DiMartedì | Puntata 21 marzo 2017

Floris apre annunciando che si tratta della 100esima puntata di DiMartedì. Poi spiega che stasera la sigla sarà eseguita da due violinisti.

Si parte con Massimo Cacciari in collegamento. Che dice di non essersi fatto un’idea precisa sul voto che ha salvato Minzolini.

Luigi Di Maio in studio: “Siamo diventati l’unica spiaggia per il Paese”.

Floris incalza sul caso Cassimatis. Poi si passa a Minzolini.

Di Maio nega di aver mai aizzato il popolo alla violenza: “Ma sul caso Minzolini non dirò mai che la legge è stata rispettata. Chiedo che il Presidente Mattarella si esprima”.

Di Maio: “Berlusconi è l’unico fesso che si è fatto fregare ed è decaduto per la legge Severino”.

Claudio Amendola (applauditissimo) e Massimo Franco in studio.

Amendola: “Di Maio è bravo e fortunato. Gli avversari giocano scalzi”.

Amendola: “Non sono mai stato elettore del Pd”. Franco critica il M5S per la mancanza di democrazia al suo interno.

Amendola a Di Maio: “Il M5S dovrebbe ridare un segnale di stima verso le Istituzioni”.

Si cambia pagina. Lavoro. In collegamento Elsa Fornero.

Zagrebelsky e Cacciari in collegamento, Giannini in studio.

Per Giannini il caso Minzolini conferma che non siamo tutti uguali davanti alla legge. Cacciari parla di “crisi di sistema”: “In Italia non funziona niente”.

Per Giannini, il M5S “è una setta”. Per Cacciari “ha funzionato da diga per i movimenti xenofobi e di destra”.

Fornero: “Tra una destra guidata dal nonno Berlusconi e una guidata da Salvini io preferisco la prima, è il male minore. Non ho stima di Grillo, nessuna; non è giovanissimo, non è così lucido nelle decisioni”.

Piercamillo Davigo in collegamento esclude che ci sia una tregua tra magistratura e politica.

Davigo: “I magistrato non devono fare politica mai, ma è impensabile vietare questo diritto per legge. Bisognerebbe però regolamentare il rientro di chi ha fatto politica”.

Il ministro Madia in studio.

Sul caso Minzolini, Madia: “Non capisco perché ci sia una legge e si voti per disapplicarla”.

Pubblicità.

In onda un reportage… sulla cucina.

Ancora la Fornero in collegamento. Si parla di Ape.

L’ex ministro sull’Ape: “Il problema è sempre quello della coperta troppo corta”.

Pierluigi Pardo in studio con Paola Meo e Tiziana Stallone per il talk su igiene, alimentazione e salute.

Meo sul kebab: “Non è uno spuntino ma un pranzo completo, ha mille calorie, da mangiare max una volta al mese”.

Consueto collegamento con il professor Marcello Ticca, libero docente di scienze dell’alimentazione: “Se un nostro caro ingrassa è bene non chiudere gli occhi, cercare di capire i motivi e parlarne”.

Floris dà la notizia della morte di Alfredo Reichlin.

I titoli dei quotidiani di domani con Vicsia Portel. Poi un servizio introduce il tema del fisco. In studio Massimiliano Fedriga, Gaetano Pedullà e Gianluca Verzelli.

Sondaggi.

Si parla del possibile aumento dell’Iva.

Pansa in studio, L’italia non c’è più è il suo ultimo libro.

Pansa, prima di consigliare la lettura di La Verità, il quotidiano sul quale scrive, dice che è in politica in questo momento è “necessaria una gestione da parte di tecnici come la Fornero”.

Nuovo collegamento (registrato) con Zagrebelsky.

Claudio Amendola torna in studio per promuovere il film Il permesso – 48 ore fuori.

La puntata si chiude con Natasha Korsakova e Manrico Padovani che interpretano Variazioni sul Carnevale di Venezia per due violini di Niccolò Paganini. Alè.