DiMartedì | Puntata 7 marzo 2017

Floris chiama l’applauso e annuncia che tra gli ospiti ci saranno Enrico Letta, Luigi Di Maio e Marco Travaglio.

Enrico Letta in collegamento. Floris ricorda che il suo nuovo libro uscirà tra una settimana.

Letta: “La preoccupazione c’è per il nostro Paese, visto da fuori è instabile. Doveva essere una legislatura di riforme ma che invece ci ha portato indietro”.

Letta: “Il referendum è stata la madre di tutti gli errori”.

Letta: “Gentiloni sta facendo bene, non credo voglia consigli da me su Renzi”.

Letta non si sbilancia sulle primarie: “Deciderò se e chi votare. Voterò chi darà l’impressione di voler unire il centrosinistra”.

Letta su Renzi: “Non userò mai contro di lui comportamenti che lui ha usato con me”.

Letta parla, Emiliano ascolta.

Letta: “Ai giovani dico che la politica non è un mestiere, bisogna imparare a fare altro di lavoro”.

In studio Travaglio e Cerno. Si parla del caso Consip. Travaglio: “Non ci sono prove che Tiziano Renzi abbia preso soldi, ma ci sono pizzini”.

Il padre di Renzi non risponde alle domande della giornalista. E la congeda così: “State sereni”. Travaglio: “C’è da grattarsi quando un Renzi dice ‘stai sereno'”.

Cerno su Matteo Renzi: “Il ‘per mio padre doppia pena’ significa che non vuole rispondere nei dettagli”. Travaglio: “Possibile che tutti sapessero e solo Renzi ne fosse all’oscuro?!”

Travaglio fa notare che ad accusare Lotti e Tiziano Renzi non sono avversari politici del M5s o di Forza Italia. Entra nel dibattito anche Emiliano, lascia lo studio Cerno.

Emiliano: “Ho incontrato Carlo Russo un paio di volte, non credo sia un problema per la mia candidatura. Tiziano Renzi mi voleva incontrare, ma non è mai successo”.

Emiliano: “Orlando e Renzi sono la stessa versione di una visione del potere”. Poi sull’ex Premier: “Il suo metodo aggressivo tra i compagni ha distrutto il Pd”.

Travaglio: “È ovvio che Tiziano Renzi non ha incontrato il presidente Consip per sistemare una madonna”.

Emiliano contrappone la “rottamazione” di Renzi alla “ricostruzione” di Letta.

Travaglio su Letta: “Come tutti i politici quando poteva cambiare le cose non lo ha fatto e ora dà consigli”. Poi definisce una vergogna che la legge elettorale non permetta ai cittadini di scegliere tutti i parlamentari.

Luigi Di Maio in studio.

Di Maio su Marchionne: “Mi preoccupa lo spostamento delle produzioni all’estero, temo non si torni a produrre in Italia. La Fiat ha incamerato soldi pubblici per andare poi all’estero”.

Giannini incalza Di Maio sulla richiesta di sfiducia su Lotti e sul doppiopesismo a riguardo del caso Raggi.

Di Maio definisce “bufala” quella sulle polizze della Raggi.

Di Maio: “Giannini, prima di essere cacciato da Renzi da Rai3 mi fece un’intervista-interrogatorio…”

Partecipa all’intervista a Di Maio anche Maria Elena Viola, direttore di Gioia.

Di Maio su Renzi: “Il padre, l’amico e il padre dell’amico nella vicenda Consip e lui non sapeva nulla?”.

Giannini rimprovera Di Maio per il linguaggio (“Italia malato terminale”) usato a proposito del governo camomilla di Gentiloni. Il grillino: “È la sacrosanta verità”.

Di Maio: “Non do nessuna credibilità al governo Gentiloni, fanno annunci da 4 anni”.

In onda il reportage su Roma: il contrasto tra centro e periferia, tra bella vita e degrado.

Matteo Salvini in studio: “Qualunque azienda abbia preso soldi pubblici non può licenziare in Italia per andare all’estero”.

Salvini: “Di scandalo in scandalo, questo governo non sta facendo un fico secco”.

Salvini: “Nel 2016 hanno pagato 14 miliardi di euro di tasse in più”. E rilancia la proposta della Lega della flat tax, con aliquota fissa al 15%.

Salvini sostiene che l’Iva per i prodotti di prima infanzia sarebbe da abbassare.

Salvini: “Non voglio uscire dall’Europa, voglio ridiscutere tutti i trattati”.

Salvini fa notare che l’Italia negli ultimi anni ha dat 62 miliardi di euro per salvare le banche europee: “Dovrebbe chiederne indietro una parte”.

Si apre la pagina dedicata ad alimentazione e salute. In studio Stallone, Badaloni e Meo.

Ultim’ora: per pulire l’argenteria si può usare il latte scaduto. E nel pane senza lievito c’è… il lievito!

Badaloni ha la soluzione per l’invasione dei cinghiali in città: allargare i tempi della caccia.

Un servizio si occupa di pipì in piscina.

La biologa Stallone: “Il microonde non fa male!”.

No al bagno in piscina con le lenti a contatto.

Il professor Ticca in collegamento. Mangiare le cose giuste al momento giusto: “Mai saltare la prima colazione”.

Il reportage sulla prostituzione a Barcellona. Al rientro in studio Floris fa notare che è in diretta dicendo che mancano 30 secondi a mercoledì.

Si apre il talk sugli scioperi di oggi, mercoledì 8 marzo.

Landini spiega che lo sciopero è legato alla festa della donna e alla campagna contro la violenza sulle donne. Salvini: “Molte lavoratrici e mamme rimarranno a piedi”.

Salvini: “L’omicidio è omicidio, chiunque sia ad uccidere”. Alessandrucci fa però notare che il dramma è rappresentato dall’omicidio di genere.

Si parla di pensioni. In studio anche Landini e Giannini.

Giannini sui vitalizi: “Perché il parlamentare tedesco intasca meno di quello italiano? È più fesso?”.

Salvini favorevole all’abolizione del sostituto di’imposta: “Il lavoratore decida se versare i contributi”.

Salvini ricorda che devono essere ancora pagati “70 miliardi di euro ai fornitori dello Stato”.

Anche questa settimana non è Pagnoncelli a leggere i sondaggi Ipsos.

La dg di Telethon, Pasinelli, in studio.

Finisce la puntata. Alè.