Fratelli di Crozza, 19 maggio 2017: il debutto di Veltroni e Sorrentino

Si parte dalla Lega stasera, dalle beghe tra Salvini, Bossi e Maroni. Non corre buon sangue tra loro.

Crozza ricorda i temi della Lega che occupava la Serenissima (“E si dileguava quando sentiva la sirenissima”) e arriva a Formigoni (passando per Alfano e Alternativa Popolare). E infatti ora dice Formigoni “son tornato tutto nuovo con Alfan…”.

E si resta a casa Alfano con l’inchiesta a Trapani che coinvolge la sottosegretaria Vicari, ‘corrotta con un Rolex’, secondo i giudici. Un Rolex fu anche l’origine dei guai di Lupi: “Hanno un problema con gli orologi”…

E si arriva anche a Grillo: è vecchio o è nuovo? “Lo decide la rete se sono vecchio o nuovo”
“E se la rete decide che è vecchio?”
“Cambio la gente”.

Chi è sempre ‘nuovo’ è Berlusconi, dice Crozza. Alla festa del figlio era vestito come Villaggio in Grandi Magazzini.

“Berlusconi lamenta un asse tra Renzi e Salvini per farlo fuori. E’ come se Gino Strada e Assad si mettessero d’accordo per far fuori Anna Tatangelo””.

Ma ci si sposta su Renzi, che col PD ha lanciato le magliette gialle a pulire Roma. “Sembravano al Tour de France, era un tour de fars…”. Ora vuole portarle anche nelle zone terremotate. E si canta sulle note di ‘Maglietta Gialla’.

Dal terremoto alla Croisette: e Crozza tenta un faccia a faccia tra Paolo Sorrentino, nella giuria di Cannes 70, e Walter Veltroni, ormai videomaker.

Eccolo il Veltroni di Crozza, con lo sfondo di Che Tempo Che Fa. Del resto si ispira a un’intervista a Fazio. “Pacatamente, serenamente, ma anche la felicità”…

La felicità per Sorrentino? “E’ fare una grigliata sotto la pioggia senza tettoia e gli amici, fradici, mi chiedono se si può entrare dentro casa e io dico no, perché mia moglie dorme. E allora sale la malinconia e penso che si possa fare con questo un buon film. Chi fa buon film non ha amici…”.

Veltroni: “In Italia è difficile fare film. Tranne che per me. Io alzo il telefonino e dico: ‘Sono Veltroni. Non so che cazzo fare’. E mi rispondono: ‘Non si preoccupi’, facciamo un film’. Io sono totalmente privo di ironia: io vado da Fazio e parlo per 40 minuti del mio film come se fossi Kubric…”. Li sta facendo una ‘mappina’.

“In Italia anche fare tv è difficile. per tutti. Ma non per me. Io sono Veltroni e alzo il telefono e dico ‘Mi annoio’ e loro mi dicono ‘Che problema c’è. Facciamo un varietà il sabato sera che vedono in pochi e ve lo dico perché mi è successo”. Il riferimento a 10 cose è velato, diciamo…

Il Sorrentino di Crozza è spietato. “Io non cerco le storie, mi devono chiamare loro. Loro il mio numero ce l’hanno. Poi per me due persone che parlano in un film sono anche troppi”.

Veltroni: “Guarda Paolo ho visto il tuo film e uno sfrangimento di coglioni come quello… bello, avrei voluto farlo io…”.

Da Walter alle serie tv il passo è un attimo. Si parla di Netflix e del binge watching tossico. I clienti sono ormai drogati. “E’ come mettere un cocainomane dentro la Colombia…”.

Lo sfondo ha il generale Lee di Hazzard… Apprezzo.

“Mio figlio lo vedo solo nei black-out elettrici. Ma ho anche amici adulti che sanno tutti i personaggi di Game of Thrones ma non riconoscono i familiari”. E si ragiona delle polemiche a Cannes.

E allora analizziamo le serie tv con un esperto, Carlo Freccero.

“In Rai non c’è più nessuno: Fazio va via, Savino va via, Giletti va via… io voglio fare una fiction su ‘va via’…”

Dalle serie a Belpietro il passo è breve: “Tra poco un’altra puntata di House of Valstrambonica”.

La puntata di stasera di Dalle Nostre Parti ha come tema “I migranti vengono qui e ci rubano l’ossigeno’.

E siamo alla seconda pubblicità.

E’ la penultima puntata questa, per cui iniziano i ringraziamenti. In realtà Crozza ringrazia il ragazzo che ha casualmente salvato il mondo dal virus che stava paralizzando il mondo.

E con le prove del nove si chiude questa penultima puntata. Appuntamento alla prossima settimana.