Telefono Giallo di Augias su RaiPlay on demand, ma senza la storica puntata su Ustica

C’è una chicca nel rinnovato portale RaiPlay ed è la sezione “Favolosi”: una roccaforte per i nostalgici della grande Rai, ma anche una miniera di materiale per chi ama e studia la tv che periodicamente si arricchisce di contributi, tra fiction d’antan e documentari di classe, grandi varietà della Rai monopolista e speciali a tema e finestre su un’Italia tanto lontano da quella attuale, ma spesso molto simile.

E’ in questa sezione che la Rai ha deciso di riproporre Telefono Giallo, storico programma di Rai 3 dedicato alla cronaca nera in tv, condotto dal 1987 al 1992 da Corrado Augias. Erano gli anni della Tv Verità di Angelo Guglielmi che lanciò questo inedito format, antesignano di quella corrente di indagine che ha poi abbracciato Chi l’ha visto? nelle ultime edizioni e che spianò la strada proprio al programma, nato due anni dopo il debutto di Telefono Giallo e oggi condotto da Federica Sciarelli. Non a caso nella prima edizione di Telefono Giallo al fianco di Augias c’era Donatella Raffai, prima conduttrice del format dedicato agli scomparsi.  Punto di forza di quella tradizione giornalistica la cura redazionale e narrativa e il telefono, rimasto ancora oggi il vero canale di comunicazione tra il programma e le storie narrate, pur nell’epoca dei social 24/h.

Iconico, diretto, anche cupo nella confezione, con tempi che oggi sarebbero ingestibili, come accade spesso nel rivedere programmi di 30 anni fa. Ma quel Telefono Giallo mantiene ancora oggi, a 30 anni dal debutto, una capacità di entrare nei fatti che ore di dirette tv attuali non arrivano neanche minimamente a sognare con una narrativa tutta particolare, presente fin dai titoli di testa con quel “Corrado Augias con Donatella Raffai rispondono a … “ e lo zoom a stringere sul logo del programma che campeggiava in studio. A raccontare cosa sia stato Telefono Giallo, proto-format di tutte le inchieste di nera in tv,  ci pensa lo stesso Augias in una clip realizzata ad hoc per la pubblicazione digitale dell’antologia.

Delle 70 puntate realizzate nei 5 anni di programmazione,  infatti, RaiPlay mette a disposizione una selezione di sole 19 inchieste, tra cui quelle sul Caso Calvi, sulla misteriosa morte in carcere di Michele Sindona, il dirottamento dell’Achille Lauro, giusto per citare le storie più radicate nell’immaginario collettivo. Mancano, però, altre indimenticabili puntate, come quella sul delitto di Via Poma, I casi Orlandi e Gregori, la morte di Rocco Chinnici, quella di Tenco o la storica puntata dedicata al Caso Ustica, del 1988, nella quale arrivò una decisiva telefonata, destinata a riaprire un’inchiesta soffocata dai depistaggi. Quella puntata non c’è. E’ invece disponibile, ma sul sito di Rai Teche, lo Speciale Ustica del 1991. Magari la puntata di Ustica del maggio 1988, così come le altre, arriveranno on demand: per ora di quella indimenticabile serata resta solo uno spezzone, ancora oggi televisivamente dirompente.