DiMartedì | Puntata 21 febbraio 2017

Inizia la puntata.

Floris annuncia che sta per arrivare Bersani. Poi la clip con l’intervista in auto a Benigni.

Bersani: “Sto bene, anche se l’allegria non è al massimo”.

Bersani precisa: “Noi non abbiamo fatto nessuno strappo. è stato Renzi a prendere il giochino delle dimissioni per fare una conta cotta e mangiata in due mesi”.

Bersani conferma che non rinnoverà la tessera del Pd e non prenderà parte al Congresso: “Ma certamente ci rincontreremo”.

L’ironia: “Cosa dice la mia famiglia se lascio il partito? Era ora! Il genere femminile arriva sempre prima alle conclusioni”.

Bersani: “Il Pd deve essere architrave di un centrosinistra plurale. Un partito da solo in Italia non può farcela”.

Bersani: “Quando si dimise Veltroni, io ero in pole position, mi proposero delle primarie al volo, mi rifiutai”.

Bersani su Gentiloni: “Sosterrò il Governo sempre, ma bisogna correggere qualcosa su scuola e lavoro”.

Bersani: “Io con pochi voti ho vinto un po’ e ora il Pd governa. Se questi col 40%… vince la destra, li vado a cercare eh”.

Bersani: “Emiliano resta nel Pd? Poi farà i conti con le sue coerenze”.

Bersani sul futuro: “Non voglio fare la cosa rossa ma una cosa che non sputa sul rosso”.

Su Renzi: “Non sopporto l’arroganza, nella politica ci vuole umiltà altrimenti si sbatte contro un muro”.

Bersani: “La nostra linea è sostenere il governo fino al 2018, ma se non tocchi i voucher e poi arriva la destra e li toglie allora i giovani li recuperiamo nel 2047”.

In studio anche Massimo Franco e Massimo Giannini.

Giannini cita Gabbani: “Con la scissione, l’unica scimmia nuda che balla e incassa sarà Beppe Grillo”. Franco: “Pd dovrebbe chiedere scusa agli italiani per aver fatto perdere 3 anni”.

Bersani lamenta di non aver mai potuto esprimere la sua sui temi economici: “L’ho potuto fare solo in televisione”.

Bersani indica i punti chiave della piattaforma che dovrebbe contrastare Renzi: “progressività fiscale, basta bonus, sanità e welfare, diritti del lavoro minimi”.

Fornero in collegamento: “Nel Pd da anni ci sono profonde divisioni e personalismi. Bersani ha accenti sinceri, forse è deluso”.

Fornero su Bersani: “Abbiamo lavorato insieme sull’articolo 18, l’obiettivo era togliere un po’ di rigidità”.

Bersani: “Quanti siamo al Senato? 12-14 immagino. Alla Camera di più”.

Fornero: “Bersani è persona onesta, si può ragionare con lui anche se hai opinioni diverse. Con Renzi avrei più problemi”.

L’intervista al padre di Renzi, che se la prende coi giornalisti “che hanno libertà di diffamazione”.

Salvini: “Meno male che mio padre non mi fa fare queste figure di fango”.

Salvini: “Ho la nausea delle beghe del Pd”.

Salvini promette di togliere le due accise sulla benzina “se andiamo al governo”.

Salvini: “Non sopporto che Renzi dica di aver ridotto le tasse, non è evidentemente così”.

Salvini: “L’euro è una moneta morta e sopravvalutata”. E chiede se Fornero abbia un contratto con La7: “C’è sempre su La7, manca solo alle previsioni del tempo!”.

Salvini nota che sono aumentati povertà, disoccupazione e debito pubblico. Cosa altro deve succedere per togliere l’euro?”.

Antonio Caprarica si aggiunge in studio.

Sulle parole “pulizia di masse”, Caprarica: “È una delle sciocchezze di Salvini, deve essere più prudente”.

Salvini: “Tutti i delinquenti fuori dalla stazione Termini li carico sul primo pullman e li porto via tutti!”. Applausi dello studio. Floris: “Sulle intenzioni siamo d’accordo, ma come?”.

Salvini propone la sua soluzione: “Non c’è da inventare, c’è da copiare quello che fanno in Svizzera, Austria, Canada e Stati Uniti. Se non hai documenti non entri. E si fanno gli accordi con i Paesi di origine dei migranti”.

Dopo la pubblicità il reportage sulla prostituzione in Grecia.

In studio Salvatore Rossi, direttore generale Banca d’Italia.

Su Bankitalia, Rossi: “Se scomparisse non si potrebbe pagare in moneta, assegni e carte”.

Rossi: “Se l’euro scomparisse i risparmi si svaluterebbero. Ci abbiamo guadagnato a stare nell’Unione europea con il crollo dei tassi interesse”.

Rossi: “Si confondono le banche con i banchieri; quando la banca va in crisi il salvataggio pubblico va al risparmio, non al banchiere”.

Si passa ai temi di salute e benessere. I batteri.

“Non bisogna lavarsi troppo le mani”. E viene riproposto il servizio-ispezione della casa-vacanza piena di liquido seminale.

Si parla anche di panna vegetale e di prodotti artigianali.

Meo: “l gelato al pistacchio non può essere verde smeraldo se non con l’aggiunta di coloranti”. Si parla anche di crostacei.

Meo: “Chi è allergico ad acari può avere problemi anche con i crostacei”.

Caprarica ci fa sapere che la regina Elisabetta porta nella borsa un pezzo di torta alle prugne.

Caprarica ci informa che si fa la doccia ogni giorno, con shampoo.

“Se mangi troppa carne puoi avere mal di schiena”.

Stallone: “Gli antibatterici disinfettano troppo e i batteri diventano più resistenti”.

Il professor Ticca in collegamento: “La frutta e la verdura meglio mangiarle crude”.

Dopo la pubblicità l’intervista a Gianluca Vacchi (è una replica).

Nuovo talk in studio con Salvini, Bonafè, Caprarica e Feltri.

Bonafè: “Abbiamo abbassato le tasse, creato la ripresa e combattuto la precarietà”. Salvini: “Non è vero”.

Salvini insiste nel definire “sfruttamento” il lavoro con i voucher da 5 euro ad ora.

Bonafè: “Il jobs act è uno dei provvedimenti che serve al Paese per creare il lavoro”.

Salvini si dice pronto a votare la proposta del Pd della quota 100 sulle pensioni.

Bonafè: “Parliamo ora di pensioni e fisco ma questi problemi ce li portiamo dietro da anni”.

Dopo la pubblicità arriva “della bella musica”. Si tratta del quartetto d’archi Mitja.

Ospite la direttore d’orchestra Beatrice Venezia.

Sondaggi.

Intervista a Caprarica, per promuovere il suo ultimo libro Londra infinita.

Finisce la puntata. Alè.