Matrix Chiambretti, la nuova serie tutta al femminile dal 7 aprile 2017
Chiambretti diventa femminista e intanto sogna la prima serata
Matrix Chiambretti torna in seconda serata su Canale5. Se speciale dedicato al Bagaglino era solo un aperitivo, un nuovo ciclo di puntate debutta ufficialmente venerdì 7 aprile 2017 con una serie di novità.
Stavolta il conduttore ha deciso di puntare sul target femminile del canale, promettendo una vera e propria Repubblica delle donne presieduta da Sconsolata, che aprirà ogni puntata con un monologo sulle donne.
L’ha annunciato al Corriere della Sera spiegando che a illuminarlo è stata la protesta di sette milioni di donzelle contro l’elezione di Trump:
“Le donne sono passate da essere il contorno di una società al centro della stanza dei bottoni. Pensiamo anche solo alla tv: in quella italiana contano più degli uomini… gli uomini sono relegati in cucina. Ho una bambina che vede i cartoni: non esiste più la principessa che aspetta il principe azzurro che la salvi, ormai da Frozen a Rebel si salvano da sole. La politica non è da meno. Sull’argomento donna si possono aprire milioni di file. Si dice che dietro un grande uomo c’è una grande donna, io voglio dimostrare che dentro un grande uomo c’è una grande donna”.
Così in studio ci sarà un pubblico di sole donne, gli ospiti saranno prevalentemente donne e gli uomini saranno solo in collegamento. Al centro dell’interesse di Chiambretti torna la politica: si parte col faccia a faccia con Emma Bonino alla prima puntata.
Tra gli ospiti fissi Gene Gnocchi, che verrà surrealmente operato a Casablanca, e Francesca Barra.
Riuscirà il Pierino nazionale a differenziare davvero i contenuti? Intanto la seconda serata comincia a stargli stretta, soprattutto per i budget e la sua collocazione occasionale in palinsesto:
“Sto pensando nel futuro prossimo di dedicarmi alla prima serata. Non dico che questo sarà il mio ultimo programma in seconda serata, ma di sicuro uno degli ultimi. Li ho fatti per 12 anni e penso di aver dato abbastanza. Mi sono concesso il lusso di programmi che mi sono sempre piaciuti e non mi sono mai stati imposti. Ho lavorato con grandi budget, medi budget e piccoli budget. Il prossimo anno qui dovranno moltiplicare la produzione interna: se trovassi un’idea penso che lo spazio ci sarebbe. Voglio cominciare a pensarci. Se penso a che punto sono della mia carriera, direi al capolinea. Ma il capolinea può essere di arrivo o di partenza: devo capire a quale sono dei due. Una ripartenza me la auguro per il divertimento che mi ha sempre dato iniziare cose nuove”.
In bocca al lupo!