Into the Badlands, la seconda stagione su Mtv: Sunny alla ricerca della libertà
Su Mtv (canale 133 di Sky) la seconda stagione di Into the Badlands. Sunny ora è uno schiavo ma è determinato a liberarsi ed a trovare Veil, mentre M.K. cerca di imparare a conoscere le proprie abilità
Nella seconda stagione di Into the Badlands, in onda da questa sera alle 22:50 su Mtv (canale 133 di Sky), i protagonisti si trovano in situazioni del tutto differenti le une dalle altre, alle prese con nuovi nemici e nuove missioni, sempre in un mondo in cui solo i più forti sopravvivono.
-Attenzione: spoiler-
Sunny (Daniel Wu), sei mesi dopo essere stato catturato da River King (Lance E. Nichols), si trova nelle miniere di Bordeaux, dove svolge l’attività di minatore per conto dell’Ingegnere (Stephen Walters). L’incontro con Bajie (Nick Frost), anche lui uno schiavo, gli permette di elaborare un piano per fuggire, ma non senza prima dover affrontare l’Arena, uno spazio in cui i minatori più indisciplinati vengono messi in sfida l’uno contro l’altro. Il protagonista, però, è determinato a ritrovare Veil (Madeleine Mantock), che aspetta suo figlio.
M.K. (Aramis Knight), intanto, è stato arruolato dagli Abbott, che gli stanno insegnando come gestire al meglio il suo potere. Il ragazzo, però, vuole conoscere il loro Maestro (Chipo Chung), che gli promette di diventare la sua guida e capire meglio da dove provenga. La Vedova (Emily Beecham) e Tilda (Ally Ioannides), invece, si preparano alla guerra per reimpossessarsi dei loro territori, conquistati da Ryder (Oliver Stark), ora nuovo Barone, affiancato da Jade (Sarah Bolger).
Rispetto alla prima stagione, i personaggi sono in situazioni nuove, ma sono disposti a tutto pur di raggiungere il proprio obiettivo, sia esso il potere, la scoperta delle proprie origini, o ricongiungersi con i propri cari. Ma le lande desolate sono sempre un territorio difficile da affrontare, ricco di insidie e nemici che non danno il tempo di prendere fiato.
Il tutto viene raccontato con il sapore dell’epica post-apocalittica, sfruttando le scene di combattimento che già nella prima stagione erano il punto di forza di questa serie tv della Amc, che nella seconda stagione forse perde un po’ di pathos ma riesce comunque ad appassionare proprio grazie alle movenze dei combattenti protagonisti, in un mondo in cui non conta solo la strategia ma anche come si sanno usare le armi.