Il mio grosso grasso funerale, su Real Time gli addii più ‘estremi’ della Gran Bretagna
Funerali di lusso raccontati dai direttori delle onoranze funebri, pronti a tutto per soddisfare le esigenze dei clienti, anche dall’aldilà.
Mettete da parte i pregiudizi sul Sud Italia, dimenticate per un attimo il funerale dei Casamonica e concentratevi sul ‘buon gusto’ dei sudditi di Sua Maestà Elisabetta II: Real Time propone questa sera, martedì 6 giugno 2017, alle 23.05 Il mio grosso grasso funerale, dedicato ad alcuni degli estremi addii più ‘estremi’ visti in Gran Bretagna.
Si tratta di un documentario trasmesso per la prima volta nell’aprile 2016 da Channel 4 che è andata in giro per il Regno alla ricerca delle cerimonie più lussuose, spesso trash, capitate ai ‘boss’ delle onoranze funebri. Bare dorate da 20.000 sterline, Rolls Royce da 500.000£ adibite a carro funebre, cortei interminabili di Limousine, tutto per dire addio ai propri cari in maniera decisamente indimenticabile. Un documentario, trasmesso col titolo di Flashy Funerals, che ha avuto come obiettivo quello di raccontare il lavoro, e le sfide incredibili, dei direttori delle imprese funebri più ‘titolate’ della Gran Bretagna per questo genere di servizi. Non poteva certo mancare una cerimonia funebre organizzata per una famiglia di nomadi che ha richiesto un bus a due piani per il trasporto delle famiglia in memoria del defunto, che ne aveva rubato uno venti anni prima. Il resto è tutto da vedere.
Il tema del ‘caro estinto’ non è proprio una novità per la tv: negli USA, infatti, ci ha pensato TLC a trasmettere la serie Best Funeral Ever, andata in onda nel 2013 e nel 2014 per un totale di otto puntate dedicate alle vicende di un’impresa di onoranze funebri gestita da una famiglia afro-americana di Dallas, la Golden Gate Funeral Home.
Anche in Italia c’è stato un tentativo di entrare nel ‘mercato’ dell’estremo saluto con Muorti e Stramuorti, lanciato da Explora nel 2014 per seguire gli affari della famiglia Dell’Anno, tra le imprese più grandi di Napoli. Ma una sola stagione è bastata per lo scaramantico pubblico italiano.
Chissà che sulla scia di Channel 4 non si pensi a una nuova serie tutta italiana: tra tiri a 12 e addobbi floreali, elicotteri e prefiche (ovvero le donne che nell’antica Roma – e sopravvissute in alcune culture – venivano pagate per piangere e idolatrare il defunto nei cortei funebri) c’è di certo qualcosa da raccontare.