Tv Talk, Lino Guanciale a Blogo: “Fare il conduttore? In caso di format particolari, perché no?”
L’attore ha risposto ad una domanda di un lettore di TvBlog.
Lino Guanciale, reduce dal successo de La Porta Rossa, serie in onda su Rai 2, è stato intervistato durante la puntata di Tv Talk, il programma di approfondimento televisivo di Rai 3 condotto da Massimo Bernardini, andata in onda sabato 25 marzo 2017.
L’attore 37enne ha risposto ad una domanda di un lettore di TvBlog, Maurizio, che ha chiesto:
Faresti il presentatore per un programma televisivo in Rai?
La risposta di Lino Guanciale è stata la seguente:
A me interessa recitare, sarei lusingato da eventuali proposte. In futuro, trovando dei format particolari, perché no? Sono un grande affezionato di Per un pugno di libri, ad esempio. Su quel format, se ne potrebbe parlare.
L’attore ha anche commentato il successo de La Porta Rossa:
Al di là del fascino dell’aldilà e del mistery in generale, ha giocato molto la componente di detection costrittiva. Il personaggio è appena deceduto e poi ha poco tempo per fare quello che ha bisogno di fare: salvare la moglie e capire chi l’ha ucciso. Il successo sta nell’aver unito questi due fattori.
Lino Guanciale, inoltre, ha ribadito i motivi per i quali ha scelto di non sostituire Terence Hill a Don Matteo:
La faccia non basta, una faccia non fa il successo di un programma, ma Terence Hill è un’icona, e, al di là dell’insensatezza di chiudersi in un ruolo così identificativo, c’era anche una forma di pudore nei confronti di un’icona.
L’attore di Avezzano, infine, ha aperto alla possibilità di lavorare anche per Mediaset:
Rifiutai di competere per il ruolo di Calcaterra di Squadra Antimafia perché ero in scena con la mia compagnia a teatro. La Mediaset di allora, inoltre, poneva anche dei problemi di agio ideologico, ma adesso il quadro è molto mutato.