diMartedì | Puntata del 18 aprile
Resoconto e fotogallery della puntata del 18 aprile di diMartedì.
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21.25
Il primo ospite è il leader della Lega Nord, Matteo Salvini. Riuscirebbe a governare con Silvio Berlusconi? Sulla Turchia e sulla moneta unica le divergenze già ci sono. E il 25 aprile ci sarà a mezzogiorno una manifestazione del partito a Verona sulla legittima difesa: “Invito Berlusconi? Sono invitati 60 milioni di italiani”.
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21.27
Allearsi con i 5 Stelle? “Loro parlano e cambiano sempre idea, noi facciamo. Propongo una nostra moneta e il controllo dei nostri confini”. Il governo Gentiloni non ha alzato le tasse: “Avevano promesso di abbassarle! E poi non hanno semplificato la burocrazia e i tempi della giustizia. E voglio un Governo che difenda il made in Italy”.
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21.32
Copertina di Luca e Paolo che lanciano l’hashtag #VirginiaRatti, dopo aver “adottato” gli agnelli per Pasqua “adottano” anche i topi presenti nella Capitale. E ce n’è anche per Pier Luigi Bersani che è in studio: “Fa sempre quel misto di tristezza e allegria, ha sfidato i tassisti e lo hanno mandato a casa, ha sfidato i grillini dopo le elezioni nel 2013 e lo hanno mandato a casa. Nel Pd ha isolato Renzi… con 400mila iscritti”.
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21.37
Ironia anche sul centrodestra che dovrebbe governare unito e su Silvio Berlusconi che ha lasciato il Milan: “E’ la prima volta che non deve pagare gli alimenti”. Battute anche su Salvini: “La Lega ora è diversa, basta allusioni sessuali e doppi sensi. C’è anche un nuovo leader: Fava”. Quindi riferimenti alla politica internazionale e allo scontro “tra un pazzo coi capelli assurdi e una superpotenza: Morgan contro Maria De Filippi”. Critiche a chi ha osato farsi i selfie ad Amatrice: “Kim, prendi bene la mira e fai presto”. Su Gianni Boncompagni: “Il suo motto era presto e male. Ha inventato la televisione, la radio… e la legge elettorale”.
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21.43
L’analisi di Pier Luigi Bersani sul momento di difficoltà del centrosinistra: “Ha abbassato le bandiere e viene percepito come un elemento di establishment, ma non ci sono solo pirla all’interno. Bisogna rimettere in moto le energie sopite, sfiduciate o ripiegate di un centrosinistra plurale che c’è nel Paese”.
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21.48
Non è che Bersani rivaluta Berlusconi? “Per gli agnellini…?”. Comunque con Renzi “c’è qualche elemento di continuità come i condoni ma il centrodestra ci ha portato sull’orlo della crisi tipo la Grecia”. Sulla manovrina del governo Gentiloni: “Contiene una norma anti-evasione che abbiamo suggerito noi!”. E sul premier: “Stiamo lavorando perché arrivi alla scadenza naturale ma il marchio del suo governo non può essere la continuità”.
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21.53
Ancora una critica sul Pd: “Si è staccato dal suo popolo, dai principi e dai valori del centrosinistra”. E sul Def: “Nel 2018 la Banca centrale europea probabilmente non ritirerà più i titoli di Stato, da quel momento abbiamo davanti i mercati e gli investitori. A oggi siamo credibili se siamo solo davanti agli investitori? In questi ultimi 3 anni abbiamo aumentato il debito e diminuito gli investimenti nonostante i tassi più bassi di sempre”.
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21.57
E poi su Renzi: “Le sue dimissioni da premier erano strumentali e servivano per anticipare il congresso del Pd, si stanno contando… io non voterei lui alle primarie ma vincerà”. L’obiettivo del suo nuovo movimento? “Mettere insieme le forze per rilanciare tutto il centrosinistra. Il Partito Democratico da solo non ce la può fare a vincere”.
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22.06
L’intervista si trasforma in un talk con gli interventi di Massimo Giannini, Massimo Franco e (in collegamento) Vittorio Zucconi. E si entra nel “tecnico” con le misure economiche su cui stanno lavorando i “tecnici” come i ministri Padoan e Calenda e sulle quali Renzi ha diverse opinioni. Ovviamente Bersani è dalla parte dei “tecnici”… ma chiosa: “Chiediamoci però perché siamo arrivati a questo punto…”.
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22.25
Capitolo immigrazione: “Non possiamo allontanarci da una visione del mondo umanitaria e solidale ma non possiamo neanche metterci il buonismo, serve razionalità… anche per l’accoglienza. E occorre una regolarizzazione molecolare e graduale degli immigrati che lavorano qui da noi, dà sicurezza”.
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22.37
Ora ci sono anche Emiliana Alessandrucci del Colap e l’avvocato Emmanuela Bertucci dell’Aduc e si parla della rottamazione delle liti tributarie. Per Giannini sono “condoni mascherati”. Per Salvini “chi sbaglia paga ma ci sono lavoratori massacrati da cartelle di 5mila-10mila euro e lo Stato dovrebbe essere al loro fianco”. E sul contante: “Toglierei ogni limite di spesa”. Ma Giannini obietta: “Così chi vorrà continuerà a riciclare denaro”. E Salvini: “Scommetto sulla buona fede degli italiani…”.
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23.07
Con Salvini ci sono anche Giuliano Cazzola e Antonio Caprarica e si parla soprattutto di pensioni e di contributi di solidarietà. Cazzola: “Non avrei fatto ricorso ma tutti hanno diritto di andare da un giudice”. Salvini: “I parlamentari hanno pensioni alte con pochi mesi lavoro, il ricorso è assurdo”. Caprarica: “E’ giusto versare il contributo ma sulle pensioni c’è una grancassa a fini elettorali per la riforma Fornero”.
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23.15
Inizia la seconda parte “pop-cult” con i servizi a raffica su alimentazione e benessere. Per esempio stasera si scopre il piatto ideale degli over 50: pollo, verdura e pane integrale. C’è anche l’esperto Marcello Ticca, libero docente di scienze dell’alimentazione. Ogni quanto dobbiamo pesarci? “A intervalli né brevi né lunghi, c’è chi si pesa troppo spesso e dà troppa importanza alle variazioni di 400-500 grammi e c’è chi non si pesa mai, gli indicatori degli abiti sono molto utili… Meglio pesarsi alla stessa ora, sulla stessa bilancia e con gli stessi vestiti”.
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23.28
Mai bruciare troppo i cibi, diventano tossici per la nostra salute. Alte concentrazioni di queste sostanze possono risultare cancerogene. Quanto al bicarbonato per la Dogliotti “non è dannoso se usato con buonsenso”. Come sostituire il pane? Fette biscottate e taralli non sono granché, meglio i grissini o i crackers integrali, il prodotto migliore è proprio il pane casereccio.
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23.53
Altro ultim’ora con Vicsia Portel: un poliziotto morto e altri 4 agenti feriti è il bilancio di un attacco terroristico avvenuto in serata ad un posto di blocco vicino al monastero greco ortodosso di Santa Caterina, nel sud del Sinai. Papa Francesco ha comunque confermato a fine mese la sua presenza in quell’area, in Egitto.
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0.15
In studio c’è Ferruccio De Bortoli: “Negli anni di governo Renzi abbiamo sfruttato poco il vantaggio dei tassi di interesse molto bassi e sono stati impiegati male i soldi, ad esempio i bonus non hanno avuto effetti sui consumi”. Su Renzi giudizio duro: “Si è circondato di persone fedeli e non sempre leali, con la stampa ha avuto un rapporto muscolare… se fai il tuo mestiere sei escluso”.
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0.22
E non finisce qui: “Renzi doveva circondarsi di persone esperte”. Sul caso Consip: “La vicenda ha avuto dei passaggi discutibili come le intercettazioni manipolate. Probabilmente fare dei lotti così alti è stato un errore…”. Su Report: “Ha avuto grandi meriti e non mi risulta che abbia perso una causa per diffamazione, perché si vuole togliere la tutela legale? Vorrebbe dire licenziare chi ci lavora”.
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0.26
Sui 5 Stelle: “Rischiano di essere il primo partito, se vincono le elezioni l’Italia sarebbe sottoposta a uno choc… Non mi convincono le loro idee sulle energie alternative, sull’euro non c’è una posizione chiara e poi… come finanziamo il reddito di cittadinanza? Non possiamo continuare a promettere agli italiani ciò che di sicuro non possiamo mantenere!”.
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0.32
In studio torna Antonio Caprarica e si aggiunge Paolo Magri, direttore ISPI: “Trump vuole mettere ordine con minacce e missili, come fu fatto tanti anni fa dai dittatori”. Per il giornalista “la May ha un vantaggio di 21 punti nei sondaggi rispetto ai laburisti, mai successo nella storia della Gran Bretagna”. Ampio focus sulle vicende internazionali, dalla Corea a Putin passando per la Siria e la Turchia. La puntata finisce qui, Floris ricorda che il lunedì in seconda serata c’è Artedì, nella prossima puntata si conoscerà il Vittoriano.
Questa sera, 18 aprile 2017, va in onda su La7 alle ore 21.15 una nuova puntata di diMartedì, programma di approfondimento politico condotto da Giovanni Floris giunto alla terza edizione. Su TvBlog il liveblogging.
diMartedì | Anticipazioni puntata 18 aprile 2017
In apertura copertina di Luca&Paolo. Il Def, le novità della manovrina appena varata dal governo, i possibili impatti sulle tasche degli italiani, gli scenari per la manovra di autunno tra impegni di ridurre il deficit e il rischio aumento dell’Iva ma anche le primarie del Pd, i piani di Matteo Renzi, il futuro del governo Gentiloni, il centrodestra in cerca di unità, i 5 Stelle alla prova delle amministrative. E poi i temi dei consumi e dell’ambiente, l’informazione, gli esteri, il costume e la società. Tra gli altri, ospiti in studio con le interviste, i collegamenti, i servizi di approfondimento e i mini talk, i sondaggi di Nando Pagnoncelli, Emiliana Alessandrucci del Colap e l’avvocato Emmanuela Bertucci dell’Aduc.
diMartedì | Dove vederlo
La puntata di diMartedì di stasera andrà in onda su La7, a partire dalle ore 21.15. Il programma è disponibile anche in streaming sul sito live.la7.it. La puntata intera sarà successivamente disponibile sul canale YouTube di La7 Attualità.
diMartedì | Second Screen
Il programma di Floris ha una sezione sul sito ufficiale di La7. diMartedì ha una pagina Facebook ufficiale e un account Twitter. L’hashtag ufficiale con il quale si può commentare la puntata è #dimartedi.