Massimo Giletti: “Via dalla Rai per scelta di Orfeo, non volevo fare il varietà”
“La Domenica In di Cristina Parodi? Dovrà fare più del 21%”.
Quando si rivedrà Massimo Giletti in video? Entro la fine di ottobre, su La 7, con il nuovo programma prodotto da Fremantle Media. “Ci sarà ancora molto da lavorare. La RAI mi aveva offerto di fare il varietà, io sono andato a La7 perché non volevo fare il varietà. Quale ospite vorrei alla prima puntata? Renzi è interessante sempre, è il più leader di tutti. Può piacere o meno, ma è un leader vero del partito”, ha dichiarato il conduttore su Radio Capital, intervistato da Massimo Giannini.
“Perché la RAI si è privata di uno che faceva più di quattro milioni? – si è chiesto -. Non è la RAI, io per la RAI provo solo amore, qui è un direttore generale che ha fatto una scelta e non credo che il direttore di RAI1, che i vertici di RAI1, fossero d’accordo. Qui c’è un direttore generale che ha fatto una scelta che ha definito editoriale: andrebbe chiesto a lui perché, ma non per sentirsi dire banalità come “non amo l’informazione-spettacolo”: avrebbe dovuto dire la verità vera”.
Quindi Giletti ha lanciato una sfida alla nuova Domenica In di Cristina Parodi: “La RAI si è data da sola un colpo basso. Io aspetterò quello che succede da domenica, e poi qualcuno dovrà rispondere di queste cose, perché la RAI è un bene pubblico e si paga il canone. Tra le 12 e le 16 dovranno fare più del 21%”.
E anche sul contratto di Fazio Fazio ha avuto qualcosa da ridire: “Storicamente nessuno di noi conduttori ha mai avuto quattro anni di contratto, ci sono delle diversificazioni. Come mai un conduttore può produrre il programma… sono questioni molto particolari, al di là della bravura indiscutibile di Fazio, per cui parla la sua storia. Sono anomalie decise da un direttore generale che si assume le sue responsabilità. Poi qualcuno si dovrà chiedere perché a qualcuno sì e a qualcun altro no”.