“Quando uno si risiede sulla sua poltroncina dice ‘finalmente casa’”. Con il suo consueto fare criptico Tiberio Timperi ha aperto la nuova stagione del programma festivo di Rai1. Strano che il conduttore abbia rilasciato questa dichiarazione dopo i suoi straordinari a Unomattina estate: ci sarà stata una qualche allusione alla recente esperienza di conduzione (che lo ha visto, in un’occasione, abbandonare lo studio)?
Per il resto è proprio lo storico pupillo di Guardì il vero garante della credibilità della trasmissione, con il suo distacco critico e la sua perplessità signorile che rifugge dalle consuete cialtronerie da daytime.
Il conduttore dà il meglio di sé coi suoi commenti laconici durante la rassegna stampa di Gianni Ippoliti. Quando si parla di tronisti Tiberio risponde “Io direi intronati” e quando l’opinionista annuncia il ritorno di Adriana Volpe lui ribatte “Ah, torna?“. Per non parlare della sua reazione alla vita spericolata di Muciaccia a Sereno Variabile, strillata da un tabloid: “Maneggiare la colla vinilica è pericoloso assai”.
Humor a parte, Timperi si districa con professionalità tra i più svariati casi di attualità e i temi più cari alle famiglie sintonizzate, dal primo giorno di scuola alla paura delle epidemie, con un monito su tutti: evitare il populismo.
Tante le tavolate che si susseguono veloci, impreziosite dalla scansione in rubriche che piace tanto a Guardì e che assicura al contenitore una confezione identitaria unica nel suo genere, più familiare della morning news dell’Uno Mattina settimanale. Qui, infatti, Moreno riesce a fare promozione dopo le opinioni di Rosanna Cancellieri come se ci si trovasse tutti insieme all’oratorio, senza distinzioni di target.
In tutto questo lavorone autoriale si inserisce anche Ingrid Muccitelli, il cui tirocinio alla scuola di Michele Guardì comincia a dare i suoi frutti. Quando hai dei tutor così autorevoli la possibilità di fare bene e migliorare è garantita.