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Legion chiude una straordinaria prima stagione, Noah Hawley parla del futuro della serie tv

Noah Hawley creatore di Fargo e soprattutto di Legion parla della prima stagione della serie, del Professor X, di David Heller e dei piani per la seconda stagione

pubblicato 3 Aprile 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 11:32

-Attenzione Spoiler sulla prima stagione di Legion-

Si chiuderà anche in Italia questa sera su Fox la prima stagione di Legion, rivoluzionaria serie tv targata Marvel e Fox in onda negli USA su FX, legata, seppur non in modo diretto, al mondo degli X-Men. Creata dall’autore di Fargo Noah Hawley, la prima stagione di Legion si è chiusa con un’imperdibile scena post-credit, in piena tradizione Marvel, che apre a nuovi scenari in vista della seconda stagione, già assicurata da FX e che vedrà tornare tutti i personaggi principali da Dan Stevens a Jean Smart, Jemanine Clement, Rachel Keller o Aubrey Plaza.

Più andiamo avanti, più ritengo che il pubblico ormai conosca la nostra serie, capisca il nostro stile e il nostro linguaggio peculiare. Per quanto riguarda la scena post-credit, penso che sia una gloriosa tradizione del mondo Marvel. […] Volevo dare agli spettatori la canzone finale e l’idea che stessero vedendo i titoli di coda, per poter metabolizzare quanto visto in puntata. E poi anticipare quello che sarà il secondo capitolo della storia

Ha spiegato Noah Hawley che si trova in un periodo della sua vita particolarmente ricco, considerando che è in arrivo la terza stagione di Fargo, dal 19 aprile su FX e in Italia a maggio su Sky Atlantic HD. Nonostante questo la seconda stagione di Legion, se non ci saranno intoppi, arriverà su FX e nel resto del mondo, tra un anno esatto con la possibilità di aumentare il numero di episodi da 8 a 10. “Dovrò lavorare ancora di più” ha detto Hawley, ma il trasferimento a Los Angeles del set della seconda stagione, grazie anche agli 11 milioni di incentivi della California, gli renderà la vita più semplice.

Girando a Vancouver non è stato semplice per me scrivere, montare e stare sul set. Spostandoci a Los Angeles potrò portare tutto in un’unica sede e racchiudere tutto quello che faccio per FX. […] Da un punto di vista creativo, come è abbastanza chiaro vedendo il finale di stagione, la prossima sarà in movimento. Quindi la location necessariamente sarebbe cambiata e questo penso sia un modo per evitare che lo show si adagi su una sorta di struttura familiare, ripetitiva, uguale ogni settimana.

Legion è poi il primo show in cui Hawley ha potuto sperimentare l’uso del cliffangher e soprattutto in cui è stato costretto a ragionare sul lungo periodo, considerando la struttura antologica del suo altro lavoro, Fargo.

Ho dovuto ragionare sul fatto che “non è la fine della storia, dobbiamo andare avanti, come lo facciamo?” […] Per quanto tempo potremmo andare avanti prima di diventare prevedibili? Una delle cose che più mi ha affascinato di Breaking Bad era proprio il fatto di non adagiarsi mai su una formula consolidata, non hai mai la sensazione che sia solo uno show Tv. Lo stesso è stato per The Wire. Entrambi ti tengono sempre in tensione raccontando nuove storie all’interno di una struttura definita. Questo è il mio obiettivo.

Il mondo di Legion creato da Hawley, questo racconto delle vicende di David Haller in cui realtà e fantasia si fondo, in cui è difficile distinguere il vero dalla finzione, ha rinnovato radicalmente il mondo Marvel che tra film e serie tv (soprattutto quelle Netflix), aveva ormai sviluppato una formula consolidata. La storia di David, magnificamente incarnato da Dan Stevens, è tutto tranne che semplice da seguire. E questo è la sua forza, ma anche il suo limite.

In quanto autore tu hai la tua storia da raccontare e il modo in cui raccontarla e entrambi gli aspetti sono importanti. Sono fermamente convinto che la struttura della storia debba riflettere il contenuto della stessa.

Ha dichiarato Hawley in un’intervista a deadline, una definizione con cui è impossibile non concordare e che è ben evidente in Legion.

Lo show è creato per sviluppare questa esperienza soggettiva di David. Inoltre con gli episodi 2, 3 e 4 è stato evidente per me che dovevo insegnare agli spettatori come guardare questo show. Dovevo poi fare i conti che andavamo in onda alla fine di una lunga giornata, che magari avevano appena visto un film o un reality show o qualcosa di diverso. Quindi nei primi cinque minuti di questi episodi dovevo cambiare lo stato mentale degli spettatori. Dovevo farli entrare nel mondo di Legion. Per questo c’è una sorta di effetto ipnotico in questi episodi che si aprono. Spesso poi c’è un voice-over quasi etereo, per dare il senso agli spettatori che non ci troviamo in un tempo e in uno spazio definito.

Legion

La prima stagione di Legion è formata da 8 episodi, perchè tanti ne ha chiesti Hawley, ritenendoli sufficienti per raccontare la storia di David Haller il suo periodo di ricovero, la sua fuga, la scoperta dei suoi poteri e di quello che c’era nella sua mente. Ora però il pubblico è pronto per espandere questo mondo, secondo l’autore, e nella seconda stagione vorrebbe avere due episodi per poter espandere questo mondo. L’autore ammette di avere un piano in mente, ma di non avere ancora ben chiaro a quante ore di televisione questo corrisponda.

Uno delle domande più pressanti che accompagneranno sempre Legion è se vedremo mai il Professor X, che non è stato mai nominato nella prima stagione, ma che come nei fumetti, è il padre di David. Un aspetto che, nonostante l’approccio di Hawley verso il mondo Marvel sia molto distaccato, è impossibile da modificare “Non ho mai pensato esistesse un modo per cambiare questo aspetto, sarebbe sembrato qualcosa di sacrilego.” Ma ovviamente ancora non sa quando affrontare questo aspetto all’interno di Legion.

Chiunque sia stato adottato si ritroverà a domandarsi chi siano i suoi genitori. E’ di sicuro qualcosa che dovremo affrontare.

Ovviamente introdurre il personaggio del Professor X implica affrontare un discorso più vasto con la Marvel e la Fox che detengono i diritti del personaggio e sarà qualcosa su cui dovrà iniziare a pensare Hawley, in particolare se farlo interpretare da Patrick Stewart o James McAvoy che già l’hanno interpretato al cinema ma “interesserà a loro o alla Fox, farlo?”

Dovrò parlare con loro dei personaggi degli X-Men, su quali vogliono proteggere per futuri capitoli cinematografici e quali potrei usare. […] Ma questo non mi preoccupa. Penso che sarà qualcosa che troveremo un modo di fare e sarà solo una questione di quando e come.

Hawley ha inoltre rivelato che Oliver, Jermaine Clement, anche alla luce degli eventi del finale di stagione, diventerà regular nella seconda stagione della serie Fox/FX.

L’appuntamento con il finale di stagione di Legion è per questa sera, lunedì 3 aprile su FOX (subito dopo il finale di stagione di The Walking Dead), una puntata che non deluderà i fan della serie tv e da vedere tutta d’un fiato dall’inizio alla fine (titoli di coda compresi) e chiuderà una delle migliori serie tv di questo inizio 2017.

Fonte: Deadline | TvLine | The Hollywood Reporter