Che tempo che fa, puntata del 19 febbraio: tutte le dichiarazioni degli ospiti

Fazio in apertura ironizza sulle App: “Ormai non si può fare più niente senza. Non stiamo esagerando con la tecnologia? Va bene quella che semplifica la vita ma ci sono le App che ti dicono che sei in coda quando già lo sei, c’è anche un’App che ti dice come funzionano le App e perfino una che ti segnala quando andare al cesso…”.

Anteprima con due scrittori: Paolo Cognetti, che esordisce con il suo primo romanzo Otto montagne, già tradotto in 29 paesi, e Lars Mytting, autore del curioso Norwegian wood, altro caso editoriale dell’anno (spiega come tagliare la legna).

I due libri sono completamente diversi ma sono legati alla montagna e così Fazio ha deciso di invitare insieme gli scrittori… che peraltro avevano già fatto amicizia. Le frasi cult dei due? “La semplicità è importante” e “Bisogna ricominciare a toccare le cose con le mani”.

Perché ha avuto successo un libro che spiega come tagliare la legna? Risponde Lars: “Se si torna all’origine del tempo tutto è iniziato dal focolare. Abbiamo bisogno della sicurezza del focolare”.

Successo incredibile anche per il romanzo di Cognetti: “Il rapporto tra padre e figlio e la montagna sono elementi primordiali che appartengono a tanti”. E alla fine si scopre che tagliare la legna è un modo per cercare la felicità.

Musica di qualità con The XX che deliziano il pubblico dal vivo con il nuovo singolo On hold.

Fazio li elogia: “E’ difficile definire la vostra musica, è di una raffinatezza assoluta, è perfetta per la narrazione e infatti viene usata nei film e nelle pubblicità”. Loro sono timidissimi e rispondono a monosillabi. Domani sera è previsto il concerto della band al Forum di Assago, già sold out. A luglio nuovi concerti a Firenze e a Roma.

Per Fazio “è una delle più belle canzoni di Sanremo”. Ecco Michele Bravi con Il diario degli errori con cui è arrivato 4° al Festival di Sanremo e ha già totalizzato un milione di streaming.

Il conduttore lo mette subito a propro agio: “Piacere di conoscerti, come canti bene”. E rivela: “Ti avevo cercato per il mio Sanremo ma mi dicesti che volevi maturare”. Lui: “Avevo bisogno di viverla un po’ la vita, dopo 4 anni ho un’esperienza”. E ride. Venerdì esce il disco Anime di carta. Bravi chiosa: “Io me lo comprerei”.

Jeremy Irons esordisce con un perentorio “I’m very well”. Dovunque vada gli chiedono di suonare, Fazio dice: “Sarebbe brutto se proprio in Italia non suonassi”. Accadrà tra poco?

L’attore prosegue: “Sono troppo borghese per i carrozzoni degli zingari. Ogni decisione che prendi nella vita si base su qualcosa di molto semplice. Non mi riguardo mai, neanche i miei figli mi rivedono. Mio figlio più giovane fa l’attore ma io non guardo mai i suoi film”.

E poi: “Non sono mai stato saggio, sono sempre stato un bimbo. La vita è una sola, cerco di fare più cose e nel miglior modo possibile”. Se si va alla cattedrale di Westminster e ti danno l’audioguida la voce è la sua, Fazio: “Cosa si può desiderare di più?”. Lui: “Non vado in chiesa tutti i giorni, almeno la voce…”. Altra chicca durante l’intervista: “Oggi mi pagano per aspettare di recitare. Adesso il 30% del lavoro è vendere il film”.

Speriamo che Tornatore non lo ascolti: “Quando facevo La corrispondenza lui mi parlava e io facevo di sì con la testa ma non capivo niente”. E subito dopo: “A volte faccio delle cose anche per soldi”. E’ un battutista nato.

E alla fine “è costretto” a cantare e suonare la chitarra. Il risultato è decisamente apprezzabile. Eppure aveva detto: “Michele Bravi è un cantante, io sono un attore”.

Giovedì prossimo esce il film Beata ignoranza e in studio sono i due protagonisti, Alessandro Gassmann e Marco Giallini. Il primo non riesce a convincere il secondo a fare teatro insieme, Giallini dice: “Mi sono impigrito, preferisco restare a casa”.

Il film racconta l’uso delle tecnologie da parte dei 50enni, Gassmann è il completamente connesso e Giallini quello disconnesso. E, tra descrizione e ampi trailer, si rischia di far svanire del tutto l’effetto-sorpresa.

I due hanno riso a lungo per una scena girata in uno sgabuzzino. Da lì alla canna il passo è breve, Gassmann: “Da piccolo mio padre mi chiese di provare questa ‘droga giovanile’, fece due tiri e parlò ininterrottamente per 8 ore e 35 minuti”.

Luciana Littizzetto sottolinea i “vari punti G” tra gli ospiti della serata: “Tutti simpatici, anche il taglialegna, lascia fare”. Fazio la tranquillizza: “Teoricamente la saprei tagliare la legna”.

Lei chiama in causa Fabio Volo che subito irrompe in studio per abbracciarla. Poi ironizza sull’accappatoio di Trump: “Lo indossano tutti, non solo i terroristi e gli immigrati, viene da pensare che lui non si lavi… e poi non riesce ad accendere le luci della Casa Bianca e ha la valigetta con i codici nucleari!”.

Non poteva mancare un breve riferimento al Pd: “Scindono anche i nostri maroni”. Il discorso si sposta sulle polveri sottili: “L’OMS ha stabilito il limite del PM10 per non avere problemi di salute, noi già li abbiamo alzati e ora li stiamo superando quotidianamente. I sindaci sperano che piova oppure bloccano le auto diesel o ricorrono alle targhe alterne. Mettiamo i pannelli solari!”. Fazio-battuta: “Ti stai surriscaldando!”.

In uno spot la Danimarca chiede aiuto all’Italia. Compaiono due pizze con due bandierine diverse. Ma non c’entra con il messaggio finale che è: “Aiutate un danese sotto il sol”. E spuntano alcuni danesi in costume tutti bruciati dal segno del sole.

… eccoli. La Littizzetto sottolinea come i popoli nordici siano attenti alla salute e promette: “Quest’estate mi compro taniche di protezione 50”.

Tutti gli ospiti sono al tavolo. Stasera non c’è Frassica per impegni inderogabili.

Decisamente telegenica Federica Brignone. Giallini proprio non riesce a considerarla sciatrice dalla fisiognomica. Ma anche la madre di lei ha fatto quella “professione”, oggi è giornalista e ha pure intervistato la figlia.

Continua la “storia” tra Fabio Volo e Orietta Berti. Lui: “Ormai faccio la doccia”. Lei: “E’ come un terzo figlio”. Questa settimana lui le ha insegnato a parcheggiare. E’ nato un nuovo format sulla scuola guida?

… lei ha ricambiato la cortesia insegnandogli i vocalizzi. Orietta sempre più colonna insostituibile di questa parte del programma.

Clip celebrativa su Red Canzian e, dunque, sui Pooh, il cantante commenta: “E’ stata una storia meravigliosa”. E ora lui ha scritto un libro di ricette con la figlia, dedicato all’etica vegana.

Fazio regala a Paola Turci una musicassetta di Alice, lei cominciò a canticchiare i suoi brani in auto e un amico la convinse a iniziare a esibirsi nei locali. Da lì è partita la sua carriera.

Orietta Berti “Tarzana, la regina della giungla”. E non è un fotomontaggio! Poi la rivelazione: “Mi hanno offerto 60 milioni di lire per posare nuda su Playboy, avrei comprato 30 appartamenti, non ho rimpianti”.

Nel 2001 fu Gassmann a denudarsi per il calendario: “Erano foto artistiche”.

Red Canzian difende i vegani: “Grazie a questo stile mi sono salvato quando ho avuto i problemi al cuore”. Stefano Fresi ha tolto la carne e sta cercando di abbandonare il pesce. Simone Salvini è l’esperto del gruppo: “Molti oggi si interrogano sul cibo salutare. Io non trasgredisco mai”. Irresistibile il filmato in cui quello che dice diventa poi oggetto di parodia con Maurizio Crozza.

Stefano Fresi fa un piccolo cenno al film Smetto quando voglio-Masterclass che (per fortuna) sta ottenendo buoni incassi al cinema. Per Paola Turci, invece, bisogna aspettare il 31 marzo per il nuovo album.

E solita chiusura con la tisana ai frutti di bosco portata da Lucianina a tutti gli ospiti. Per Giallini è amara, lo chef Salvini dice che è preferibile lo zucchero di canna.

Regalo “imperdibile” della Berti per Marzullo: una marmitta del 1974. Orietta: “Sul suo sito ho letto che colleziona marmitte”. Ma lui: “Non è proprio vero”. E la puntata finisce qui.