Buongiorno benessere Vira sulla persuasione. E sull’acceleratore
La conduttrice fa il breath test in onda e condivide i suoi elisir. Obiettivo? Entrare in empatia col pubblico
Ci sono tante scuole televisive da cui andare a lezioni di wellness. Una delle regine indiscusse del genere televisivo, nonché sua pioniera in Rai, resta Rosanna Lambertucci, ancora attivissima sulla carta stampata e sul web. Vira Carbone sembra averla presa a modello, visto il suo approccio confidenziale alla conduzione di Buongiorno Benessere, ma con una differenza di fondo: la velocità supersonica.
La Carbone ha sempre paura che il suo pubblico possa annoiarsi, al punto da ammettere “Ora a casa diranno basta, sempre a far vedere la stessa cosa?” o da ricordare ai medici in studio che “abbiamo dei tempi televisivi”. Ecco perché sembra quasi che conduca sul tapis roulant andando a 100 all’ora.
Il suo obiettivo è conquistare l’attenzione del telespettatore e convincerlo sempre e comunque, mettendoci la faccia e sperimentando tutto in prima persona pur di entrarci in empatia.
Alla prima puntata della nuova stagione, ad esempio, la conduttrice ha fatto il breath test per l’acidità di stomaco in diretta (“Ora capisco perché non mi avete fatto prendere il caffè oggi”), raccomandandosi col dottore per avere al più presto i risultati: “Ora avrei voglia di sapere se ce l’ho o no”.
Per il resto Vira condivide come sempre i suoi elisir di bellezza:
“Ho applicato l’olio di mandorle dolci sulla pancia consecutivamente e non ho smagliature. Per il resto vi svelo la mia ricetta di bellezza. Dovete incidere l’aloe, è magico il gel contenuto all’interno. Cicatrizza i tessuti danneggiati”.
E poi, per tutta la puntata, il suo dialogo col pubblico è all’insegna di “questo mi sta a cuore”, “permettetemi di fare gli auguri di compleanno a mia figlia”. Annoiarsi, insomma, è impossibile, tra un servizio sui luoghi del benessere e un incontro con lo psichiatra per neutralizzare gli amori malsani.
Insomma, se il Buongiorno si vede dal mattino, su Rai1 è vietato sbadigliare al sabato.