Amici 16: Maria de Filippi e la lettera a Emma Marrone
Il testo completo della lettera scritta da Maria de Filippi per Emma Marrone.
Sabato 22 aprile, durante la quinta puntata del Serale di Amici 16, Maria de Filippi ha letto una lettera – scritta “di getto una mattina alle 8.30” – indirizzata a Emma Marrone, la cantante sbocciata dieci anni fa e ora coach della squadra Bianca per il terzo anno. “L’ultima volta che ti ho scritto una vera e propria lettera tu indossavi una tuta bianca e piangevi perché avevi scartato un pacchetto che conteneva il tuo primo cd, Oltre“, è l’attacco della lettera.
“Sono passati anni e per te sono arrivati dischi d’oro, dischi di platino, la vittoria di Sanremo, la consacrazione da parte della stampa, i tour e i sold out, ma tu non sei cambiata. Sei sempre la stessa: forte, fragile, vera, pura, onesta. Tu da questo programma hai avuto quello che dovevi avere, dato il talento che hai. Ma – a differenza di alcuni (anche se pochi) che fanno la cosa più facile del mondo e accusano noi o altri dei loro mancati successi senza domandarsi se davvero un talento lo possiedono e senza mai darsi una risposta vera guardandosi allo specchio con la lucidità di chi è ormai adulto – tu invece ti sei sentita in dovere di restituire a noi quello che secondo te ti è stato dato, con le parole ed i fatti. Più di una volta hai parlato di Amici in occasioni dove non era richiesto, con amore e gratitudine. Di questo voglio dirti grazie. Grazie per essere qui. Grazie perché so che ci sei e ci sarai sempre. E scusaci se a volte non ti trattiamo con il rispetto che merita chi ha avuto tanti riconoscimenti come te nella tua arte. E’ che noi ti vedevamo sempre come la piccola Emma con la tutina bianca, una delle poche qui dentro che rispettava anche il lavoro delle donne delle pulizie e non voleva che nessuna di loro le rifacesse il letto o spazzasse il pavimento della casetta. Grazie ancora per tutto quello che fai. E credimi: a questo programma non devi nulla a noi, questo programma ha solo consentito di mostrare a chi sta a casa il tuo talento, il resto l’hai fatto tu e le persone che vedendoti ti hanno scelto. E se devo dirti tutta la verità, sono certa che tu hai dato molto di più a Amici di quanto Amici ha dato a te. Lo scopo di questo programma, ogni anno, è di dare delle opportunità di lavoro ai ragazzi che come te sognano di diventare cantanti o ballerini professionisti. Quando questo succede, il loro successo è il nostro successo. Ed è per questo motivo che non è obbligatoria la gratitudine. La gratitudine da parte di chi è passato da Amici è cosa rara, ma la gratitutine è cosa rara nella vita. Spesso, a dir la verità, siamo stati dimenticati o – in caso di un loro insuccesso – considerati come quelli che dovevano fare di più. Incapaci e quindi colpevoli del loro fallimento. Ci siamo abituati e va bene così. E’ raro incontrare persone come te, per cui grazie ancora. Ti prometto che tutti noi che da ora in poi on sarai più la piccola Emma con la tuta bianca ma solo Emma, una grande cantante ma anche una grande donna”.
Emma, dal canto suo, si commuove. “Ho apprezzato quello che mi hai detto. Ho avuto tanti attestati di stima nella mia seppur breve carriera: ho avuto la possibilità di duettare con tanti artisti, addirittura cito per ultimo Franco Battiato. Ma a volte bisognerebbe ricordare a qualcuno quello che succede dopo un talent. Non voglio entrare nel merito di quello che è successo. Se sono qua, indipendentemente dalla vostra stima e dalla vostra richiesta, è perché io sento di poterlo fare e di poterlo fare bene. Prima di essere qui, sono stata lì fra i ragazzi e la vita mi è cambiata in maniera radicale. Indipendentemente delle critiche alle quali non ho risposto perché ho imparato a valutare da quale bocca escono (e non mi voglio abbassare a determinati livelli), per me la musica è una vocazione ed una passione. Vivo per questo mestiere e sacrificherei tutto. Non significa svendersi, ma farlo con l’anima, il cuore ed il rispetto”.