Home Notizie Caro Marziano, Pif diventa Testimone (un po’ retorico) del servizio pubblico

Caro Marziano, Pif diventa Testimone (un po’ retorico) del servizio pubblico

La strage di Pizzolungo al centro della prima capsula del tempo di Caro marziano: il resoconto live su Blogo

pubblicato 3 Maggio 2017 aggiornato 9 Novembre 2020 15:36

  • 20.33

    Zoro traina Pif ospitandolo in studio. Il nuovo conduttore di Rai3 dichiara: “Caro marziano, non so come fai ad eleggere il tuo capo. Qui in Italia il partito più grosso della sinistra fa delle primarie che non vanno mai liscissime. Poi se anche tu, caro marziano, ti metti in fila, in alcune regioni in Italia ti fanno votare. Va avanti così, non c’è certezza. Il mio marziano arriverà quando io non ci sono più”.

  • 20.42

    “Oggi ti voglio parlare del Paese dove vivo”. Pif comincia scrivendo una lettera denunciando il peggior difetto dell’Italia. Ovviamente è la mafia, a cui Pif ci ha abituato. Pf riparte da Trapani e dalla strage di Pizzolungo, che ha visto vittima di un attentato al giudice Carlo Palermo una donna che non c’entrava nulla con i suoi figli.

  • 20.44

    Margherita Asta ricorda la morte della mamma e dei fratelli in quella tragica vicenda. Pif mostra al marziano il suo dolore da bambina. Poi lei dice che il padre è stato criticato in città per essersi risposato dopo un anno e tutti a Trapani nel 1986 parlavano solo di questo: Margherita, invece, lo ringrazia per essere andato avanti.

  • 20.49

    Margherita ricorda ancora la macchia di sangue simbolo dell’attentato e di quando le hanno detto che era colpa della mafia. Oggi continua a tenere vivo il ricordo di quel massacro: “Le scansioni dei quaderni trovati in macchina le ho donate perché per me era importante ricordarli vivi”. Oggi nel luogo dell’attentato c’è il Parco della Memoria e della Coscienza Civile, ma lì rischiava che ci fosse uno stabilimento balneare.

Caro Marziano è l’upgrade di Pif post La mafia uccide solo d’estate. Non c’è sintesi più indicata per spiegare la crescita televisiva dell’ex Iena dopo la grande consacrazione dell’impegno cinematografico.

Pif rinuncia a quel sano e un po’ surreale cazzeggio da corpo estraneo del pop, qual era su Mtv, e sfrutta il linguaggio dello straniamento per costruire dei mini-documenti di coscienza civile.

Il tema dell’extraterrestre, oltre a ispirare una sigla e un fumetto degno della tv dei ragazzi che fu, vede Pif inseguire lo stile più tradizionalista dell’intervistatore anziché dell’inviato. Più che riprendere, ora, si fa riprendere da vicino ed è disposto a mettersi da parte, mettendo al centro della videolettera (che a volte diventa una letterina un po’ pedante) l’ospite comune intervistato.

Così il piccolo racconto monografico di Margherita Asta e della strage di Pizzolungo diventa educazione civica in formato Youtube, dando all’access prime time Rai un profilo da vero servizio pubblico (anche se, va ricordato, la pioniera degli Sconosciuti in questa fascia è stata Simona Ercolani).

Forse il formato corto, anziché farsi apprezzare per ritmo, rischia di cadere nella facile retorica e di lasciare poco spazio all’approfondimento. Staremo a vedere se Pif saprà donarci chiavi di lettura meno “scontate” alle prese con temi che ci si aspetta meno da lui.

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Debutto su Rai3 – e su Blogo seguiamo gli esordi sempre in liveblogging – Caro Marziano, il nuovo programma di Pif in 38 puntate da 12 minuti, in onda in access time su Rai3 dal lunedì al venerdì. L’ex iena prende stavolta spunto dalle capsule del tempo: contenitori che custodiscono oggetti e informazioni, per preservarle in vista di un eventuale incontro con una civiltà aliena.

Ed è proprio per un immaginario visitatore proveniente da altri mondi che Pif confeziona trentotto brevi reportage, tracce del nostro presente destinate a chi dovrà conoscere l’oggi in un ipotetico futuro.

Ogni appuntamento inizierà con il racconto di un Pianeta Terra ormai deserto, su cui approdano delle forme di vita aliene, che, tra le altre cose, trovano le puntate di un antico programma tv, pensato proprio per raccontare a loro, ai marziani, il nostro mondo e i suoi abitanti. Ciascun reportage diventerà, così, il singolo elemento di un archivio immaginario, in cui sono contenuti tutti quei volti, quelle situazioni e quelle esperienze che andrebbero preservate per descrivere un’epoca.

Caro Marziano è una sorta di video-lettera inviata da Pif a chi, vivendo lontanissimo nel tempo e nello spazio, non può che faticare molto per capire noi e le nostre vicende. Cosa che, spesso, capita anche a chi queste stesse storie le vive e le osserva in prima persona.

La prima storia di Caro Marziano sarà la storia di Margherita Asta e della strage di Pizzolungo.

Caro Marziano è un programma scritto e ideato da Pierfrancesco Diliberto (Pif) e da Luca Monarca, prodotto da Wildside (la stessa casa di produzione di Boris che vanta tra i suoi papà Lorenzo Mieli di Fremantle), in onda da mercoledì 3 maggio alle 20.30.

Caro Marziano, dove vederlo in tv e in streaming

Caro Marziano è in onda su Rai3 e in diretta streaming sul browser-app di Rai Play al termine di Gazebo Social News.

Caro Marziano | Second Screen

Il programma non ha profili social. L’hashtag ufficiale è #caromarziano