprattutto sui social). Momenti indelebili che sono entrati nell’immaginario collettivo più delle canzoni vincitrici di cui spesso non si ricordano né titoli né interpreti. Così come nel 2015, abbiamo deciso di regalare ai seguaci del trash televisivo, diventato quasi una vera e propria filosofia moderna, altre 5 imperdibili perle. Capirete quindi che il video in apertura di post (che include, tra le altre, le papere di Anna Falchi, Brigitte Nielsen e del trio Morandi-Belen-Canalis) è solo un antipasto.
Sanremo 1998, Raimondo Vianello caccia Madonna dal palco
E’ il 1998, conduce Raimondo Vianello e le due vallette sono Eva Herzigova e Veronica Pivetti. Tanti i momenti cult di questa edizione del Festival (tra cui una caduta della Pivetti), ma ad entrare nella storia è la presenza di Madonna. Ospite internazionale attesissima, Lady Ciccone esegue sul palco dell’Ariston Frozen e dal pubblico fioccano urla e standing ovation di approvazione. Ma mai e poi mai – immaginiamo – la popstar avrebbe pensato di ricevere un trattamento simile: essere liquidata e quasi cacciata dal palco in pochi secondi a suon di “Noi dobbiamo andare avanti, thank you, ciao ciao“.
Sanremo 1989, Marisa Laurito – Il babà è una cosa seria
E’ il Festival del 1989, passato alla storia come quello condotto a suon di papere dai “Figli di“. Come se non fosse già abbastanza improbabile la conduzione, tra i Big irrompe una Marisa Laurito vestita di rosa confetto che porta un brano, anzi un inno ad uno dei tipici dolci napoletani: “Il babà è una cosa seria“. La canzone dell’attrice agguanta un dignitosissimo 12°posto, davanti a pezzi da novanta della canzone italiana come Enzo Jannacci e Gino Paoli.
Sanremo 2010, la protesta dell’orchestra e il lancio degli spartiti
Veniamo ad un Sanremo più recente, quello del 2010 condotto da Antonella Clerici. E’ in questa edizione della kermesse che si verifica un episodio entrato nella storia della tv in quanto mai accaduto in precedenza: la protesta plateale dell’orchestra che si unisce a quella del pubblico. Quando la conduttrice legge i nomi degli ultimi 2 Big non ammessi alla finale, Malika Ayane e Noemi, i fischi del pubblico si sprecano e l’orchestra lancia gli spartiti in segno di contestazione. Come dare torto del resto ai sempre impeccabili orchestrali, visto che poi Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici con Italia amore mio arrivano addirittura al secondo posto (fischiatissimi in tutte le loro esibizioni nelle varie serate)?
Sanremo 2001, Brian Molko dei Placebo spacca la chitarra su un amplificatore e viene insultato dal pubblico
Corre l’anno 2001, al timone del Festival Raffaella Carrà (supportata da Enrico Papi, Piero Chiambretti, Megan Gale e Massimo Ceccherini). Tra gli ospiti internazionali la rock band britannica Placebo. L’esecuzione del brano Special K passerà alla storia per il comportamento del frontman Brian Molko che sul finire dell’esibizione spacca la sua chitarra su un amplificatore, distruggendolo. Dal pubblico si levano fischi e insulti (“Buffone“), ma a sublimare il momento rendendolo memorabile ci pensa una spaesata Megan Gale apparsa sul palco subito dopo l’imprevisto: evidentemente in difficoltà per quanto stava accadendo, la modella australiana con accento anglofono lancia lo spot “La Liguria è bellissima“. Rientrati in studio, la Carrà da consumata professionista ci mette la pezza, spiega di non aver visto nulla perché in camerino e si scusa con il pubblico e scherza: “Forse nascosto sotto le vesti di Brian c’era Eminem che invece è stato tranquillissimo“.
Sanremo cult: Marcella Bella e il titolo della canzone sul lato B | Loredana Bertè e Gigi D’Alessio in stile Village People
Per chiudere questa carrellata (nella consapevolezza della sua non esaustività), è bene celebrare due regine della musica italiana. Al Festival di Sanremo 2005 una grintosissima Marcella Bella presenta un brano contro un certo di tipo di uomini cinici nei confronti del gentil sess0 dal titolo “Uomo bastardo“. E fin qui niente di strano. Se non fosse che nel corso della prima serata alla cantante siciliana non è bastato dare al pezzo un’energica interpretazione, ma ha voluto di più: ribadire il concetto con il titolo della canzone stampato sul lato B.
Sanremo 2012, Gigi D’Alessio e Loredana Bertè in gara con il brano Respirare. Avvezzi al grande trasformismo di Loredana e alla sua capacità di stupire sempre il pubblico (come non menzionare il finto pancione esibito nel Festival del 1986? Oggi diremmo ‘CHOC’), lo stesso non ci aspettavamo dal cantautore partenopeo . Il meglio questo inedito duo lo dà nella quarta serata quando eseguono una versione remix del brano accompagnati dal Dj Fargetta con un look “alla Village People” che non ha potuto che scatenare pubblico e social.
Buon Sanremo a tutti, sperando che che sia anche un po’ trash (nell’accezione che tanto ci piace)..