Il coraggio di vincere, il film tv dei buoni sentimenti dove la boxe e i valori dello sport sono protagonisti
La recensione di TvBlog de Il coraggio di vincere, film tv andato in onda su Raiuno il 7 aprile 2017.
Sport, amore, integrazione e riscatto: questi elementi, insieme a un cast di tutto rispetto, decretano il successo de Il coraggio di vincere, in un momento storico in cui i problemi legati all’immigrazione, la crisi economica e sociale, la mancanza di valori sono ogni giorno al centro delle cronache nazionali e locali.
Nel film tv di Rai Fiction e da Red Film c’è tutto ciò che serve per rendere interessante e attuale la trama per il pubblico di Raiuno: un pugile fallito che cerca un’occasione di riscatto, un ragazzo senegalese immigrato clandestinamente che sogna in Italia una vita migliore, una famiglia oberata dai debiti e finita in mano a uno strozzino, e il mondo dello sport ad alti livelli che non sempre è cristallino e pulito.
Adriano Giannini si cala perfettamente nella parte dell’ex pugile in cerca di riscatto, regalando al pubblico un’interpretazione vera e sentita, insieme a un Nino Frassica che passa senza fatica dai ruoli più comici a quelli drammatici, non perdendo mai di credibilità. Attorno alla loro intensità ruotano gli altri personaggi, in una storia in cui non esiste il bianco e il nero, il buono e cattivo, ma in cui ciascuno ha le sue sfumature che lo rendono umano e i propri fantasmi da affrontare.
E sono forse proprio quelle sfumature ad arricchire un film tv con una trama che poteva essere scontata, dai buoni sentimenti e con un lieto fine annunciato, dove la vera protagonista è la boxe, portata in scena con passione e realismo e avvicinata anche a chi non ha dimestichezza con questo sport.
Alla fine quello che conta è mostrare in tv che i valori dello sport – fatica, spirito di sacrificio, correttezza, sana competizione, merito – possono annientare le distanze e avvicinare mondi tra loro lontanissimi, regalando a tutti la speranza di un futuro migliore.