Cristina D’Avena: “Io al 60° Zecchino d’Oro? Spero che Carlo Conti mi chiami”
A due settimane dalla morte di Tortorella, Cristina D’Avena confessa: “Mi sento orfana. Mi manca ogni giorno di più”
“Spero che Carlo Conti mi chiami per il 60° Zecchino d’Oro. Sarebbe molto, molto importante per me far parte di questa edizione, in sé molto particolare. Ci siamo sentiti e mi auguro davvero che mi chiami. Me lo auguro con tutto il cuore.”
E’ un augurio che sa di ‘appello’ quello che Cristina D’Avena ha lanciato a Carlo Conti, Direttore Artistico della 60esima edizione dello storico Festival della canzone per bambini che cade, per di più, nell’anno della scomparsa di Cino Tortorella. Un appello che arriva dai microfoni di RunRadio.it, la web radio dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli che l’ha intervistata in occasione dell’uscita de I Puffi – Viaggio nella foresta segreta, terzo capitolo della saga cinematografica – nelle sale da oggi, giovedì 6 aprile – in cui la D’Avena doppia il nuovo personaggio di Mirtilla e per il quale ha realizzato una versione dance di Noi Puffi siam così, indimenticata sigla della serie animata anni ’80. Sette i milioni di dischi venduti finora dalla D’Avena, la cui carriera è iniziata a 3 anni e mezzo con quel “Valzer del Moscerino” cantato proprio allo Zecchino al cospetto del Mago Zurlì, cui ha dovuto dire addio lo scorso 23 marzo.
“Lui è stato davvero un mio grande amico, una persona che ho sempre stimato, che mi ha dato mille consigli. Mi manca ogni giorno di più… sai com’è, quando qualcuno scompare lì per lì non te ne rendi neanche conto e invece ogni giorno che passa ne senti di più la mancanza. Proprio in questi giorni ci saremmo dovuti sentire per le celebrazioni del 60° Zecchino d’Oro… Cino era un riferimento per qualunque cosa, come lo è stato Mariele (Ventre, ndr). Adesso siamo un po’ orfani, a dire la verità. Non c’è più nessuno…”
chiosa Cristina con un velo di tristezza e di malinconia, inedite per chi è abituata a sentirla sempre squillante ed energica, in tv e nei live.
L”appello’, intanto, a Carlo Conti è lanciato: proprio lui, del resto, la accolse a Sanremo 2016, dove la D’Avena arrivò a ‘furor di social’ con un medley dei suoi maggiori successi. Difficile pensare che non faccia parte della squadra del 60° anniversario, anche per ricordare Cino Tortorella che tenne a battesimo una carriera che ha accompagnato l’infanzia di generazioni di italiani.