Michele Anzaldi a Blogo: Parliamone sabato non l’avrei chiuso. Se Renzi confermasse Campo Dall’Orto? In base al curriculum…
Io e la Tv: Dialoghi televisivi con non televisivi che hanno incrociato la tv anche solo come telespettatori
Primo ospite di questa nuova rubrica è Michele Anzaldi, deputato del Partito Democratico, membro della commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai e da poco responsabile della comunicazione di Matteo Renzi. Con lui abbiamo parlato del suo rapporto con la televisione, toccando anche argomenti di stretta attualità, esclusivamente nell’ottica televisiva, come questa rubrica e questo Blog impone.
Qual è il rapporto fra Anzaldi e la televisione ?
Di una persona normale che viene a casa a tarda sera e che tenta d’informarsi e capire meglio quello che succede nel nostro paese.
E’ cambiato il suo rapporto con la televisione negli anni ?
La comunicazione è sempre stata il mio lavoro. Ho lavorato nel mondo degli uffici stampa, sono stato un portavoce, quindi è un mondo che mastico da molto tempo.
Cosa non le piace della Tv ?
Non mi piace la televisione urlata, ma non solo. Tempo fa, per esempio, ho posto una domanda in commissione di vigilanza, mi risulta cioè che molti ospiti sono scelti in base a criteri estetici e non per competenza e mi è stato risposto che purtroppo è vero. Questo è un vizio di tutti i salotti televisivi italiani, o quasi tutti, un modo di fare tv che a me non piace. Non mi piace poi il trash. La televisione dovrebbe mostrare le eccellenze in ogni campo.
Ed invece cosa le piace della tv di oggi ?
I colori, la definizione.
Intendevo il software, non l’hardware, ci dica un programma che le piace
Non saprei indicare un programma bello. Non mi pare ci siano dei programmi straordinari e non perchè manchino autori e conduttori, ma perchè manca la volontà di farli. Ricordo che quando fu chiuso il Fatto di Enzo Biagi, straordinario programma fatto da uno straordinario giornalista, poi fu sostituito da un nuovo programma che seppur con un ascolto minore, fu una trasmissione di qualità. Il conduttore ha un ruolo, ma è anche la squadra ad essere importante. Ora in Rai ci sono persone sottoutilizzate che potrebbero dare ancora tanto alla televisione pubblica a realizzare programmi di qualità.
Diamo i voti ai dirigenti della televisione pubblica?
Non mi faccia dare voti altrimenti dovremmo bocciare tutti, inoltre io non ho titolo ne il mandato per darli. Io ho solo il mandato di veder rispettata la concessione, oltre non posso andare.
A proposito della concessione com’è questo rinnovo ?
Il governo ci ha mandato una bozza, ora abbiamo un mese per esaminarla, poi daremo un voto che è obbligatorio ma non vincolante.
Secondo lei Parliamone sabato andava davvero chiuso ?
Io non chiuderei niente, ma cambierei tutto. Se un giornale va male, fa un titolo sbagliato o si becca una querela, non viene chiuso, ma ci si interroga in redazione su cosa si è sbagliato e su come evitare che la cosa accada ancora. Chiudere uno spazio è solo un regalo alla concorrenza.
Cosa avrebbe fatto concretamente lei in quella situazione ?
Non avrei chiuso il programma ed avrei imposto una linea editoriale agli autori e al conduttore, senza cambiarli.
Ha evidenziato come ci siano stati due trattamenti diversi nei casi Parliamone sabato e Porta a porta con Riina Junior, ma davvero che opinione si è fatto di come Rai ha trattato le due situazioni ?
Sono due cose differenti fra di loro. Parliamone sabato ha dimostrato che manca il controllo, perchè quello non è il caso dell’incidente in diretta, lo spazio era stato chiaramente preparato prima, quindi si poteva -volendo- cassare quello spazio. La cosa di Riina l’ho tirata fuori io prima. La Rai decise comunque di mandarla in onda. Se non mi sbaglio il giorno dopo, in fretta e furia, fu convocata la commissione antimafia presieduta dalla Bindi, ancora prima della vigilanza, che per bocca della sua presidente censurò sia la puntata con il figlio di Riina che quella “riparatrice”. Il garante per le Comunicazioni (AgCom), dopo un mio esposto, ha inviato poi un formale richiamo alla Rai per quell’intervista di Vespa, che lo stesso Campo Dall’Orto poi, come mostrato da Giovanni Minoli nell’ultima puntata di Faccia a faccia su La7, ha definito un grave “vulnus”.
Il DG però pur pensandola così non ha preso mai provvedimenti a seguito di quell’intervista al figlio di Riina
Quello è un problema suo, va detto però che successivamente non si sono più ripetuti casi come quello.
Sono certo che anche la Perego però se fosse andata ancora in onda con il suo programma del sabato non avrebbe più ripetuto l’errore di quella puntata
Infatti ecco perchè le dicevo che secondo me è sbagliato chiudere un programma. Un direttore deve dare la linea editoriale, farla rispettare e nel caso risponderne quando non viene rispettata, controllando l’infinita e costosissima catena di controllo che c’è in Rai.
Renzi indicherebbe ancora oggi Campo Dall’Orto come DG Rai ?
Campo Dall’Orto aveva il miglior curriculum, oltre al fatto di non essere di nessuna appartenenza politica e la prova di questo sta nei fatti. Il curriculum era quello del tecnico più giovane, più moderno e che potesse portare più novità alla Rai, guardando molto al mondo del web e qualcosa in questo campo l’ha fatta, penso per esempio al successo di Rai Play, che credo sia il tratto distintivo della sua direzione.
Peccato però che la Tv è quello che va in onda, cioè i programmi
E peccato che con Rai Play li puoi rivedere i programmi (ride, ndr).
Tranne la puntata incriminata di Parliamone sabato che è stata poi rimossa da Rai Play
Questo devo dire che è stato un tratto di eleganza da parte della Rai.
Però non mi ha risposto, secondo lei Renzi lo indicherebbe ancora Campo Dall’Orto DG Rai oggi ?
Il governo deve stare lontano dalla Rai.
Quindi ?
Se dobbiamo fermarci al curriculum…
Che succederà in Rai se Renzi tornerà segretario del PD?
Renzi sta lontano dalla Rai, temo che non succederà niente.
Dice “teme” non succederà niente ?
Lo ha detto più volte che lui non vuole intromettersi nelle vicende Rai e lo dico mestamente.
Come finirà secondo le la questione compensi delle star Rai?
Temo che finirà che il CDA dia l’ok a sforare il tetto e non vorrei essere nei loro panni, perchè se un giorno un giudice dovesse o autonomamente oppure a seguito di un esposto di una associazione di cittadini, analizzare la questione, il rischio che corrono i membri del CDA di ripercussioni patrimoniali personali sarebbe elevatissimo.