Giancarlo Magalli: “Marcello Cirillo mio amico, è nervoso perché non è stato confermato a I Fatti vostri”
Il conduttore conferma che nella prossima stagione Adriana Volpe traslocherà a Mezzogiorno in famiglia
Intervistato da Alberto Dandolo e Fabio De Vivo in radio a Casa m20, Giancarlo Magalli è tornato sulla fresca polemica con Marcello Cirillo, che qualche giorno fa gli ha dedicato su Facebook un post al vetriolo. Lo storico conduttore Rai, che aveva già replicato al cantante, ha spiegato:
Marcello non è solo un collega ma un amico, lavoriamo insieme da 26 anni. Purtroppo vive un momento di nervosismo perché ha saputo che la prossima edizione vedrà dei cambiamenti, insieme ad altri non è più previsto nel cast. Se dovessi litigare con tutti quelli che non ci saranno l’anno prossimo passerei l’estate a fare questo (…) Io non voglio litigare con nessuno, non sono decisioni che ho preso io. Sono un parafulmine così qualcuno sfoga il proprio nervosismo. L’ha già fatto la Volpe e ora Marcello, lui sa che io non c’entro ma ha un bel caratterino e qualunque cosa lo rende spinoso.
Dopo aver ironicamente osservato che “qui tutti quelli che vengono allontanati cercano una spalla su cui incazzarsi“, Magalli ha confermato che Adriana Volpe non sarà al suo fianco la prossima stagione a I Fatti Vostri (“stiamo cercando di cambiare il programma“) e che – come anticipato da Blogo – sarà alla guida di Mezzogiorno in famiglia (“Migrerà? Sì, basta che migri”).
Magalli ha infine smentito la suggestione secondo cui potrebbe essere il successore di Nicola Savino a Quelli che il calcio (i nomi in pole restano quelli di Luca e Paolo, secondo Chi, e di Caterina Balivo, secondo TvZoom):
Con me non ne ha parlato nessuno, ho un rapporto di grande amicizia e stima con la Gialappa’s. Sono anni che diciamo di fare qualcosa insieme, il fatto che Savino sia passato a miglior rete (Italia 1, Ndr) potrebbe aver fatto circolare questa voce. Sento già parlare di Luca e Paolo, io poi sono su Roma e dovrei fare avanti indietro. Un piccolo dettaglio insignificante è che non capisco una mazza di calcio.